Ride

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"Ehi piccolo"

Harry apre gli occhi e sente la voce roca di Louis molto vicina al suo orecchio, ha la testa appoggiata al petto del liscio e una gamba completamente attorcigliata con quella dell'altro, sono ancora completamente nudi. Si stiracchia leggermente strusciando la testa sulla pelle dell'altro, poi la inclina leggermente per guardarlo negli occhi.

"Buongiorno" sorride per poi lasciargli un bacio veloce sulle labbra.

"Sei bellissimo appena sveglio" sussurra il maggiore stringendo la presa sulla sua vita.

"È l'ultima volta che possiamo svegliarci insieme, stasera tornano" dice con un velo di tristezza riferendosi a Kirsten e suo padre.

"Credi veramente che non sgattaiolerò nel tuo letto?" ridacchia Louis sorpreso.

"Ci beccheranno" ribatte rassegnato.

"Hai a che fare con un professionista" e in effetti ha ragione, sua madre non sa assolutamente nulla della sua vita praticamente, neppure che rientra a notte fonda dopo essere stato in uno strip club.

Harry a quel pensiero ha un lieve sussulto "non ci vai più vero?" chiede senza spiegarsi.

Ma Louis capisce e sorride "sei geloso?"

"Da pazzi" ammette il più piccolo.

"Te l'ho detto, ci andavo solo per sentirmi libero di essere me stesso, ma adesso che ci sei tu credo...si, insomma, credo di non averne bisogno" spiega accarezzandogli i fianchi piano "e poi se non vuoi che vada, non ci vado"

"No, non voglio" conferma per poi fare un piccolo sorriso "grazie"

"Questo ed altro per te principessa" esclama Louis con voce teatrale, guadagnandosi un'occhiataccia "sarei una principessa?"

"Dio, si, totalmente" dichiara con enfasi scrollando la testa "colazione?"

Harry non risponde, ma gli si mette a cavalcioni e avvicina le labbra all'orecchio dell'altro con espressione furba "sai a cosa stavo pensando?" sussurra per poi leccargli il lobo "non voglio la solita colazione...vorrei qualcosa di più...mh..soddisfacente..."

"Harry" ansima già l'altro aumentando la stretta sui fianchi.

"...e poi ti meriti un piccolo premio per la storia dello strip club.." continua e scende con la bocca verso il collo, poi sempre più giù, lasciando leggeri morsi e giocando con la lingua.

"Harry" ripete salendo con le mani fino al suo petto.

"Mh" passa la lingua sulle ossa del bacino, Louis scatta verso l'alto e gli porta le mani sulle spalle, spingendolo giù "Harry" piagnucola.

"Già era proprio quello che intendevo con soddisfacente" ridacchia sensuale guardando la sua erezione già formata "dio, ci metti così poco"

"Cazzo" butta indietro la testa sentendo quelle parole e alza di scatto il bacino un'altra volta, senza però ottenere sollievo "è colpa tua piccolo diavolo" ansima e infila le dita tra i suoi capelli stringendoli in un pugno.

Harry geme e si lecca le labbra mentre lo guarda sbattendo le lunghe ciglia, il respiro pensante, poi si abbassa e da qualche lappata al membro rosso e duro dell'altro, facendolo lamentare.
Ridacchia soffiando su di esso per poi prenderlo completamente in bocca.

**

"Ho avuto un'idea grandiosa, non so come ho fatto a non pensarci prima" esclama Louis riponendo le tazze nel lavandino, le osserva dubbioso e "nah le laveremo più tardi" decide. Sono finalmente riusciti a fare colazione, quella vera, e sono ancora seduti al tavolo della cucina.

Driving Down The 101 | L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora