Il Nord è freddo
solo se gli sei troppo vicino.Sorelai Fenir
La notte trascorse tranquilla e iniziarono il viaggio di ritorno a Castelnovo di primo mattino. Astoria non intendeva perdere tempo e Sofia non poteva darle torto. Certo, ormai era meno spaventata da tutta quella situazione; sapeva cosa l'attendeva al di là del ponte che, nel suo immaginario, la collegava a quella nuova vita. Il problema era che non le piaceva e intravedeva anche una cortina di nebbia a nasconderle parte della visuale.
Scosse la testa e strinse gli occhi; non era quello il momento di lasciarsi andare a ipotesi delle quali non era neanche sicura fosse cominciato il cammino, mentre il loro, di cammino, era iniziato e si trovavano ormai a buon punto della marcia verso Nime, con il sole nel punto più alto del suo arco e la prima e unica tappa di riposo proprio lì ad attenderla.
«Ci fermeremo qui» disse Astoria scendendo da cavallo e spostando con i piedi delle piccole pietre. «Torneremo sulla strada, dopo, e raggiungeremo Nime sul calar della sera. Non dovrebbero crearci problemi alla locanda, ma sarebbe meglio non arrivare troppo tardi.»
Tutti smontarono e Sofia dovette fermare Eric alzando la mano, già al fianco del suo cavallo e con le braccia tese, pronto ad aiutarla a scendere.
«Non preoccuparti, ti ringrazio.» Lo disse con un sorriso, ma non poté fare a meno di notare come Astoria la osservasse di sbieco, giusto pochi passi alle spalle del guerriero. Erano cambiate tante cose, troppe, in un lasso di tempo davvero breve e faceva fatica lei stessa ad accettarlo, come se quei pochi giorni trascorsi insieme fossero lunghi quanto tutta la vita vissuta fino a prima di addormentarsi sull'altare di Modh. E presto sarebbe anche partito l'interrogatorio di Astoria, lo sentiva incombere giusto un passo dietro le proprie spalle.
«Cosa volete chiedermi?» chiese Sofia sedendosi a gambe incrociate. Sì, era inutile girarci intorno, rimandare o alludere. Tanto le domande sarebbero arrivate comunque.
Astoria apparve al suo fianco, inginocchiata e con le mani giunte; le dita le sfioravano le labbra e gli occhi sembravano più grandi di quanto non lo fossero in realtà.
«Non so da dove cominciare» disse la principessa a bassa voce. Chissà se si era accorta di aver parlato; con quello sguardo perso nel vuoto, forse voleva solo riflettere. Poi tornò a guardarla. «Tu cosa mi suggerisci?»
«Non saprei» rispose Sofia, «Raziel cosa vi ha detto?»
«Poi non dite che non avevo ragione!» si intromise Lorcan. «Adesso sta facendo come lui, visto? Parla, ma non dice niente.»
Forse la sensazione di aver vissuto con loro da sempre era proprio una sensazione. Le sopracciglia rosse e ispide di Lorcan, arcuate in quel modo, erano quasi un'accusa. Si era seduto a braccia e gambe incrociate, proprio di fronte a lei, con la Luce della Dea distesa davanti a lui.
«Non so cosa dire.» Sofia strinse le spalle, ripercorrendo con la mente alcuni avvenimenti del passato lontano e di quello più vicino. Parte della nebbia che le offuscava la via che stava accingendosi a percorrere sembrava lasciar trapelare qualcosa. «Ho vissuto molto» continuò, passando in rassegna i propri compagni, ormai tutti seduti in circolo. «Non credo vogliate sentire tutte le storie che potrei raccontarvi e sono certa che Raziel vi ha spiegato i punti che dovrebbero interessarvi di più. Mi sembra di capire che lo conosciate da diverso tempo.»
«Quel poco che sappiamo di Raziel» intervenne Clivia, «è che è un demone a cui piace bazzicare da queste parti; è abbastanza utile negli scontri, quando decide di parteciparvi, ben inteso. Ci raggiunge quasi ogni volta che abbiamo a che fare con i suoi simili e forse potrei credergli quando dice che non mente.» Lanciò un'occhiata ad Astoria prima di continuare. «Ma di certo ci nasconde moltissime cose. Tu come lo conosci?»
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Rosso Sangue [COMPLETA]
FantasyRosso: il colore del sangue, dei suoi capelli e degli occhi che la perseguitano. Nero: il colore delle tenebre che avvolgono i suoi incubi, quello delle notti senza luna nelle quali un antico Ordine officiava i suoi riti più potenti. Mentre i demo...