My stupid boyfriend

Capitolo 17

Kuroo's POV
Dopo l'allenamento, ormai come abitudine, io, Yaku e i primini ci fermiamo per fare qualche esercizio per loro e alla fine fare una piccola partitella. Eravamo io, Lev e Yūki contro Yaku, Inuoka e Tamahiko. Anche se il mio intento era quello di mettere nella stessa squadra Yaku e Lev, ma quell'idiota deve anche imparare a fare muro.

Al ritorno Kenma era abbastanza assente, anche se era in cerca d'affetto. Infatti quando eravano da soli sul treno inizio a chiedere.

"Ehi piccola cos'hai?" chiesi avvicinandola di più a me.

"Sono stanca." rispose.

"Kenma... So che c'è altro oltre alla stanchezza."

"È che..." inizia a dire, ma si blocca subito "Stavo pensando a quando finiremo quest'anno... Una volta finito... Tu inizierai l'università e io... Rimarrò qui... Forse non riusciremo neanche più a vederci nel caso in cui tu farai un college..." continua dopo un po' e intanto le si creano delle lacrime sugli occhi. Le alzai il viso con l'indice e il pollice per farla guardare nei miei occhi.

"Ehi piccola, rilassati... Non ci pensare ora, va bene? Anche per me sarà dura senza la mia ragazza, ma godiamoci ancora questi mesi che siamo insieme, okay? E poi se farò il college, ci faremo tutti i giorni delle videochiamate." le dico con un dolce sorriso per rassicurla. Lei si asciuga le lacrime annuendo per poi appoggiarsi sul mio petto. Alla fine la portai a casa mia in braccio come un koala.

"Kuro. Perché mi hai portato a casa tua?"

"Non eri tu quella che voleva passare più tempo con me?" chiedo ghignando, intanto la porto in camera mia e l'appoggio sul letto, mentre io mi misi sopra di lei lasciando le mani sulle sue cosce.

"... Kuro..."

"Sì?" chiesi anche se sapevo già a cosa si riferisse.

"Lo sai. Leva quelle mani dalle cosce."

"Però fino a poco fa ti andava bene..." dico ghignante avvicinandomi al suo viso.

"Solo per portarmi a casa." rispose respingendomi.

"Okay, va bene... *sposto le mani vicino ai suoi fianchi* Ora va meglio?"

"Sì."

"Allora qualche bacino me lo puoi dare ora..."

"Se proprio devo..." disse con un leggero sorriso e di conseguenza io ghignai. Piano piano mi avvicino a lei fin quando le nostre labbra non si toccano. Picchietto con la lingua sui suoi denti per farla entrare. Poco dopo Kenma acconsente aprendo la bocca e facendo danzare le nostre lingue. Dopo pochi minuti ci stacchiamo per riprendere fiato e guardarci negli occhi.

"Ti è piaciuto?" chiedo ghignando. La vedo arrossire e guardare altrove.

"Perché sei così imbarazzata per un bacio?" continuo ghignante.

"Z-Zitto idiota..." rispose coprendosi il rossore con la mano.

"Quanto mi piaci quando sei così imbarazzata..." dico sorridente e iniziando a dare dei piccoli bacini sulla sua mano che copriva il rossore. La avvolsi tra le mie braccia e la bacio sul collo e sulla mandibola, anche se vorrei andare oltre, ma tanto so che lei non è ancora pronta.

"K-Kuro..."

"Sì, mia piccola budina?"

"S-Smettila, ti prego..."

"Okay..." dissi con un piccolo broncio e alzandomi fino ad appoggiarmi coi gomiti.

"E poi non capisco perché mi chiami budina..."