Capitolo 30

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Kenma's POV (ottobre)
Ormai è arrivato anche il mio compleanno e io sono qui a passarlo da sola e a studiare per portarmi un po' avanti, visto che tra circa un mese inizieranno gli esami.

Ad un certo punto sentii bussare. Pensai già che fosse quel noioso di Shawn, quindi mi alzai sbuffando. Aprii la porta e rimasi sorpresa da chi era arrivato. Sentii le lacrime ormai scendere sul viso. Senza pensarci due volte, feci un piccolo salto per arrivare ad abbracciarlo sul collo, mentre lui mette le mani sulle mie cosce per tenermi meglio.

"Ciao Kuro!!"

"Ciao piccola, tanti auguri."

"Grazie. Mi sei mancato tantissimo, Kuro."

"Anche tu Kenma." risponde. Rimaniamo lì per qualche minuto finché Kuro va avanti e chiude la porta dietro di sé.

"Kuro... Lo sai che me lo potevi dire che arrivavi oggi..."

"Non sarebbe più stata una sorpresa." lo vedo ghignare. Mi cresce anche a me un sorriso.

"Beh... Grazie... Mi hai reso molto felice..."

"Basta che non sei più depressa come nelle video chiamate. E poi ti ho anche portato un regalo."

"Davvero?" chiesi più interessata con occhi illuminati.

"Sì." risponde guardandomi tutta prima di farmi scendere dalle sue braccia. Prese qualcosa dal suo zaino per poi passarmi un pacco e due lettere. Ci sediamo sul letto e prendo la prima lettera. Era da parte dei miei genitori e avevano messo dei dollari americani, scrivendo che mi sarebbero serviti nel caso avevo pochi dollari restanti. Poi presi il suo regalo e la lettera. Quando scarto il regalo, vedo che è un gioco per la Switch. Lo abbraccio forte e, perdendo entrambi l'equilibrio, ci ritroviamo stesi sul letto. Ero sopra Kuro, mentre lui ghignava.

"Ti mancava stare così, eh?"

"Z-Zitto idiota..." rispondo imbarazzata  con un certo rossore in faccia.

"Perché ti vergogni? A me mancava, sai?" chiede ancora ghignante, cambiando le posizioni.

"Soprattutto mi manca fare una certa cosa..." continua sussurrandomi all'orecchio, mentre io divento man mano più rossa.

"K-Kuro... N-Non mi pare il caso..."

"Cosa?! Perché??" chiese con un misto tra faccia da cane bastonato e tristezza.

"Perché ci potrebbero sentire sia quelli che abitano nelle stanze affianco sia quelli che passeranno qui vicino."

"Che palle..." disse sdraiandosi vicino a me.

"Quanto starai qui a Los Angeles?" chiesi cercando di cambiare argomento.

"Fino a dopodomani. Poi partirò dopo pranzo."

"Così poco stai?"

"Lo so Kenma, mi dispiace, ma non potevo fare altrimenti. Tra qualche giorno dovrò mettermi sotto con lo studio e se non venivo in questi giorni, non ci saremo visti finché non finivo la sessione..." risponde, mentre io mi accovaccio di più verso di lui.

"Che palle... Quanto dovrò aspettare prima di rivederti ancora?"

"Penso almeno fino a dicembre."

"Noooo..." dico piagnucolando.

"Tranquilla Kenma. Per ora godiamoci questo momento insieme, no?" chiese e, alla fine, acconsentii, calmandomi. Ci mettiamo poi a giocare alla Switch col nuovo gioco che mi ha regalato Kuro.

Ad un certo punto sentiamo bussare. Mi alzo svogliata per andare ad aprire, intanto vedo che Kuro mi segue piano piano. Appena apro, vedo Shawn.

"Che vuoi Shawn?"

My stupid boyfriendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora