Speciale 3: BokuAka

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Bokuto's POV
"Ehy Akaashi~"

"Sì Bokuto-san?"

"Potresti farmi delle alzate? Voglio schiacciare ancora un po'."

"Va bene..." rispose e saltai dalla gioia. Rimaniamo ad allenarci ancora per un'oretta.

"Bokuto... Per oggi finiamo qui..." disse riprendendo fiato.

"Dai Akaashi, ti prego, ancora una..." inizio a supplicare con gli occhi dolci.

"No, già prima te l'ho detto e ti ho concesso 10 alzate in più. Non posso fare alzate all'infinito... Ho bisogno di riposarmi."

"Dai Keiji... Solo una..." continuo a implorarlo.

"Anche se mi chiami per nome, non cambio opinione."

"L'hai voluto tu..." dico mettendo il broncio e incrociando le braccia. Nel mentre mi avvicinai all'uscita e sento Keiji sospirare.

"Dai Bokuto-san, non fare il bambino... Lo sai che ci siamo allenati abbastanza oggi e non voglio che esageriamo... Non lo faccio per cattiveria, anzi proprio perché ci tengo a te che ti dico questo..." mi disse avvicinandosi a me e prendendomi il viso con le mani per farmi incontrare i suoi occhi. Lo guardai con una faccia da cane bastonato perché mi sentivo un po' in colpa per questa situazione.

"Scusami..."

"Kōtarō... N-Non... Non ti devi scusare..." disse con un leggero sorriso che, appena lo vidi, mi scappa anche a me un sorriso prima di dargli un bacio. Alla fine andiamo a cambiarci e appena mi tolgo la maglietta, mi sentivo abbastanza osservato dal mio ragazzo. Infatti appena mi giro, lo vedo arrossire distogliendo subito lo sguardo.

"Che ti prende Keiji~? Non ti piace la visuale?" chiedo ghinante mettendomi davanti a lui con le mani vicino alle sue, visto che era sulla panchina.

"B-Bokuto-san..." rispose coprendosi la faccia ormai tutta rossa.

"Lo sai che mi puoi chiamare col mio nome... E poi non c'è bisogno di essere così formali quando siamo soli." gli dissi cercando di avvicinarmi al suo viso.

"K-Kōtarō..." sussurra cercando di allontanare la mia faccia, visto che mi ero avvicinato troppo.

"Almeno un bacino me lo dai??" chiedo con la faccia da cucciolo.

"E... E va bene..." rispose ancora con un certo rossore in viso, ma acconsente a darmi un bacio. Dopo esserci cambiati, iniziamo ad uscire dallo spoiatoglio e andare verso a casa. Lo accompagno a casa sua prima di ritornare a casa mia.

"Bentornato Nii-san!!" sento la mia sorellina verirmi a salutare.

"Ciao Natsuko." la saluto abbracciandola.

"Anche oggi sei tornato più tardi... Ti sei fermato ancora a giocare a pallavolo?" mi chiese pimpante.

"Sì, dopo l'allenamento ho fatto ancora degli attacchi col mio alzatore." rispondo sorridente.

"Che figo!! Una volta voglio venire a vederti giocare!!"

"Lo sai che puoi venire a vedermi tutte le volte che vuoi."

"Anche negli allenamenti?" le si illuminarono gli occhi.

"Ovvio!"

Dopo aver fatto i compiti, sentiamo arrivare i nostri genitori.  Come genitori sono molto severi, infatti vogliono che almeno quest'anno vada molto bene nello studio, perché se no mi vietano di continuare il club di pallavolo pur di uscire con buoni voti e magari avere qualche borsa di studio.

Poco dopo essere entrati, mi chiamano, cosa insolita da loro... Sicuramente mi vorranno dire qualcosa sulla scuola e sul mio futuro.

Infatti mi dovevano parlare proprio di questo... Continuavano a dire che mi dovevo impegnare di più a scuola, di non perdere troppo tempo nella pallavolo. Continuavano così finché non mi arrivò un messaggio da Keiji. In quel momento iniziai ad agitarmi, visto che il mio telefono era sul tavolo e vidi mio padre darci un'occhiata su chi mi aveva scritto. Appena lo vede, prende il mio telefono e inizia ad alterarsi.

My stupid boyfriendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora