My stupid boyfriend

Capitolo 28

Kenma's POV (fine febbraio/quasi fine anno scolastico)
"Ciao Kuro." lo saluto saltandogli addosso.

"Ciao Kenma." rispose facendo un giro su sé stesso insieme a me.

"Oggi ti vedo di buon umore. Che è successo?" mi chiese sorridente una volta che mi mise giù.

"Diciamo che ho una buona notizia e un'altra un po' triste."

"Dai, raccontami tutto." disse per poi sederci sul mio letto.

"Ho ricevuto due borse di studio, ma... Il corso che mi piace di più... È in un'università americana..." rispondo rattristendomi.

"Aspetta, cosa??!! Hai preso una borsa di studio dall'America??" chiese sbalordito. Io annuisco timidamente.

"Quando te l'hanno data? Più che altro quand'è che me l'avresti detto?"

"Mi è arrivata qualche settimana fa..." rispondo e vedo che Kuro fa un grande respiro.

"E perché non me l'hai detto subito?"

"Non... Non sapevo come dirtelo in video chiamata..."

"Lo sai che mi puoi dire tutto senza tutta questa agitazione... In fondo qualunque scelta farai, io ti supporterò, lo sai benissimo." mi disse accarezzandomi dolcemente la guancia.

"Ma... Oltre a essere agitata... Non so cosa scegliere... Da una parte resterò qui a Tokyo, vicino a te e ai miei genitori, e la scelta non è male, ma dall'altra parte... Sarò lontana kilometri da voi pur facendo un corso di mio gradimento e... Non so se riuscirò a farcela..."

"Ehi piccola, guardami." disse prendendomi il viso tra le sue mani. Intanto sentivo le lacrime ormai rigare il mio viso.

"Non deprimerti per idee del tipo che sarai troppo lontana da me e così via. Riusciremo a trovare delle soluzioni in entrambi i casi, proprio come abbiamo fatto quest'anno. E poi ripensa proprio a quest'anno. Anche se io non ero vicino a te e hai avuto dei momenti di crisi, sei riuscita ad andare avanti, come a farti rispettare da quelle stronzette che ti bullizzavano. Poi qualcuno mi ha detto come hai aiutato la squadra durante l'anno, anche se ho avuto qualche lamentela." continua poi con un sorrisetto nell'ultima parte.

"Chi è che si è lamentato?"

"Mi dispiace, è un segreto..." rispose divertito.

"Lo scoprirò lo stesso chi è stato." dissi offesa "Comunque... Ritornando a parlare di cose serie... Come faremo?" chiedo ritornando triste.

"Dimmi una cosa. Tu quale corso vorresti fare?"

"Sinceramente... Preferisco il corso informatico dell'università americana per... Alcuni programmi che... Si basano sui giochi, cosa che... Nell'altra non c'è però... I-Io n-non voglio andare troppo lontano da voi... I-Io voglio... Rimanere qui c-con tutti voi..." risposi mettendomi a piangere.

"Ehi ehi piccola, calmati. Non devi per forza andare in America. Puoi anche scegliere l'università di Tokyo. Io voglio solo capire e supportarti per le scelte che vuoi fare." disse asciugandomi le lacrime.

"I-Io... N-Non lo so ancora..." rispondo appoggiandomi sulla sua spalla.

"Tranquilla, non dobbiamo deciderlo subito... Prenditi il tempo che ti serve..." disse coccolandomi, mentre io continuo a piangere su di lui.

"Dai piccola, non piangere. Troveremo sicuramente un modo, proprio come abbiamo fatto quest'anno, quindi non essere troppo tragica per le future partenze. Cioè non che io sarei felice, anzi anche tu mi mancherai un sacco, ma mi devi promettere di essere forte." disse dopo un po' che rimaniamo in silenzio. Intanto sento le sue mani che mi asciugano le lacrime. Annuisco solamente, anche se alcune lacrime continuano a scendere. Sento che appoggia la fronte sulla mia.