Arrivo davanti allo schermo del computer. Tim mi fa vedere l'elenco delle canzoni da cui dovrei scegliere.
Sono in preda al panico, finché non vedo Georgia incoraggiarmi con un sorriso. È difronte a me, avvolta da un vestito rosso. Bellissima.
Trovo la canzone perfetta dalla lista di Tim, quindi fa partire la base e mi porto il microfono alla bocca.
"Love of my life, you've hurt me. You've broken my heart and now you leave me. Love of my life, can't you see?
Bring it back, bring it back.
Don't take it away from me, because you don't know what it means to me..."
Prima che parta il secondo ritornello, i miei occhi si posano sulla ragazza bionda che mi sta fissando. Questa canzone è dedicata a lei, spero che lo sappia.
"You will remember when this is blown over. Everything's all by the way when I grow older.
I will be there at your side to remind you how I still love you (I still love you)".
La base della canzone dei Queen termina. Tutti applaudono ed io sorrido imbarazzato, sperando di non aver fatto brutte figure.Arrivo davanti a Georgia, scusandomi.
"Sei stato fantastico. Avevi già cantato prima d'oggi?".
"Unicamente sotto la doccia".
"Come tutti" commenta mia sorella da dietro di me. Mi mette le mani sulle braccia, scrollandomi. "Il mio fratellone può fare qualsiasi cosa" sorrido, lasciando spazio agli altri ospiti. Tim prende Georgia per mano.
"Ora tocca a te".
"No, no.. Ti ringrazio, ma..." agita le mani in aria ma il nostro comune amico non le dà retta. La trascina davanti allo schermo del computer. I suoi occhi fanno su e giù per scegliere la canzone adatta. In pochi secondi parte una base anni novanta, una canzone che mi è sempre piaciuta."It still feels like our first night together. Feels like the first kiss. It's getting better baby no one can better this. Still holding on, You're still the one. First time our eyes met, same feeling I get. Only feels much stronger,
I want to love you longer.
Do you still turn the fire on?".[...]
Quando torna da noi ha gli occhi lucidi.
"Sono molto sensibile, scusate".
"Sei grandiosa" le dico, evitando di guardarla troppo. Arrossisce e il suo viso è paonazzo, imbarazzato. Anastasia fa un cenno a Tim ed entrambi si allontanano, lasciandoci soli.
"Hai scelto una canzone meravigliosa. Ho sempre amato Bryan Adams..." dichiaro, annullando il suo imbarazzo. "Anche io. E amo i Queen".
Continuiamo a chiacchierare per la successiva mezz'ora. Ad un tratto le confesso che la canzone dei Queen era dedicata a lei, proprio come Freddie Mercury l'ha dedicata a Mary Austin, l'amore della sua vita.
Le guance rosee di lei prendono fuoco mentre i suoi occhi mi scrutano, come hanno sempre fatto.
"Hai bevuto parecchio..".
"Si, ma non è questo il punto. Te lo avrei detto ugualmente".
"Grazie, Dam" si alza dal divano, visibilmente a disagio. Le prendo la mano. "Ehi, ho detto qualcosa che ti ha dato fastidio?" scuote la testa.
"Ho solo sete. Vado a prendermi da bere". Sparisce dietro ad una folla di persone, tornando in venti minuti.
"Le persone erano tutte concentrate nella tua cucina.." dichiara, per farsi perdonare.
"Dove hai trovato tutte queste persone?" chiede, porgendomi un bicchiere di lemon soda.
"Sono per lo più amici di Tim. Altre sono amiche di Anastasia".
"E tu?".
"Ho invitato te" faccio spallucce, apparendo come un tipo asociale. Georgia sorride. "Ti sei fatto qualche amico in Russia?".
"Da!" rispondo, facendola meravigliare. "Ed hai imparato la lingua, vedo".
"Era inevitabile". Dopo un breve momento di silenzio, mi domanda: "Ed hai avuto delle ragazze?". Mi limito a fare di no con la testa, non riuscendo a toglierle gli occhi di dosso. Come avrei potuto avere un'altra, se ero ancora completamente perso per lei?
"Non ci credo. Puoi dirmelo se c'è stata qualcuna dopo di me".
"Ti giuro su mia sorella che non sono uscito con nessuno per un anno. Solo con i miei colleghi, tutti maschi". Si fa seria, bevendo un sorso di limonata.
Credo che adesso abbia compreso che cosa ho passato.
"Posso essere onesta con te?" chiede, lasciando il bicchiere sul tavolo. "Ci ho sperato. Non appena sono atterrata a Sofia mi sono detta: spero che non si metta con un'altra. Ero maledettamente gelosa al solo pensiero". Scoppia in una risata.
"Mi dispiace dirlo, ma...".
"No,no.. Ho capito che cosa vuoi dire" lascio anche io il bicchiere, sorridendole. "Avresti provato la stessa cosa che ho provato io, non appena ho saputo di Emilian".
Si inumidisce le labbra, per poi serrarle in una leggera smorfia.
"Non volevo trovare un altro così in fretta, però..." tira su con il naso e noto una lacrima che le riga la guancia. Le passo le dita sopra, per poi metterle la mano sotto al mento.
"Ehi, qui sono io quello che deve sentirsi in colpa. Adesso basta fare le vittime, ok? È acqua passata". Georgia annuisce, prendendo un altro bicchiere di soda.
Quando mi lascia da solo per andare in bagno, vengo raggiunto da Tim e Anastasia che prendono il suo posto sul divano.
"Probabilità?" chiede lui, facendo un ghigno. "Sessanta su cento" rispondo, sul punto di arrendermi.
"Non credo proprio.." dichiara mia sorella sistemandosi la spallina del vestito. "...io direi novantanove su cento. L'un percento mancante lo recuperi se la baci".
"Scherzi? A malapena mi guarda" Anastasia sbuffa.
"Voi uomini non avete ancora capito nulla di noi donne".Georgia torna dal bagno e, prima che possa sedersi, balzo in piedi invitandola ad andarcene.
"Cosa?".
"Si, la festa tra poco finisce ma io ho bisogno di un drink. Mi fai compagnia?" fa di sì con la testa, prendendo il cappotto. Gli altri mi augurano buona fortuna mentre lasciamo l'appartamento.
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𝐃𝐚𝐦𝐢𝐚𝐧 | 𝐒𝐞𝐛𝐚𝐬𝐭𝐢𝐚𝐧 𝐒𝐭𝐚𝐧
General FictionGeorgia Beck desidera diventare una psicologa. Trasferitasi a Sofia per lavoro, trascorre la maggior parte del suo tempo in ufficio, con l'obiettivo di veder realizzato il suo sogno. Una sera, sulla strada per tornare a casa, un uomo la aggredisce...