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"È andato via" dichiara Tim non appena rientra nella stanza. "Lo so" siedo accanto ad Anastasia facendo le veci di Damian. Ha solo venticinque anni e sembra così piccola, indifesa. La osservo, sperando di avere l'opportunità di conoscerla. "Lo sapevi e non hai impedito il suo delirio?".
"Lo conosco. Non vuole esser messo i bastoni tra le ruote. E poi, l'avrei fatto anche io". Tim tira un grosso respiro, snervato. "Non fare così. Non posso impedirglielo, lo perderei". Non lo permetterei mai. Per quanto possa sembrare prematuro, penso che lui sia la cosa più bella che mi sia mai capitata. Oltre il fatto che sono stata rapita e quasi uccisa da un maniaco. Come gli ho detto quella stessa sera all'ospedale, l'avrei rifatto altre mille volte. Per la notte, Tim rientra in hotel mentre io mi faccio prestare una coperta da una delle infermiere, appisolandomi sulla poltrona. Ho chiesto a Damian di mandarmi un messaggio non appena avesse avuto notizie, ma non ci spero più di tanto. Appena le avrà, colpirà, fregandosene del resto.
Alle cinque del mattino sono già sveglia, poiché i dottori gironzolano nel corridoio per le visite. Controllando il cellulare, trovo un messaggio da Damian. Mi affretto ad aprirlo.

Ho le informazioni che cercavo. Se dovesse andare tutto come previsto, sarò da te domani sera. Ti amo.

Spero di rivederlo quanto prima

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Spero di rivederlo quanto prima. Intanto vado in bagno a darmi una rinfrescata, per poi scendere al bar. Temporeggio sedendomi al tavolo, ordinando cappuccino e croissant. Ieri non ho cenato, ero troppo in ansia e mi si era chiuso lo stomaco. Oggi sto un po' meglio dopo il messaggio di Damian. Quando torno nella stanza di Anastasia, trovo Tim in piedi davanti al letto. "Ehi, sei tornato?".
"Pensavi che ti avrei lasciato sola" lo abbraccio "..e poi, Damian mi ha chiesto di aver cura di te in sua assenza. Cerco di non farlo arrabbiare".
"Tipico di Damian" restiamo seduti sul divano a chiacchierare. "Hai avuto sue notizie?" nego di averlo sentito. Tim indagherebbe e lo cercherebbe in ogni dove. Non voglio impedire a Damian di fare giustizia per sua sorella, però temo per la sua incolumità. Per la seconda volta, ho il cuore in gola se penso a quello che potrebbe accadergli. Non potrei immaginare la mia vita senza di lui. Mentre Tim prende il suo cellulare, udiamo insieme dei mugolii provenire dal letto. Noto che Anastasia si è mossa, perciò chiamo l'infermiera che le controlla subito la dilatazione delle pupille. "I suoi occhi reagiscono alla luce, incredibile".
"Che cosa vuol dire?".
"Che adesso le somministreremo un farmaco per agevolare il risveglio. Tra meno di un'ora si risveglierà.
"Ma è impossibile, fino a poco fa era in coma" persino l'infermiera sembra sorpresa. "I miracoli della scienza..." si porta lo stetoscopio al collo, raggiungendo la porta "..e dov'è il fratello, comunque?". Guardo Tim prima di rispondere. "È dovuto andare via. Tornerà presto".
"Bene, vorrà essere il primo a vederla". Restiamo da soli, felici per Anastasia ma preoccupati per Damian. Gli mando immediatamente un messaggio per avvisarlo della situazione di sua sorella. Tuttavia non ricevo una sua risposta per le successive due ore. Lentamente, la ragazza dai lunghi capelli scuri stesa sul letto troppo grande per lei, apre gli occhi mostrandomi l'azzurro pastello delle sue iridi.

"D-dov

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"D-dov.." inizia a dire muovendosi sotto le lenzuola. L'infermiera le sfila il tubo dalla trachea, posandole la mano sul braccio. "Va tutto bene, Anastasia. Sei in ospedale".
"Che è successo?" l'infermiera guarda me, quindi prendo la parola. "Hai avuto un incidente un anno fa e sei rimasta in coma fino ad oggi".
"Sei un dottore?" scuoto la testa. "Sono la fidanzata di tuo fratello Damian".
"Damian" ripete, tirando su con il naso. Dopodiché scoppia in un pianto soffocato. "Oh dio, che cosa ho fatto?". Si agita nel letto tirando pugni al materasso e tentando di togliersi i tubicini attaccati alla flebo. L'infermiera la blocca, somministrandole della morfina. Anastasia si rilassa, appoggiandosi al cuscino. "Dov'è lui adesso?" mi chiede, mentre una lacrima le riga la guancia. "Arriverà presto. Non vedeva l'ora di rivederti" Anastasia sorride, prendendomi la mano. "Sei molto bella. Ho sempre voluto vedere mio fratello felice e credo che con te lo sia davvero". Annuisco, stringendo le sue dita nelle mie.

𝐃𝐚𝐦𝐢𝐚𝐧 | 𝐒𝐞𝐛𝐚𝐬𝐭𝐢𝐚𝐧 𝐒𝐭𝐚𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora