Georgia Beck desidera diventare una psicologa. Trasferitasi a Sofia per lavoro, trascorre la maggior parte del suo tempo in ufficio, con l'obiettivo di veder realizzato il suo sogno.
Una sera, sulla strada per tornare a casa, un uomo la aggredisce...
La sua pancia è molto piccola, ma inizia a farsi vedere, soprattutto se ti ci soffermi. Di notte, quando rincaso dal mio turno di lavoro, sollevo la canottiera di Georgia e le accarezzo il pancino, ancora incredulo su quello che ci accadrà fra soli sette mesi. Chiedo alla mia ragazza di darmi un pizzicotto, perché questo dev'essere per forza un sogno. Ho detto a Tim della gravidanza il giorno stesso, chiedendogli però di non farne parola con Anastasia. Glielo avremmo detto noi a tempo debito. Lo incontro nel suo ufficio nell'attesa che Chris mi raggiunga. "Spero che tu parli con tua sorella stasera, perché non ho abbastanza pazienza e non voglio avere segreti con lei".
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
"Certo, glielo dirò. Georgia è di quasi due mesi, quindi credo che potremo iniziare a dirlo in giro. Lei è molto scaramantica". "Sì, ma si tratta di tua sorella" faccio spallucce, sistemando la pistola nella fondina. "Che vuoi farci, amico. Non ho ancora imparato a comprendere le donne, poiché io ne abbia solo due nella mia vita". Chris ci raggiunge e noto che continua a farsi crescere la barba. Tim ci congeda, quindi andiamo alla macchina per un altro giro di pattuglia. Lavoro da due mesi ormai, nel distretto di polizia di Sofia. Chris è un partner perfetto ed è molto simpatico. Non abbiamo ancora avuto la nostra cena a quattro, ma penso che il momento si stia avvicinando. "Sai, Chris. La mia ragazza è incinta". Lui è al volante, le mani sullo sterzo. "Ma dai, dici sul serio?".
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
"Sì, è di quasi due mesi". "Wow, Damian sono felice per te, davvero. Te lo meriti". Mentre guida, osservo la fede che ha al dito. "Senti un po', da esperto, mi sai dire quando dovrei chiedere alla mia donna di sposarmi?" lui soffoca una risata. "Non devi sentirti obbligato a farlo, adesso che è incinta. Da quanto state insieme?". "Un anno, più o meno. Ma ci siamo separati, tornando insieme solo tre mesi fa". Lo vedo tirare un grosso respiro, poi volgo lo sguardo verso la strada. "Allora, da esperto, ti consiglio di aspettare che partorisca. Se la tua ragazza è simile a mia moglie, non vorrà mai sposarsi con il pancione". "No, credo che Georgia lo farebbe. Non è una che bada all'estetica, anzi. Poi lei sarebbe meravigliosa vestita da sposa, con pancione oppure no".
