Capitolo 41: Amore

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Yun era paralizzata dalla paura.

Non riusciva a muoversi, tutte l'energie l'avevano abbandonata non appena aveva finito di parlare con Jennie.

«Dai, puoi farcela...» sussurrò a sé stessa, con disperazione.

Riuscì lentamente a strisciare verso l'interno della panic room, dove poteva finalmente vedere dalle telecamere tutta la villa.

Non riuscì neanche ad alzarsi, l'adrenalina era completamente scomparsa e Yun stava continuando a tremare.

Sentire la voce di Jennie, avere la possibilità di scappare, abbandonare i ragazzi... l'aveva fatta star male.

Non voleva più parlare con Jennie... non appena l'aveva vista, aveva pensato a Soyeon e a quello che Namjoon le aveva detto.

Yun voleva odiare con tutta sé stessa Jennie, eppure non ci riusciva.

In quel momento, ne aveva solo paura. Estremamente paura.

Yun adesso voleva soltanto stare con Namjoon, e passare dei momenti felici e spensierati con lui e con gli altri membri dei Bangtan. Chiedeva troppo? Probabilmente sì, ma non aveva bisogno di altro.

Una lacrima scese lungo il viso della giovane, che non fece niente per fermarla.

In quella lacrima si racchiudeva al tempo stesso la paura di andarsene e la gioia di restare, ancora un po', insieme ai suoi salvatori.

Perché sì, ormai Yun aveva capito che i ragazzi l'avevano salvata, non semplicemente rapita. E per questo sarebbe stata sempre grata ai sette.

«Sono così stupida, non mi terranno mai con loro...» mormorò con frustrazione, scuotendo leggermente la testa.

Yun sapeva di avere ragione: non poteva restare in quella villa per sempre.

Prima o poi se ne sarebbe dovuta andare.

Però non voleva scappare con Jennie, doveva salutare e ringraziare i sette prima. Se fosse fuggita, avrebbe perso la loro fiducia. E non voleva.

Soprattutto, non dopo essersi messa insieme a Namjoon. Yun poteva benissimo immaginare quanto il leader avesse sofferto a causa della morte di Soyeon, e non voleva che si pentisse di aver dato una possibilità a lei.

Yun controllò le telecamere e vide che Jennie, Lisa e Rosé erano scappate.

Al loro posto, circa venti secondi dopo, erano entrati Seokjin, Hoseok e Jimin.

Yun sorrise, felice di essere riuscita a fuggire da Jennie. Ce l'aveva fatta, e sperò con tutta sé stessa che i ragazzi la trovassero il prima possibile.

Provò nuovamente ad alzarsi, ma tutto quello che riuscì a fare fu sentire le gambe cedere al primo sforzo.

Così si accasciò nuovamente al suolo, distrutta.

Sono qui, non me ne sono andata...

Yun pensava che Seokjin, Hoseok e Jimin cercassero ovunque, ma evidentemente si erano dimenticati della panic room.

Dalle loro espressioni era chiaro che fossero delusi da qualcosa... o qualcuno.

Yun sorrise amaramente quando capì cosa stesse passando per la testa dei tre: pensavano che lei fosse scappata.

La ragazza raccolse tutte le poche forze che aveva acquisito in quei secondi, e chiamò Seokjin ad alta voce. Inutilmente.

Yun sapeva perfettamente che la panic room era insonorizzata, eppure era talmente disperata che ci provò ugualmente.

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