Capitolo 36: Ultimatum

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Quando Yun e Namjoon tornarono alla villa, solo Hoseok si trovava in soggiorno.

Aveva riferito ai due che il maknae aveva trovato la forza per tornare in camera sua con l’aiuto di Seokjin.

Hoseok aveva poi preso in disparte il suo coetaneo per poterci parlare da solo.

Namjoon aveva detto a Yun che l’avrebbe raggiunta il prima possibile, così la ragazza decise di seguire il volere del maggiore e non insistette per rimanere.

Salutò con un piccolo cenno del capo Hoseok, per poi dirigersi al piano di sopra.

L’arancione, non appena Yun fu fuori dal suo campo visivo, si girò verso Namjoon e lo trascinò al piano di sotto.

«Non sto capendo…» mormorò Namjoon, dubbioso.

«Non devi capire, seguimi e basta.» rispose freddamente Hoseok.

Il leader continuava a rimanere perplesso dal comportamento del coetaneo, ma decise di non fare domande e lo seguì in silenzio.

«Namjoon, cosa sta succedendo?» domandò infine Hoseok, una volta arrivati in palestra.

«Cosa inten- MA CHE CAZZO?!» esclamò improvvisamente Namjoon, vedendo due figure rispettivamente alla sua destra e sinistra. Il leader fece un salto indietro e si mise subito in guardia.

«Siamo noi, hyung. Calmati.» disse Taehyung, alzando le mani in segno di resa.

«Cazzo, ho appena avuto un infarto. Cos’è, un attentato?» domandò Namjoon, riconoscendo Taehyung e Seokjin ai suoi lati.

«Esattamente. Dobbiamo capire che sta succedendo, Nam.» affermò Seokjin, posando una mano sulla spalla dell’amico.

«Dove sono gli altri?» chiese il leader, cercando di respirare regolarmente.

«Jimin è andato a trovare Yoongi hyung in ospedale, Jungkook-ie sta riposando in camera sua, e noi siamo qua.» spiegò velocemente Hoseok.

«E mi avete fatto un attentato per parlarmi? Ragazzi, rimango una cena fuori e già pensate a fare un colpo di stato?» cercò di ironicizzare Namjoon, borbottando infastidito.

«Idiota, no. Siamo solo preoccupati per te, e vogliamo capire cosa sta succedendo. Ti stai atteggiando diversamente con Yun… noi siamo un gruppo, ricordi? Antipatie o meno, siamo fratelli. Perciò adesso ci racconti ogni cosa.» rispose Hoseok con serietà.

Namjoon guardò uno ad uno i suoi compagni: erano tutti risoluti e determinati, ma il leader lesse negli occhi di Taehyung anche molta preoccupazione.

Sospirò pesantemente, per poi sedersi a gambe incrociate sul pavimento. Il gesto fu eseguito anche dagli altri tre, che lo guardavano in attesa.

«Stamattina ho baciato Yun.» rivelò infine.

Seokjin, Hoseok e Taehyung reagirono abbastanza diversamente l'uno dagli altri: il primo spalancò la bocca e sbarrò gli occhi, il secondo batté le mani per sfogarsi mentre il terzo rimase del tutto inespressivo. Namjoon si preoccupò per il minore, e lo guardò meglio.

«Taetae, stavolta non ne uscirò indebolito. Ne sono sicuro.» affermò.

«E se Jennie dovesse uccidere Yun?» domandò il biondo, stringendo i pugni e senza fare giri di parole.

Namjoon rimase stupito dalla freddezza di quelle parole, che lo colpirono a fondo.

«Non lo farà, è ossessionata da lei. La vuole viva, altrimenti i sensi di colpa la divoreranno del tutto.» rispose, cercando di non mostrarsi turbato.

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