In quei giorni successero molte cose a Yun.
Dopo che svenne, i suoi genitori capirono di doverla farla riposare.
Videro anche le sue ferite, e decisero di chiamare la polizia per annunciare il ritrovamento della figlia solo dopo qualche ora.
Quando Yun, dopo qualche secondo, aprì nuovamente gli occhi, iniziò a capire di essere tornata a casa. Sorrise ai suoi genitori, felice di rivederli dopo tanto tempo. Era molto affezionata ai due, e non avere loro notizie l’aveva fatta preoccupare, anche se era stata talmente occupata che non aveva avuto neanche il tempo di spaventarsi troppo.
La signora Go stava continuando a piangere, così Yun la abbracciò per rassicurarla che stesse bene, mentre il padre guardava la scena con gioia.
Dopo qualche secondo, iniziarono le domande. Yun stroncò subito ogni possibile dubbio dei genitori, dicendo (proprio come aveva detto a Jungkook) che era stata tutto il tempo chiusa in una stanza.
Non sapeva dov'era stata, non sapeva perché l’avevano rapita, non sapeva perché l’avevano lasciata andare.
Disse soltanto che il rapitore ogni tanto le faceva qualche domanda alla quale lei non rispondeva, e poi le dava da mangiare. La stessa cosa la disse dopo qualche ora alla stazione della polizia, dove i poliziotti furono molto cortesi e rispettarono la sua riservatezza, pensando che fosse traumatizzata dall’esperienza.
Quando tornò a casa e si tolse il giacchetto, si accorse che c’era qualcosa al suo interno. Controllò tutte le tasche, finché non trovo il suo cellulare scarico all’interno.
Sorrise, pensando a Jungkook: sicuramente era stato lui a metterlo nel suo giacchetto. Lo mise in carica, e poi tornò dai suoi genitori.
Al telegiornale locale, la sera stessa, c’era una sua foto insieme all’annuncio del ritrovamento. I signori Go raccontarono alla figlia di tutte le visite che avevano ricevuto durante quei giorni, dai parenti ai compagni scolastici della giovane, e Yun ne rimase amaramente sorpresa: era tutta scena.
Lei a scuola non aveva amici, tranne Jennie. I genitori non la nominarono mai, e Yun ne fu molto grata. Quando staccò il cellulare dalla carica, la sera, trovò più di mille messaggi non letti.
Aggrottò le sopracciglia, confusa, e vide che la maggior parte erano dei suoi compagni di classe che avevano visto il telegiornale e volevano far visita a Yun.
Anche Jennie le aveva scritto, i primi giorni, nella speranza che avesse con sé il cellulare. Aveva circa venti messaggi e più di trenta chiamate perse solo dai suoi genitori.
Rispose distrattamente a tutti i messaggi, per poi buttarsi sul letto, distrutta.
Era stanca, voleva riposarsi… quella giornata era stata pesante. Era tornata alla sua casa, ma la sua camera ormai le era estranea.
Sorrise nel vedere i poster dei Bangtan Sonyeondan alle pareti, e si chiese cosa stessero facendo i ragazzi in quel momento.
La stavano pensando? Namjoon come stava? Quando le avrebbero fatta visita? Purtroppo, nessuno rispose a quelle domande.
Il giorno dopo forse fu il peggiore di tutti. La mattina si alzò con calma e diede automaticamente il buongiorno a Namjoon.
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Hidden Truth - Namjoon
Fanfiction{ℂ 𝕆 𝕄 ℙ 𝕃 𝔼 𝕋 𝔸} Yun va al concerto dei suoi idoli, insieme alla sua migliore amica. Apparentemente è tutto perfetto. Poi, però, la bolla in cui Yun vive, scoppia. Tratto dal capitolo 7: «Te lo ripeto un'altra volta... ti sembra che sono un...