Capitolo 29: Bivio

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Yun aprì gli occhi.

Non sapeva dove fosse, né perché.

Sapeva solo di essere sdraiata, e dopo qualche secondo realizzò di essere tornata nella camera di Namjoon.

Quando erano tornati alla villa? Provò a sforzare la sua mente, ma l’ultima cosa che riusciva a ricordare era l’uscita dal magazzino. Poi, vuoto totale.

Si guardò lentamente intorno dal divano, senza alzarsi, e notò un ragazzo sdraiato sul letto.

«Jungkook..?» mormorò Yun.

Il coetaneo aprì gli occhi e guardò Yun, per poi sorriderle dolcemente.

«Ti sei svegliata.» disse a bassa voce, felice di rivedere l’amica.

«Non mi ricordo… cos'è successo?» chiese la ragazza.

«Seokjin hyung ha chiamato l’ambulanza, ed ora Yoongi hyung è in ospedale. Tu, appena siamo usciti dal magazzino, hai avuto un crollo e sei svenuta. Anche io ero svenuto, questo me lo ha raccontato Namjoon hyung, che fortunatamente ti ha presa al volo. Comunque, appena siamo arrivati a casa mi hanno medicato e siamo subito partiti con due macchine affittate verso casa. Io mi sono svegliato poco fa, ti stavo aspettando.» spiegò Jungkook, per poi tossire leggermente e fare una piccola smorfia di dolore.

«Come stai?» domandò Yun, preoccupandosi per il coetaneo.

«Mentirei se dicessi che sto bene, ma non posso lamentarmi. Se non fosse stato per te, avrei subito di peggio.» rispose Jungkook, facendo arrossire la mora.

«Senza di me, però, non sarebbe successo niente… dovevo scappare con Kai e Jennie.» affermò Yun, dando voce ai suoi pensieri.

«Yun, non dire cazzate. Hai fatto bene a rimanere, e te ne siamo tutti grati. Era il mio compito proteggerti, e ci ho provato fino alla fine. Poi sei stata te a proteggere me, anche se dovresti odiarmi.» disse il maknae, e la ragazza rimase stupita nel sentirlo dire una parola volgare: non l'aveva mai fatto prima.

«Perché dovrei? Mi hai sempre trattata bene fin dall’inizio, mentre gli altri mi minacciavano continuamente. Non posso odiarti, Jungkook. Tu sei…» Yun interruppe la frase a metà, arrossendo.

«Io sono..?» la incitò Jungkook, alzandosi leggermente dal letto e mettendosi seduto.

Yun imitò il gesto del ragazzo e si mise seduta, così i due si guardarono negli occhi.

«Posso considerarti… mio amico?»

La mora sussurrò le ultime due parole, e Jungkook fece fatica a sentirle. Il maknae scoppiò a ridere, intenerito dal comportamento di Yun, che lo guardò confusa. Aveva sbagliato a dirlo? Non era lo stesso per lui?

«Yun-ah, non hai mai avuto amici?» chiese a sua volta il moro.

«Mia cugina, Jennie… basta.» confermò Yun, facendo spalancare gli occhi a Jungkook dalla sorpresa.

«Adesso ci sono anche io.» affermò il coetaneo, facendole un occhiolino.

«D-davvero?» balbettò la ragazza.

«Sì, davvero… Yun, ti ringrazio per avermi protetto da Kai. Senza di te, avrei subito lesioni molto più gravi. Ti sono debitore.» rispose Jungkook.

«E io sono debitrice a te per tutte le volte che mi hai aiutata in questo mese, quindi siamo pari.» sorrise Yun.

I due rimasero qualche secondo in silenzio, felici di aver parlato e chiarito ogni possibile malinteso.

«Aish, mi fa male tutto.» si lamentò dopo un po' Jungkook, toccandosi piano lo stomaco.

«Sdraiati, non sforzarti... hai notizie di Yoongi?» cambiò argomento la ragazza.

Hidden Truth - NamjoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora