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Li guardo sorpresa
C:Papà torno tra un po', vado a camminare.
Massimo fa per parlare, ma poi abbassa lo sguardo e risponde un debole ciao.
Sospiro ed appoggio nuovamente la testa sul tavolo e poi mi alzo e salgo in camera. Secondo me vogliono tormentarmi apposta. Si, hanno accettato il lavoro per farmi star male. Si deve essere così, perché lo sanno secondo me. Cosa ho fatto di male? Cerco le scarpe da ginnastica, mi faccio una cods e torno giù per le scale con le cuffiette già nelle orecchie. Passo per in giardino vicino ai ragazzi che stanno parlando e mi sento chiamare da Massimo. Potrei sempre far finta di non sentirlo e fare finta di avere la musica nelle orecchie, ma mi tocca una spalla e mi giro
C: dimmi?
M: posso parlarti prima di andare via?
C: ti devi sfogare?
Mi fa segno di si, ma ha un'aria triste.
C: ok sto fuori massimo un'ora.
Mi giro ed esco seguita dallo sguardo di Federico, cosa cazzo mi guardi? Cosaaasa? Inizio a correre.

Pov's Federico
La guardo uscire da casa sua ed inizia a correre, mi ha fulminato con lo sguardo mentre la osservavo, non è colpa mia se la trovo maledettamente sexy così. Prima, quando l'ho vista in cucina buttata sul tavolo, mi è tornata la voglia di baciarla. In tuta, struccata e mezza addormentata e con il suo sguardo furioso la trovo provocante, più di ieri sera vestita e truccata di tutto punto. Era bellissima niente da ridire, ma come ha detto Carlo, troppo perfetta per essere lei, non la vedevo a suo agio. Mi torna in mente Jacopo, quando l'ho visto che parlava con lei mi è venuto caldo. Se Camilla tende a mettersi nei guai, lui è l'ultima persona con la quale deve parlare. C'è solo un problema, se lui si è puntato, ci riprova. Ha giri di droga ed è un tipo ambiguo, l'ho visto con tipe altrettanto particolari e fatte. Quando è andato via ho chiesto a Carlo perché lo conosce e cosa si è pensato di presentarlo a Camilla ed ho scoperto che l'ha fatto Matteo. La cosa che ha preoccupato entrambi, è che è stato Jacopo a chiedere a Matteo di conoscerla. Mentre parlavo con Carlo, per fortuna Massimo si è accorto che l'aveva fermata, ha avuto un attimo di lucidità e intelligenza ed è andato là.
Se c'è una persona che in questo momento Camilla riesce a confondere, oltre a me, i sentimenti, la testa e le lune, è proprio Massimo. Non l'ho mai visto così idiota e assurdo con una persona, come che con lei. Ieri sera alla fine è riuscito a litigare con Benedetta e lei, quando ha capito come si è comportato con Camilla e che non ragionava, gli ha detto che poteva sparire dalla sua vita ed è andata a casa. Benedetta non gli risponde alle chiamate e ai messaggi. Quando stamattina mi ha chiamato disperato e mi ha spiegato quello che è successo con Benedetta e cosa gli aveva detto Camilla, gli ho detto che oltre ad essere una testa di cazzo, dovrebbe provare a chiedere scusa a Camilla ed abbassarsi a chiederle un aiuto. Gli ho detto che dovevo andare a casa di Camilla e, con la scusa di aiutarmi, magari ci poteva provare.
F:dai aiutami intanto
Ci mettiamo a montare tutto e dopo un po' Massimo inizia a guardare la strada
M: e se finiamo prima che torni?
F: Benedetta non risponde?
M:no!
Dopo dieci minuti la vedo tornare, è pallida e sudata. Mi passa accanto
F: Camilla tutto bene?
Si guarda le spalle, mi sembra quasi spaventata.
C: più o meno. Una macchina passa davanti casa rallentando, riconosco la macchina di Jacopo. Lei la guarda e si nasconde dietro me e Massimo
C: ho avuto l'impressione mi seguisse.
Io e Massimo ci guardiamo e stiamo zitti
M: non è che sei ancora un po' spaventata da venerdì?
Si morde un labbro nervosamente
C: non so...spero sia quello. Massimo mi lasci fare una doccia prima?
M: si certo non abbiamo finito.
Va dentro guardando la strada
M: era Jacopo, spero sia un caso.
F: anche io o me lo becco. Grazie per essere intervenuto tu ieri sera con Camilla.
Alza le spalle
M: non mi piace quel ragazzo e Camilla non sa chi è e non potevo lasciarlo fare. Cazzo Fede, Camilla mi confonde, riesce a tirarmi fuori il lato peggiore di me e poi farmi sentire una merda e mi incazzo ancora di più!
Gli sorrido
F: Alessandro, il suo amico mi ha detto che con lei è normale e che se non riesci a gestire sta cosa, è meglio starle distante e basta.
Mi fissa
M: perché te l'ha detto e come mai vi sentite?
F:mi ha chiesto un piacere
M: e parlavate casualmente di lei? Non è che ti piaccia per caso? No perché magari dovresti spiegarglielo alla bionda di ieri sera.
F: as Alessia non devo spiegare nulla, non è la mia ragazza e non c'è niente tra noi.
M: lei non mi sembra d'accordo.
F:non è un problema mio. Se la mette via!
Mi gira attorno osservandomi
M:ti piace non mi freghi. Va bhe cazzi tuoi.
F: ecco bravo e dammi una mano invece di parlare per nulla.
Dopo una ventina di minuti la vedo scendere ed uscire in giardino. Noi abbiamo quasi finito. Si è cambiata e di è lavata i capelli e li ha sciolti. Quando si ferma davanti a noi, sento un profumo di pulito arrivarmi sotto il naso e faccio un passo in avanti con la voglia di abbracciarla e appoggiare il mio viso sul suo collo per poter sentirlo meglio. Si è messa un jeans e una maglia nera in figura che le segna il seno, ritolgo lo sguardo, ma perché continuo a fare il maniaco guardone con lei?
C: avete finito?
F:si mi manca poco.
M: riesci da solo, che parlo con Camilla?
F: si.
C: restiamo qua o vuoi che camminiamo un po' qua fuori?
M: usciamo da qua se ti va
F: pensate di farcela senza picchiarvi? Non sono molto tranquillo a lasciarvi soli.
M: si
C:dipende
Lo guarda e gli tira una spallata ridendo
C:dai muoviti prima che cambi idea
Massimo cammina in silenzio verso fuori con lo sguardo a terra. Tornano dopo mezz'ora parlando tranquillamente. Sto mettendo via tutto e si fermano guardandomi.
F: non vi siete ammazzati?
Scuotono la testa
M: la chiami?
C: se mi prometti di non mettermi più in mezzo.
M: si, te l'ho già detto. Non so lei se mi perdona però, non mi risponde, ho appena riprovato.
È disperato.
Camilla lo guarda
C: trovo che sia giusto farti soffrire un po', sei stato un idiota cazzo! Bastava mi ascoltassi. Allora ripetiamo il tutto, da oggi le liti tra te e me sono solo cazzi nostri. Ci mandiamo a fanculo noi due e nessuno deve essere coinvolto. Il mio numero ce l'hai e sai dove abito. Se solo riesci a tornare assieme a lei, quello che succederà tra di voi non è responsabilità mia. Lei è mia amica, tu no, va bhe...tu meno!
M: chiaro. La chiami?
C: CHE PALLE!
Entra e Massimo mi guarda
F: le hai chiesto scusa?
M:mi pare di sì.
F: cosa vuol dire?
M: bho...le ho detto cosa è successo, mi ha dato del cretino, mi ha insultato e le ho dato ragione. Ah comunque ho rivisto la macchina di Jacopo da distante, per fortuna lei non si è accorta, lui penso di si. Mi sono avvicinato di più a lei e l'ho guardato male, cercando di nasconderle la visuale.
F: non mi piace sta cosa.
M: che sia il caso di dirglielo?
F: non vorrei spaventarla, magari sta girando per un caso di qua. Usciamo e controlliamo e poi vediamo.
Ci giriamo e ce la troviamo dietro che ascolta.
C: comunque la macchina l'ho vista e sono stata zitta, ma non avevo capito che era Jacopo. Meglio saperlo direi. Grazie per preoccuparvi per me.
F: ma ti sei materializzata?
C: si come i vampiri guarda. Venite a bere qualcosa?
M: mi hai messo un lassativo nel mio?
C: non ci ho pensato, potrei rimediare.
Lui gli tira una spallata e lei gli tira un pugno
C: azz il braccio con il buco!! Picchiami dall'altra parte idiota.
Lui si sposta e gli dà una spallata dall'altra parte quasi facendola cadere e lei gli ridà un pugno
M: l'hai chiamata?
C:SI!
M: e quindi?
C: era con i suoi e mi richiama dopo pranzo.
Massimo sbuffa e la alza di peso prendendola per la vita e guarda la piscina con aria sadica.
M:sei inutile dannazione!
C: se vuoi morire buttami, mia mamma ti sta già guardando male.
F: io fossi in te non lo farei...
Sua mamma arriva guardandolo malissimo e lui la rimette giù, le sistema la maglia ed i capelli
M: scherzavo, non lo avrei mai fatto signora.
C: falso
Io rido e sua mamma ci guarda
Mam: non so, mi ricordi, non so perché, Alessandro e sta cosa mi spaventa.
C: mamma non offendere Alessandro! Non si assomigliano affatto.
Massimo è intimorito da sua mamma e mi viene da ridere. Suo papà ci guarda divertito. È quasi mezzogiorno
P: ragazzi volete fermarvi a pranzo e poi vi pago?
Massimo guarda speranzoso Camilla e lei guarda il soffitto con aria esasperata e poi lui
C: se ti fermi e me lo chiedi anche una volta sola, giuro che in piscina ci voli tu!
Mam: CAMILLA NON TI CI METTERE ANCHE TU!
F: avviso mia mamma, Massimo che fai?
M: si avviso anche io.
Chiamiamo e ci sediamo nel mentre in soggiorno a parlare con suo papà.

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