Pov's Jacopo
Guardo l'ora ed effettivamente è tardi, ho perso il senso del tempo con Azzurra.
J: arrivo, mi sono preso addormentato, scusami!
G:ok muoviti.
Metto giù e la guardo
J: devo andare sono già in ritardo.
Mi bacia e si alza. Ci vestiamo velocemente.
J: Azzurra guardami, per favore, mai più! Non voglio che torni qua ne che mi chiami chiaro? Lo faccio io.
Rotea gli occhi e poi mi sorride tristemente.
A:va bene, ti amo.
J:io no
A: non ti credo
Le sorrido e la bacio. Esco prima io e poi lei e cammina dal lato opposto del mio. Sono pazzo ...in tutti i sensi.
Mi tiro su il cappuccio, occhiali e sciarpa e vado in caserma entrando come al solito dal retro.
Giuliano mi guarda sospettoso e quando tolgo gli occhiali mi dice
G: incrociato nuovamente la mocciosa?
Sorrido ed in quello entra Lorenzo
L: ciao, no opera mia.
G: bel lavoro.
Sono talmente disperato e felice stamattina che non ho neanche voglia di rispondere. Sento che parlano ed ad un certo punto Giuliano mi tira una gomma
G: ohhh sveglia! Che cazzo hai stamattina?
Entra Martina la responsabile dell'indagine con un uomo
M: ragazzi lui è il capo di Lorenzo, Dott.Neri
Cerco a fatica di concentrarmi per ascoltarli. Dopo mezz'ora ci guardiamo tutti sorpresi
M: ci siamo quasi, ora è tutto chiaro!
Dott: giunti a questo punto bisogna coordinarci, è stata una fortuna che ci siamo incontrati.
La fortuna si chiama Camilla e la mia testa parte nuovamente, forse ci siamo, ma non so ancora quanto tempo serva per incastrare tutti, potrebbe essere una settimana come un anno. Mi metto le mani tra i capelli ed una mano si appoggia alla mia spalla, Martina
M: Stefano vieni fuori con me per cortesia.
Stefano...ormai non sono neanche più abituato a sentirmi chiamare per il mio vero nome. La seguo e mi porta in ufficio.
M: siediti. Cosa hai? Ti vedo distratto, non sei contento di quello che abbiamo appena scoperto?
Le faccio segno di si e lei prende una sedia e si mette davanti a me.
M: sei stanco, lo capisco. Sei stato bravo fino ad ora, hai resisto finché non hai incrociato Camilla.
La guardo e sospiro
M: e Azzurra!
La guardo ammutolito dalla sorpresa e lei mi mette una mano sulla spalla e mi sorride
M: so cosa fanno i miei uomini, sappilo. Ti ho lasciato fare il weekend perché ho capito con chi eri, ma ieri sera hai rischiato per lei e per te stesso e stamattina non ci sei con la testa! Non mi guardare cosi, sono l'unica che lo sa e che ti controlla. Ogni tanto guardo dove vai, non perché non mi fido, ma per sicurezza e perché ci tengo a te. Non so come hai fatto per un anno a stare solo a parte qualche volta che sei andato dai tuoi. Mi rendo conto che hai diritto di avere una storia e una vita, ma ti chiedo di portare a termine la missione, visto il punto in cui siamo arrivati.
J: mi controllavi come? Telefono e macchina presumo.
Mi sorride
M: un po' di tutto.
J:non me ne sono mai reso conto, d'altronde se sei nel tuo ruolo c'è un motivo. Comunque non mollo tranquilla.
M: grazie, allora ora vai a casa, ti prendi più cose possibili e vai a questo indirizzo e cambi appartamento. Poi il resto te lo faccio portare dai ragazzi qua. Però non devi più vedere Azzurra, da questo momento diventa tutto più pericoloso e non voglio che vengano coinvolte persone
Mi passa un biglietto
J: perché?
M: perché Azzurra, anche se le hai detto di non tornare, lo farà, credimi e non puoi rischiare.
Mi metto la testa tra le mani e lei me le prende e mi alza il viso. Ho il vuoto assoluto in testa ed una morsa al cuore e allo stomaco.
M: hai perso la testa lo immaginavo, l'ho capito già quando ti sei portato Camilla in palestra. Per un attimo ho temuto fosse per lei, finché non ti ho visto con Azzurra.
J: mi hai anche seguito?
Ride
M: scusami ma un po' si, giusto per capire.
J:sì ho perso la testa ed hai ragione, non posso permetterle di farlo.
M:giuro che appena finisce tutto ti mando distante in ferie con lei come premio
Le sorrido tristemente
J: se mi vorrà ancora.
M: ti rifaccio la domanda, pensi di farcela?
J: si
M: ok torniamo di là.
Torniamo con gli altri e finiamo di organizzarci e torno verso casa seriamente preoccupato per quello che ho appena scoperto e che dovrò fare. Riempio la valigia con più cose che posso e chiudo senza tornare indietro
Vado all'indirizzo che mi ha dato. Ho anche il garage. Salgo e quando apro resto stupito, è molto più luminoso ed è tutto arredato e con il letto già fatto, apro gli scaffali in cucina e c'è la spesa fatta. Devo ammettere che mi piace. Sopra al tavolo un biglietto e lo apro " spero che la spesa ti vada bene, grazie per non mollare. Martina"
Non può avere avuto il tempo di fare tutto in due ore, sapeva che non avrei mollato. Devo avvisare Azzurra, soprattutto dopo quello che è stato deciso prima. Respiro a fondo e scendo. Cerco di coprirmi le mando un messaggio
J: sei ancora all'università?
A: esco tra mezz'ora? Vengo da te.
J: no! Ti trovo io.
So dove parcheggia e l'aspetto là nascosto. La vedo arrivare di corsa guardandosi attorno. La chiamo
J: gira a destra...
Le do una serie di indicazioni finché mi sbatte addosso sotto un portico che conosco e mi infilo dentro con lei ed entro in un garage dove purtroppo mi sono nascosto spesso. Mi bacia e mi sorride
A: vedi che non riesci a stare senza di me?
J: Azzurra sto già rischiando troppo ad essere qua. Guardami e ascoltami bene. Non possiamo più vederci ed è inutile che vai nel mio appartamento, non abito più là! Non chiamarmi perché da questo momento ti blocco e tolgo il tuo numero e quello di Camilla per sicurezza.
Sbianca e i suoi occhi si riempiono di lacrime
J: sono arrivato ad un punto di svolta e diventerà tutto pericolosissimo. Lo capisci? Sto parlando che rischiamo di farci ammazzare entrambi.
Mi fa segno di si e singhiozzando mi sussurra
Az: non ti dimenticherai di me?
La bacio
J: me lo spieghi come farò? Tu invece dovresti farlo
Scuote la testa piangendo
A: no..
L'abbraccio
J: devo andare, ricordati sei stata la persona più bella che mi poteva capitare e con te ho passato i giorni e gli attimi più belli della mia vita.
Non riesce a parlare e le prendo la mano tornando verso fuori e prima di uscire la bacio ancora
J:non devi aspettarmi chiaro, fai la tua vita, esci, vedi chi vuoi, chiaro? Vai dritta e poi giri a destra e sei nuovamente dalla macchina. Vai.
È ferma immobile
AZ: MI STAI DICENDO ADDIO?!
J: VAI TI PREGO!
Non mi ascolta e cammino io.
Sento i suoi passi dietro di me e quando sono quasi dalla sua macchina scappo via saltando un paio di murette e vicoli con il cuore spezzato e chiamo Camilla, dovrebbe essere fuori scuola, ho bisogno di lei.
.
Pov's Camilla
.
Esco da scuola e vado in fermata dai ragazzi, quando vedo Federico il mio cuore parte nuovamente a battere velocemente. Mi sorride.
C: ciao ragazzi.
Parliamo un po' e il mio telefono vibra, guardo ed è Jacopo, che strano. Fede mi guarda, è abbastanza vicino per avere visto, non c'è il nome intero però potrebbe arrivarci. Al secondo squillo mette giù. Lo chiamerò appena salgo in bus.
F:PJ.... abbreviazionr di. .. pusher Jacopo?!
In realtà è Poliziotto Jacopo, ma non glielo dico e non ci avevo pensato al secondo significato in effetti, non voglio raccontargli un'altra bugia
C: ha messo giù, avrà sbagliato numero.
Arriva il bus e scappo. Quando salgo guardo Fede, è diventato serio porca miseria! Scendo alla fermata e lo chiamo, mi risponde al primo squillo
J: ciao mocciosa
C: cosa succede?
J: ho bisogno di te, ho appena detto ad Azzurra che non possiamo più vederci...
Mi spiega cosa è successo ieri sera e che è pericolosissimo vederla da questo momento e che lo hanno spostato anche d'appartamento. Lo sento provato
J: Camilla ascoltami, le ho detto che vi blocco entrambe, ma con te non lo faccio, ma non mi scrivere o chiamare, fallo solo in casi estremi e non le dire che puoi chiamarmi. Mi fido di te, mi raccomando. Stalle vicino Camilla ti prego.
C:Jacopo ti vedrò ancora? Stai parlando come se te ne andassi
J: no...giro ancora, ma tu devi ignorarmi ricordatelo, qualsiasi cosa succeda o tu veda, non intervenire e corri via promettimelo.
C: Jacopo mi fai paura così.
J: non devi avere paura, ma è per una questione di sicurezza....di tutti! Se potrò e quando potrò ti contatto io.
Hei mocciosa...
Non so perché ma mi viene da piangere, non oso pensare Azzurra.
C: dimmi...
J: grazie per farmi da spalla...
C: se entro nella polizia potrei farlo sul serio
J: sarebbe bello averti come compagno...ma se puoi trovabun lavoro meno impegnativo. Devo andare..ciao Cami.
C: ciao, stai attento
J: ci provo.
Mette giù e vado verso casa preoccupata.

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Istinto o ragione?
FanfictionCamilla si ritrova in una città nuova, una scuola nuova, senza amici e fa fatica ad adattarsi un po' a tutto. Come al solito, il suo modo di essere, la porta ad essere attratta dai guai o dalle persone più particolari e rissose o almeno è quello ch...