Accendo il telefono vecchio e dopo dieci minuti mi suona
C: pronto
Al: che cazzo hai fatto?
C: ciao Ale...
Gli racconto cosa è successo e anche di Carlo
A: Se mai lo senti sta zitto però, io e te non ci siamo sentiti.
Al: per fortuna non c'ero perché era la volta che finivo in galera!! Cosa vuoi che gli dica, mi dispiace ci siano ancora in giro degli ignoranti e stupidi come quei tre. Ma avete cosa hanno detto scusa?
C: della lesbica che sarebbe niente, ma poi sono partiti con altri commenti su come mi "guarirebbero" e altro che non sto a dirti sul mio aspetto fisico e non erano proprio complimenti.
A: e ti sei limitata ad un pugno ed un calcio?
C: mi hanno bloccato.
A: potrei sempre venire giù...ma per ora vieni da me.
C: no. Sai che appena lo scoprono ti chiamano. Tu fai finta di nulla e digli solo del messaggio che ti ho scritto, non dargli questo numero, al limite fammi da tramite
A: dormi da me!
C: no
A: gli dico che sei venuta a trovarmi .
C: e se chiamano i tuoi?
A: faccio io e poi non hanno il numero, dove cazzo vuoi andare? Ti raggiungo ecco!
C: sono già in treno, no non mi raggiungi!
A: ti aspetto in stazione.
C:no.
A: chiamami però.
C:si. Ciao.
Guardo fuori, mi dispiace per quello che ho fatto perché so che si spaventeranno, ma sono molto arrabbiata. Li chiamerò più tardi.
Dopo un paio di ore arrivo a Roma. Cerco subito una mia vecchia amica e mi risponde, si chiama Francesca e mi raggiunge in piazza Spagna.
F: come mai a Roma?
C: mi faccio il weekend qua, hai un posto da consigliarmi per dormire?
F: in appartamento da me chiaramente.
C: grazie Francesca.
F: perché ho l'impressione che c'è qualcosa che non va?
So che posso fidarmi e le racconto più o meno cosa è successo
C:lo so che non è una cosa bella quello che ho fatto, ma tra un po' chiamo Azzurra.
F:ecco brava. Fallo subito che saranno preoccupati, vedo che non sei cambiata tanto comunque. Mi divertivo un sacco con te alle medie, mi sei mancata tanto quando ci siamo trasferiti a Roma.
C: anche tu. Fammi chiamare va
Non ho voglia ma lo faccio, sono le sette. Nascondo il numero e chiamo. Mi risponde al primo squillo
A: Cami dimmi che sei tu!
C:si sta tranquilla sto bene.
A: dove cazzo sei? Ho chiamato tutti!
C: è inutile e li spaventi inutilmente, ora li richiami e gli dici che sto bene.
A: ma cosa pensi di fare? Mamma è via di testa.
C: capirai la novità.
A: papà ti vuole parlare.
C: no Azzurra!
Sento un rumore e la voce di papà
P: amore mio perché l'hai fatto? Torna a casa dai.
C: sì ci torno papà, ho solo bisogno di stare fuori un attimo. Non sono in pericolo te lo giuro. Poi mi date tutte le punizioni che volete, ma almeno me la merito sto giro.
P: sei da qualcuno di affidabile almeno?
C: si dà un amica tranquillo. Scusami papà. Ci sentiamo domani ok?
Lo sento sospirare
P: va bene mi fido di te. Ti passo la mamma?
C: no a domani.
Metto giù. Sono un po' più tranquilla ora.
F: ecco così va meglio. Andiamo che ti presento i miei coinquilini e compagni universitari. La segui ed il mio pensiero va a Federico e Carlo. Non voglio che si preoccupino. Li chiamo più tardi. Andiamo in appartamento e mi presenta i 5 ragazzi con la quale vive. Verso le nove andiamo a farci un giro in centro e mi metto in un angolo a chiamare Federico. Al secondo squillo mi risponde
C: Federico, sono Camilla
F: perché? Dimmi perché? Dimmi dove sei.
C: non ti preoccupare, torno tra un po' di giorni, finita la sospensione. Non devi preoccuparti per me.
F: come faccio a non preoccuparmi? Ho sentito Alessandro, speravo fossi da lui.
C: no era troppo scontato. Cosa ti ha detto?
F: di non preoccuparmi, ma come faccio a non farlo, me lo spieghi? Ti raggiungo e non lo dico a nessuno, così non ci sto.
C: non ti incasinare a causa mia.
F: ti prego.
C:Carlo come sta?
F: si sente in colpa.
C: lo chiamo io. Torno, se mia mamma non mi butta definitamente fuori di casa...
F: non dire cretinate. Tuo papà mi ha chiamato pensando sapessi qualcosa, ti adora lo sai.
C: immaginavo, avrà chiamato tutti, è per quello che non voglio coinvolgerti. Fede cerca di capirmi almeno tu.
F: ho paura ti succeda qualcosa.
C: no sono con una amica tranquillo.
C:Ti devo lasciare che ho il telefono scarico.
F: dammi il numero ti prego.
C: ti chiamo io domani. Fede...
F: dimmi
C: te lo avevo detto che era difficile essere mia amica, ti capirei se..
Mi blocca
F:non è difficile cazzo, io ti...adoro così come sei, voglio solo raggiungerti.
C: ti voglio bene, ti chiamo domani.
Metto giù e torno da Francesca. Federico si merita una ragazza migliore di me...in tutto.
.
Pov's Federico
.
Mi mette giù dannazione. Mi sento impotente. Torno dai ragazzi, mi sono allontanato appena ho capito che era Camilla. Mi siedo al tavolo e mi guardano tutti. Carlo mi spinge
Car: era Camilla?!
F: si, sta bene e non mi ha detto dov'è. Ha detto che ti chiama, provaci tu Carlo. Ho paura che si metta nei guai. Alessandro mi ha detto di non preoccuparmi, sono convinto che lui sappia dov'è o qualcosa in più ma non parla! Avviso Azzurra.
Massimo mi guarda
M: Fede calmati.
F: come faccio, me lo spieghi? Tutto per colpa di quei tre idioti. Cazzo se li trovo giuro che li spalmo al muro.
M: ti aiuto
Car: si mancate solo tu e Massimo, smettetela!
Arriva Luca e si siede accanto a Carlo
L: cosa succede che avete ste facce?
Car: stamattina è successo un casino a scuola a causa mia e Camilla è scappata di casa.
F: Carlo, non è colpa tua cazzo! Si può sapere bene invece cosa vi hanno detto?
Carlo guarda Luca ed abbassa lo sguardo.
Luca gli alza il viso e gli sorride
L: per caso c'entro io? Carlo so che abbiamo incrociato alcuni ragazzi in queste settimane. Ho ben presente cosa potrebbe essere successo. Dai dimmi
Carlo a fatica inizia a parlare e Luca lo ascolta in silenzio
L: Camilla cosa c'entra?
Gli spiega il resto
L: Carlo cosa le hanno detto?
Lo guardo
Car: in realtà con lei sono andati anche più pesanti, non ho voglia neanche di ripetere cosa.
F: ma su cosa?
Car: le hanno detto che visto come si muove, per lo sport che ha fatto e per il suo aspetto e modi di fare sembra un ragazzo e che secondo loro è lesbica, poi è partito a dirle che le avrebbe fatto vedere lui cosa voleva dire andare con un ragazzo e altro..e lei è partita, dovevi vederla, credo che lo avrebbe massacrato se non interveniva il Prof.
Mi bolle il sangue.
F: ma ai suoi cosa ha detto?
Car: ho parlato con Azzurra, a lei le ha raccontato quasi tutto. Credo che Camilla abbia detto qualcosa solo a suo papà, ma non ha voluto dire nulla a sua mamma per non raccontare nulla di me e ha fatto promettere ad Azzurra di non dire nulla. Sua mamma ha pensato fosse una lite per cazzate e non le ha creduto sulla parola. Le ha sequestrato il telefono e messa in punizione. Per quello mi sento ancora più in colpa, per coprire me si è tirata addosso i suoi genitori.
Carlo è quasi sull'orlo delle lacrime. Sono sicuro che Camilla sta male per tutto, per Carlo, per quello che le hanno detto e per la poca fiducia di sua mamma. Suona il telefono di Carlo e lui fa un salto e risponde
Car: Camilla!
Resta in silenzio per un bel po' senza dire nulla
Car: gliel'ho appena detto scusami. Perché non l'hai detto ai tuoi? Capisco ma così ti sei tirata addosso le ire di tua mamma. Va bene, si. Stai attenta.
Resta in silenzio ancora un po' e poi mette giù.
F:non hai nemmeno provato a convincerla a tornare!
Mi guarda e non risponde. Si alza
Car:vado a casa.
L: posso accompagnarti? Capisco se non ti va più di farti vedere con me, se non ti vedevano non succedeva.
Luca lo guarda tristemente, quasi con aria arresa. Carlo gli sorride si abbassa e gli dà un bacio sulle labbra.
Car: sono stanco di nascondermi e ti amo, quindi direi che puoi accompagnarmi tutte le volte che vuoi.
Luca si alza felice e se ne vanno. Massimo mi mette una mano sulla spalla
M: Fede andiamo in disco vieni dai.
F: no grazie vado a casa.
M: allora restiamo con te.
F: no tranquillo andate dove volete, stasera non sono di compagnia, grazie lo stesso.
Li saluto e vado verso la macchina. Mi manca Camilla, ho bisogno di vederla e sentirla vicino e non sapere dov'è o in pericolo mi fa star male. Tiro un pugno su per un palo e mi siedo in una panchina guardando il telefono. Guardo il video di Camilla che balla per l'ennesima volta. Un'ombra si avvicina e si siede accanto e mi allunga una sigaretta, lo guardo: Jacopo! Mi mancava lui!
J: è una sigaretta normale tranquillo.
La prendo e me la accende
F: grazie.
J:come mai solo?
Lo guardo male
Jacopo aspira il fumo e poi si appoggia con la schiena alla panchina e mi guarda.
J: smettila di guardarmi male, non faccio niente a Camilla!
F:stalle distante!!
J:lo sto facendo. Dov'è?
F: non lo so, penso a casa.
J:non è a casa, tu sai dov'è?
Lo guardo e mi chiedo come fa a saperlo.
F: perché dovrei dirtelo scusa?
J: perché quella mocciosa mi è simpatica e ti ripeto che non voglio nulla da lei e non le farei nulla, sono solo preoccupato.
F:cosa sai?
J: che stamattina è riuscita a prendere a pugni un cretino ed è sparita da casa.
F: chi te l'ha detto?
J: le voci girano e voi parlate senza guardarvi attorno.
F:no non lo so, altrimenti sarei già andato da lei!
Mi guarda pensieroso.
J: ha un telefono dietro?
F:si ma non il suo.
J: ti ha chiamato? Pensi che qualcuno lo sappia?
F: mi spieghi perché dovrei fidarmi di te?
J: Camilla si fida di me.
I suoi occhi sono tristi e questo mi lascia stranito e spiazzato
F: si ha chiamato ma non ha detto a nessuno dov'è. Secondo me Alessandro, un suo amico, sa qualcosa di più, sono molto uniti.
J: mi dai il suo numero?
Ci penso un attimo e poi glielo detto
F: giuro che se solo mi viene il sospetto che ..di qualsiasi cosa....ti cerco e ti uccido!
Mi sorride
J:ok avresti ragione. Sei innamorato di lei?
Non gli rispondo
F: cosa vuoi fare con quel numero?
J: cerco di portarla a casa o controllare che almeno non si stia mettendo nei guai. Grazie della fiducia.
F: se la trovi come faccio a saperlo?
J:ti avviso.
F:non hai il mio numero
J: ti trovo lo stesso.
Sparisce come è arrivato. Devo essere scemo, ma Camilla per non so quale motivo gli parla e si fida e voglio provare a fidarmi del suo istinto. È strano quel ragazzo, prima mi è sembrato così diverso. Camilla dove sei? Vado a casa e a fatica mi addormento
.
Pov's Camilla
.
Ho parlato con Carlo, ha detto ai ragazzi cosa ci hanno detto. Non volevo sinceramente, soprattutto quello che riguarda me. Ripenso a quello che mi ha detto l'idiota, sorvolo sul fatto che pensa sia lesbica, non è certo quello il problema, ma avermi fatto notare quanto posso sembrare poco femminile e aggraziata, mi ha smontata nuovamente.
Neanche le basse e schifose insinuazioni su cosa mi farebbe, non è che mi abbiano fatto piacere, schifoso! Tirargli un pugno e dimostrargli la forza che ho e di non avere paura di lui, è stato il minimo!! Mentre mia mamma, pensa sia una teppista a prescindere, senza sapere cosa è successo realmente e senza fidarsi di me, tanto valeva andarsene da casa, tanto qualunque cosa faccia, non cambia opinione su di me! A Carlo gli ho detto di non sentirsi in colpa, sono loro che sono degli idioti e il fatto di essere andata via di casa va oltre a quello che è successo con lui stamattina. Torno da Francesca ed i suoi amici e cerco di godermi Roma. Verso le undici andiamo in appartamento e mi chiama Alessandro
A: ciao amica in fuga, arrivata a destinazione?
C:si
A: non sei sola?
C: no tranquillo. Ti hanno chiamato?
A: praticamente tutti, anche Federico. Hai chiamato?
C: si prima, Azzurra, papà , Federico e Carlo.
A: ecco brava, sono tutti preoccupati. Quando torni? Hai soldi?
C: sì ho quelli che ho preso lavorando l'anno scorso. Laura?
A: mi ha detto che se ti sentivo di dirti di chiamarla se puoi, è incazzata perché hai chiamato me, non le ho detto del nostro vecchio patto e del telefono, credo che ci ucciderà entrambi.
C: non avrei mai pensato di arrivare a farlo realmente ed utilizzare questo numero, scherzavamo quel giorno che li abbiamo presi e comprato la SIM. Tu ce l'hai ancora?
Ride
M: si, mi piace sapere che potrebbe venirmi utile e che tu ci sei per me. Però dovrei raggiungerti come eravamo rimasti d'accordo.
C: non eri assieme a Laura quando abbiamo fatto il patto.
Iniziamo a ridere e restiamo un po' al telefono e mi tira su il morale.
C: dai vado a dormire. Domani chiamo Laura.
M: grazie altrimenti pensa nuovamente che ci sia qualcosa tra me e te.
C: ma c'è qualcosa
M: cosa?
C: un filo di pazzia che ci unisce. Ti voglio bene scemo
M: anche io.e Laura la amo ma non capisce ancora la differenza!
C: domani glielo rispiego. Notte.
Metto giù e vado a dormire con Francesca. Domenica mattina mi alzo e chiamo Laura. Quando risponde e capisce che sono io parte diretta dicendomi:
L: stronza! Sono offesa, chiami Alessandro e non me! Ti odio!
L: Detto questo, che cazzo ti sei pensata di scappare e come stai? Ah...l'hai steso almeno lo stronzo?
Inizio a ridere dopo averle chiesto scusa parto con la predica
C:smettila di pensare che c'è qualcosa tra di noi, ama te! L'ho chiamato per un vecchio accordo che prevedeva, in caso di fuga di uno dei due, la chiamata ed in teoria il raggiungimento dell'altro alla fuga. La seconda parte è saltata perché ora ci sei tu e di certo non lo coinvolgo scema.
Resta in silenzio
L: e questo accordo quando è stato fatto?
C: un pomeriggio dopo che avevamo litigato e quasi picchiati ed eravamo entrambi depressi e tu non c'eri.
L: va bhe vi perdono. Dove sei?
C:non te lo dico!
Restiamo un po' al telefono e poi metto giù che Francesca mi chiama per uscire.
.
Pov's Federico
.
Dopo una notte in bianco mi sveglio con il telefono che vibra verso le sei e rispondo sperando sia Camilla.
F: Camilla?!
J: no sono lo stronzo, puoi uscire?
F:come fai ad avere il mio numero?
J: fai troppe domande Fede. Esci.
F: dove?
J: da casa tua.
Metto giù e velocemente mi vesto ed esco in strada. Poco distante Jacopo scende da una macchina e si avvicina.
Mi porge una busta
J: devi andare a scuola domani?
F: perché?
J: vado io o tu a vedere cosa combina e recuperarla?
Mi porge una busta e la apro: c'è un biglietto di andata e ritorno per Roma, un indirizzo ed un numero!
J: quello è il suo nuovo numero, ti consiglio di non chiamarla finché non sei sotto a questo indirizzo! Io avrei altro da fare, chi va allora?
Lo guardo stupito.
F: vado io! Ma come cazzo hai fatto?
J: ho i miei mezzi e ripeto, non fare tante domande.
Si gira e se ne va
F: Jacopo!
Si gira
F: grazie! Se ho bisogno di te come faccio a contattarti?
J: ti chiamo io più o meno quando arrivi. Ah se guardi c'è anche una prenotazione in albergo con il tuo nome se ti fermi.
Apro bene la busta e trovo l'indirizzo
F: perché lo fai?
J: perché sono preoccupato per lei. Ciao ci sentiamo.
Va via e resto basito a guardarlo andar via. Rientro e mi sistemo velocemente. Avviso mia mamma che vado via, che dormo fuori e che la chiamo domani. Mia mamma cerca di protestare
M: ma la scuola?
F: salto, mamma ti spiego domani, è importante credimi.
M: va bene ma chiamami.
Prendo lo zaino, butto dentro qualcosa e corro in stazione. Prendo il treno con l'ansia e la paura di non trovarla, dovrei essere a Roma per le dieci. Ma che Jacopo abbia parlato con Alessandro? Minacciato? Non voglio saperlo, mi basta trovarla!
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Istinto o ragione?
Fiksi PenggemarCamilla si ritrova in una città nuova, una scuola nuova, senza amici e fa fatica ad adattarsi un po' a tutto. Come al solito, il suo modo di essere, la porta ad essere attratta dai guai o dalle persone più particolari e rissose o almeno è quello ch...