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Luca lo guarda decisamente con interesse, chissà come andrà a finire. Certo che se Carlo non dice nulla, la vedo dura.
Martedi, scendo alla fermata dopo e mi fermo a salutare i ragazzi. Massimo come al solito tenta di menarmi lamentandosi che non vedendomi non sa chi picchiare , Gianni ride e Federico mi osserva in silenzio. Lui è il suo dannato sguardo di ghiaccio che ora mi porto dietro per tutto il giorno ed i suoi cazzi di silenzi!
Sabato pomeriggio verso le sei sono nuovamente da me e finiscono il progetto. Evito di avvicinarmi troppo a Federico perché mi confonde, come sempre. Siamo davanti al PC.
Car: ok Fede finito, bisogna inviarlo! Andiamo? Siamo a filo con i tempi. Domani è l'ultimo giorno.
F: ok vai, speriamo bene, in ogni caso mi ha fatto piacere lavorare con te.
Carlo si gira e lo abbraccia. Sono contenta di vederli così.
Car: hei un abbraccio anche a te stronza.
Si alzano e Carlo mi attira verso di loro. La mano di Federico prende la mia e mi guarda con uno sguardo stranissimo, mi avvicino titubante e lui mi mette una mano in vita. Entrambi mi danno un bacio sulla guancia e cambio colore come una stupida
C:io non ho fatto nulla.
Car: si invece, sei riuscita a farci ritrovare me e Fede e di questo te ne sarò sempre grata e non solo, per quanto mi riguarda.
C: per voi due mi fa piacere, per il resto stai facendo tutto da solo dai.
Car:no, scuola, palestra, progetto, mi hai appoggiato e aiutato tu.
C: sei contento?
Car: si
C: allora lo sono anche io. Ti manca solo una cosa.
Car: due e sono le più dure. Affrontare i miei e ammettere al mondo che sono gay.
C: con il tempo ci riuscirai, io sono con te.
F: io ci sono sempre stato e lo sono ancora
Car: io vi amo sappiatelo.
C: Dai basta con ste smancerie, ora invia.
Si mette al PC e fa partire tutto. Nel frattempo Federico è dietro di me, non mi ha più tolto la mano dalla vita e dentro di me sento che le mia difese contro di lui vacillano. Mentre Carlo lavora, si avvicina lentamente e mi abbraccia da dietro mettendo le sue mani attorno alla mia vita. Resto ferma, una parte di me vorrebbe scappare ed un'altra girarsi ed abbracciarlo. Metto le mie mani sulle sue. Appena lo faccio, lo sento sospirare e mi stringe ancora più a sé appoggiando il viso tra i miei capelli. Fede cosa stai facendo? Così mi fai morire pazza!! Giro leggermente il viso ed i nostri sguardi si incrociano. Ha lo sguardo triste, cosa ha? Sotto voce gli chiedo
C: cosa hai?
Non riesco a fare finta di nulla, il mio cuore si sta alterando e scaldando solo guardandolo. Azzurra entra di colpo
A: Fede aiutoooo mi si è piantato il PC !
Ci guarda e si blocca
A: va bhe non importa, un'altra volta.
Fa per uscire, ma Fede si allontana da me e le va incontro
F: tranquilla, abbiamo finito, Carlo sta inviando tutto.
La segue e Azzurra mi mima "mi dispiace". Quando esce Carlo si gira e mi guarda
Car: oggi sono tre anni che è morto suo papà.
C: ecco cos'è. Mi sembrava triste infatti.
Car: si è più silenzioso del solito, me ne sono reso conto appena l'ho visto. Inviato tutto, fatto!
C: bene!
Carlo spegne tutto e si alza.
Car: vorrei fare qualcosa per alzare il morale a Fede ma non so come.
C: sai se ha impegni?
Car: mi parlava prima che forse doveva uscire con la solita compagnia.
C: li conosci? Un sabato ero in centro e li ho incrociati. Alcuni erano compagni di classe, poi altri che non conosco e ragazze varie, comprese due gemelle che avevo già visto.
Car: a parte i compagni, gli altri un po' li conosco. Le ragazze di vista, lui le ha conosciute attraverso altre amicizie anni fa.
C: con le gemelle, l'ho visto molto affiatato,una in particolare, va bhe affari suoi comunque.
Car: si ho presente, non so se sia Alessia o Chiara.
C: Alessia, se l'è baciato anche quella sera.
Carlo fa per rispondermi ma sentiamo uscire Fede ed Azzurra dalla camera.
Az: grazie avanzi l'ennesimo piacere. Un giorno ti offro una pizza.
F: non serve mi offri nulla, ma una pizza assieme si può comunque fare.
Car: voi due soli o possiamo unirci?
Fede ci sorride
F: sempre ben accetti.
Car: se tu non avessi impegni potevamo fare anche stasera.
Pensa un attimo
F: Azzurra, Camilla siete libere?
C: io si.
A: cena si, forse dopo ho un impegno
F: allora mi libero, preferisco stare con voi.
Prende il telefono e manda un messaggio.
F: ok fatta. Dove andiamo?
Az: sushi?
C: datemi il tempo di cambiarmi. Voi fate quello che volete intanto e decidete dove andare.
Sparisco in camera a cambiarmi e truccarmi un po'. Non posso fargli una colpa se vede altre ragazze, ho voglia di stare con lui e voglio che sorrida, non mi piace vederlo triste. Esco e li trovo giù con i miei che parlano, arriva subito anche Azzurra. Salutiamo i miei ed usciamo.
A: vengo con la mia macchina, potete portare a casa Camilla se per caso vi lascio dopo?
Car: sono in macchina con Fede, chiedi a lui.
F: si va bene.
Salgo con Azzurra e li seguiamo.
C: dove vai dopo di bello?
A: se arrivano a casa presto, da alcune compagne.
Arriviamo al Sushi ed entriamo. Ci mettono in un angolo nascosto. Carlo risponde ad un messaggio.
Car: porca miseria, perchèo mi chiede di uscire?
C: di chi parli?
Car: Luca!
C: digli che ci raggiunga!
Car: sicuri?
Gli diciamo di sì e lo chiama
Car: tra dieci minuti è qua! Grazie ragazzi, mi fa piacere.
Parla di lui per un bel po' finché Azzurra lo interrompe
A: cos'è tutta sta felicità ed entusiasmo? Chi è scusa?
Carlo ci guarda e mi rendo conto che non sa cosa rispondere
C: è un ragazzo che è in palestra con noi, Luca.
A: ah quel Luca! Si lo conosco, è il fratello di una mia compagna di corso. Sua sorella lo adora e mi ha detto che è...
Si blocca e guarda Carlo, lui abbassa lo sguardo mordendosi un labbro. Io e Fede ci guardiamo in silenzio. Azzurra mette un dito sotto il mento di Carlo e gli alza il viso
Az: fammi capire, perché ho l'impressione che devo perdere la speranza di poterti conquistare?
Car: in che senso? cosa stai insinuando?
Az: hai capito benissimo.
Carlo ci guarda ed io appoggio la mia mano sulla sua, Federico sull'altra e Carlo ci guarda
Car:inizio da lei?
Azzurra mette la sua mano ridendo nella sua fronte
A: eh io non so dove metterla. Dai su dimmi
Carlo ride nervosamente
Car: si sono gay, ma Luca non lo sa e neanche nessuno altro, al di là dei presenti seduti in questo tavolo.
Az: ah va bhe, bastava saperlo, me la metto via allora!
Una voce dietro di noi ci fa saltare, Luca
L: bene, allora visto che ho sentito posso tranquillamente sedermi anche io con voi in questo tavolo! Piacere Luca.
Carlo sbianca e Luca si presenta a Federico, Azzurra si sposta velocemente lasciandogli il posto accanto a Carlo. Luca sorride a Carlo
L: bene, avete già ordinato? Signorina mi scusi
Ferma la ragazza e con indifferenza inizia subito ad ordinare.
L: Carlo ti consiglio questi
Inizia a parlargli senza dire nulla su quello che ha appena sentito e Carlo in giro di poco si tranquillizza. Fede li guarda e poi mi sorride. Luca è stato fantastico a toglierlo dall'imbarazzo, è carinissimo e molto simpatico. Iniziamo ad ordinare e dopo un po' arriva di tutto. Iniziamo a ridere e rubarci i rotolini, con i bastoncini dal piatto, uno con l'altro. Dopo un'ora siamo tutti pieni e senza rendermi conto, appoggio la fronte sulla spalla di Federico lamentandomi
C: un altro rotolino e muoio. Domani mattina mi rifiuto di venire in palestra o li vomito tutti.
Carlo sta ridendo con Luca ed Azzurra. Alzo la testa e guardo Federico. Ha un rotolino su entrambe le guance e sta pensando.
C: ti aiuto?
Gli metto le mani sulle guance e stringo
Az: che schifo daiii
Federico inizia a masticare lentamente e mi guarda
C: su, piano, piano e poi manda giu, puoi farcela.
Butta giù ed inizia a ridere ed io gli do un bacio sulla guancia.
C: eeeeehhhh ce l'hai fatta.
Car:ok ultimo sforzo: biscotti della fortuna.
Federico mi abbraccia e mi da un bacio in testa
F: mi sa che in palestra bisogna andarci per smaltirli. Vada per biscotto.
Li ordiniamo e apro il mio
"Non cercare guai, saranno loro a cercarti" scoppiano a ridere.
Az: una frase più azzeccata non poteva capitarti.
Apre Azzurra " non ci sono limiti per chi li accetta"
A: quindi?
L: che i limiti a volte li mettiamo noi, li puoi superare se li accetti.
La vedo pensare.
Apre Carlo " buono per 1 coccola"
Car: e cosa me ne faccio di questo?
Luca glielo prende dalle mani e gli sorride
L: lo dai alla persona dalla quale vuoi ricevere una coccola, cosi...
Glielo ridà in mano e Carlo guarda il bigliettino con aria perplessa: no, non l'ha capita e mi viene da ridere. Luca apre la sua " a volte la felicità è seduta accanto "
Guarda Carlo che continua a girare il biglietto tra le mani. Prendo i loro biglietti e li scambio. Carlo legge e mi guarda.
Riprendo i biglietti e li scambio nuovamente e scuoto la testa.
Az: Carlo non è difficile, concentrati!
Carlo sbuffa e poi guarda timidamente Luca
Car: scusale sono imbarazzanti lo so.
Federico inizia a ridere
L: a me piacciono! Mi sembrano due ragazze sveglie!
Car: un po' stronze, anche lui... ride!
F: Carlo l'unico in imbarazzo per nulla sei tu!
Luca lo spinge con una spalla
L: ti vogliono bene, ritieniti fortunato.
Car: lo so. Fede apri il tuo.
Fede apre il suo " la fortuna è in un altro biscotto"
F: ma daiii solita sfiga! Ne voglio un altro. Uno per tutti!
Scoppiamo a ridere tutti e la ragazza gliene porta un altro. Lo apre e aspettiamo tutti incuriositi e lo legge
" comunque vada, ama e non pentirti mai d'averlo fatto"
Restiamo un attimo tutti in silenzio e ci guardiamo.
C: in effetti questo può andare bene per tutti.
Car: si.
Azzurra scrive un messaggio e mi guarda
Az: ragazzi io vado. Portate voi Camilla?!
F: si vai.
Az: grazie per la serata. Cami paga tu e poi facciamo conti.
C: ok buona serata.
La guardo andar via di corsa
L: bella ragazza tua sorella.
C: si..
Car: anche tu lo sei.
Alzo le spalle
Federico mi sbatte il foglietto leggermente nel naso
F: dicono che bisogna prima amare un po' se stessi, per poi amare e farsi amare.
Incrocio le braccia e lo guardo male
C:parli tu perché sei figo e pieno di donne!
Carlo ride
Car:giusto!
Luca guarda Federico
L: in effetti
Car: di cosa ti lamenti ora tu? Ti sei visto? In palestra ti sbavano dietro quasi tutti.
L: tutti tranne chi mi interessa!
Lo guarda ed torno a ridere. Federico mi sta osservando e mi sposta un ciuffo di capelli dal viso e mi sorride ed il mio cuore fa una capriola.
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Pov's Federico
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Quanto è bella quando ride. Mi hanno salvato la giornata e finalmente sono tornato a parlare e riavvicinarmi a Camilla. Sono state pesanti queste settimane, era evidente che mi stava evitando ed io non sapevo cosa fare per rimediare. Per fortuna c'era il lavoro da fare con Carlo. Grazie a lui prima ho visto uno spiraglio e quando mi sono ritrovato vicino a lei e non mi ha respinto, sono rinato ed ho rinunciato subito ad uscire con gli altri prendendo la palla al balzo ed è stata la decisione migliore.

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