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Sorrido tra me e me, si è svegliato e mi da un bacio in testa. Ho bisogno di lui, ho bisogno di annullare quello che ho in testa, la mia tristezza e mi concentro su di lui. M'infilo con la testa sotto la sua felpa e gli bacio la pancia e poi gli mordo piano un fianco.
F: smettila che non sono fatto di ferro e c'è Azzurra..
C:no è andata via...siamo soli.
Il tempo di dire la frase e si tira su la felpa prendendomi e girandomi sotto di lui e mi bacia infilando le mani sotto la mia maglia, mi accarezza il seno e mi toglie lentamente tutto da addosso. Lo lascio spudoratamente fare ed inizia a baciarmi ovunque, facendomi rabbrividire e aumentare la voglia che ho di lasciarmi andare a lui. Il mio corpo reagisce ad ogni suo tocco e lo spoglio. La sua pelle è caldissima e sentirlo addosso è fantastico, toccare il suo corpo, baciarlo mi dà una sensazione indescrivibile. Tutto quello che accade dopo è un misto di dolcezza, amore e non so più cosa..so solo che per un po' mi toglie ogni pensiero e mi ritrovo che tremo tra le sue braccia e lui poco dopo viene tra le mie braccia e mi stringe a se baciandomi nuovamente.
F: adoro ogni piccola parte di te, dalla tua pazza testolina ad ogni centimetro del tuo corpo. Sei stupenda!
C:tu sei più bello di me.
F: avrei qualcosa da ridire.
Iniziamo scherzosamente a litigare finché non sentiamo la macchina dei miei. Ci alziamo e vestiamo velocemente.
F: MUOVITIIII
Ridendo mi vesto e lui mi pettina con le mani sorridendomi, ha gli occhi che brillano ed è stupendo. Lo spettino e gli salto sulla schiena aggrappandomi in vita. Esce e scende le scale ridendo cercando di non cadere. Arriviamo giù e mio papà ci guarda sorridendo
P: Azzurra?
C: appena andata via, non l'hai incrociata?
Federico mi stringe la mano sulla caviglia e io gli pianto i denti nel collo
F: aiaaa
C: e tu cosa mi pizzichi
Si mette a ride sussurandomi
F: falsa....
Salto giù.
F: Cami devo andare che mia mamma mi aspetta per cena.
C: ok ci vediamo domani fuori da scuola.
Mi vibra il telefono: Alessandro.
C: ciao Ale.
A: Cami ho letto una notizia strana sul web.
C: di cosa?
A: di una maxi retata a Bologna e di una sparatoria in una zona residenziale, dalla foto sembra la tua.
C: si, saluto Fede e ti richiamo.
A:ok
Mette giù
Mi guardano tutti
C: credo ci sia un articolo su quello che è successo ieri sera, Alessandro lo ha letto. Fede ti accompagno alla macchina.
Esco con lui.
F: cosa gli dici?
C: quello che posso.
Il morale mi torna improvvisamente sotto i piedi. Federico mi abbraccia.
F: guardami, chiamami a qualsiasi ora se stai male ok?
C: sul serio mi ami?
Mi sposta i capelli dal viso
F: se vuoi torno dentro e glielo dico anche ai tuoi.
C: lo faresti sul serio? Ma sei fuori?
Si mette a ridere
F: si abbastanza e a causa tua. Comunque si. In ogni caso credo abbiano già capito qualcosa, ieri sera mi hai baciato e tuo papà era dietro di me.
C: quando?
F: quando ti ho portato a letto. Non mi hanno detto nulla comunque.
C: hops! Se mi chiedono qualcosa cosa gli dico?!
Con voce titubante mi dice
F: che siamo assieme...cosa dici?
C: dico di sì.
Gli risalto in braccio baciandolo e poi scendo
F: si bhe se non lo avevano capito, l'hanno capito ora, sono dietro la vetrata che ci guardano.
C: perfetto così mi risparmio di dirglielo.
Ride e sale in macchina.
F: ti chiamo stasera. Salutami Alessandro.
Parte e va via. Torno dentro ed i miei mi guardano
C: siii siamo assieme e sono felice! Scusate chiamo Ale.
Vado in camera e mi ributto nel letto. Chiamo Alessandro
C: ciao dove l'hai letto?
A: ora ti giro il link.
Gli spiego cosa è successo e chi è morto
A: cazzo ci sono le iniziali infatti. Tu come stai?
C: un po' da schifo, mi è morto sotto gli occhi Ale.
Restiamo un po' a parlare
A: Federico è riuscito a trattenerti per fortuna, come sta?
C: meglio si me, io l'ho presa male sono sincera. Comunque ho una notizia buona in tutto questo casino. Io e Federico suamo assieme.
A: era ora cazzo! Ma da quando?
Gli spiego un po' tutto e cosa ci ha fatto scattare la molla per dichiararci seriamente.
A:sei felice? Non è Elia, Federico è un bravo ragazzo, l'ho capito subito.
C: si.
A: perfetto chiama tu Laura però e diglielo.
C:ok ci sentiamo.
Metto giù con lui e chiamo Laura raccontandole tutto.
L: mi dispiace per ieri, ma felicissima per te e Federico. Dimmi che non è stato come Elia...
C: penso che ci volesse poco per essere meglio di lui. No Laura, Federico è stupendo credimi. Tu e Massimo tutto apposto?
L: si, a volte lo strozzerei ma lo amo
Scherziamo ancora un po' e ci salutiamo. Verso le sette torna Azzurra, è triste la vedo e non so cosa fare. Cerco di starle vicino cercando di distrarla ma mi rendo conto che è difficile infatti dopo cena va a letto subito.
Lunedì mattina a scuola sento parlare di quello che è successo sabato, chissà se sanno del professore. C'erano solo le iniziali nell'articolo. Dopo un po' le voci girano ed in ricreazione iniziano a chiederci ed io resto molto sul vago dileguandomi. All'uscita vado di corsa in fermata seguita da Benedetta e Carlo che vanno a casa assieme per delle ripetizioni che fanno assieme. Federico mi fa segno di avvicinarci e quando arrivo mi abbraccia e mi dà un bacio sulle labbra e guardando gli altri esclama
F:per la cronaca lei è ufficialmente la mia ragazza! Si ho perso la testa e non mi rompete con altre domande!
Scoppiano a ridere tutti e ci abbracciano felici.
Car: sono felicissimo!! Bene vi bacio e scappo a casa.
Massimo lo spinge su una spalla
M: non toccare la mia ragazza mi raccomando.
Car: addirittura geloso di me.
M:per quello che ne so potrebbero piacerti anche le ragazze.
Si mettono a ridere
Car: sono fidanzato!
Gianni brontola
G: cazzo sono l'unico single
C: ti vogliamo bene lo stesso.
Ci mettiamo a ridere e ci salutiamo per andare tutti a casa. Arrivo a casa. Ho una sensazione strana che non mi lascia da quando siamo andati in questura.
C:mamma vado in palestra.
Vado ad allenarmi per la manifestazione che ci sarà e quando finisco mi balena un idea e vado in centro. Entrò in questura e chiedo se c'è Martina. La chiamano e la vedo scendere dopo poco.
M: ciao Camilla cosa succede?
C: ciao Martina, no tranquilla. Volevo solo invitarti ad una manifestazione che ci sarà tra due sabati. Jacopo mi aveva detto che hai fatto mettere i pali in palestra da voi, magari ti fa piacere.
C:Scusami ma parlare con te mi fa sentire Jacopo un po' presente.
Mi sorride
M: grazie dell'invito. Cosa ne dici domani di venire in palestra con me?
C: certo mi fa piacere. A che ora?
M: riesci per le tre che in teoria riesco a prendermi due ore.
C: certo. A domani allora.
M:. Azzurra come sta?
A: malissimo, fa fatica a farsene una ragione e la capisco. Spero reagisca perché deve anche dare gli ultimi esami e poi prepararsi per la laurea, mi dispiacerebbe mollasse.
Respira a fondo
M:quando ha il prossimo esame?
C:tra un paio di settimane, tre non ricordo.
Fa una faccia strana
M:stalle vicino. Ci vediamo domani. Ti ricordi il posto? Riesci ad arrivarci?
C: non tanto e non ho ancora la patente.
M: ti recupero io in fermata vicino casa tua.
C: perfetto.
Ci salutiamo e vado via.
Il giorno dopo alle tre sono con lei nel capannone ed entriamo. Non ha fatto mettere solo un palo, ci sono parallele e tre pali con tutta l'attrezzatura.
M: dai fammi vedere cosa sai fare.
Mi spoglio e resto con i pantaloncini corti ed una canotta e facciamo un po' di esercizi di riscaldamento
C: musica?
Corre vicino ad un piccolo stereo e fa partire.
C: dai anche tu però
M: no Jacopo mi aveva detto che eri bravissima e voglio vederti.
Mi concentro ed inizio. Alza la musica ed io seguo il mio istinto e un po' le figure che dovrò fare durante la manifestazione. Finisco e scendo. Mi rendo conto che si sono avvicinate anche altre persone. Martina mi batte le mani
M: stupenda! Hai detto sabato?
C: sì mi farebbe piacere vederti. Posso allenarmi un po' nel percorso? Lo fai con me?
M: dai un giro e poi mi insegni qualche figura
Un ragazzo si avvicina
X: anche io voglio provare.
Martina gli sorride. Facciamo il percorso e torniamo nel punto di prima, Martina è con il fiato corto
M:sei terribile Camilla.
Mentre correvo ho guardato chiunque incrociavo, si speravo di vedere sbucare Jacopo.
C: mi mancherà...
Diventa seria
M: lo so, anche a me. Dai fammi vedere
Restiamo un'altra oretta e poi mi accompagna promettendomi di venire sabato. Sono passate due settimane. Con Federico ci vediamo un po' in centro a scuola e siamo usciti il fine settimana con i ragazzi, lo amo da impazzire.

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