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Pov's Federico
Alessandro continua a fumare tranquillo, il suo tono non è ironico o curioso, sembra semplicemente interessato, di solito quando mi fanno troppe domande mi scoccia, ma con lui no, a pelle mi sono trovato bene da subito, infatti stranamente ho parlato di papà.
F: nulla di importante, nessuna che riusciva ad andare oltre al muro che mi sono creato attorno o che mi ispirarsse qualcosa in più da farmi superare la paura di amare seriamente una persona, mi fa paura. La morte di mio papà ha lasciato una voragine nel mio cuore, nella mia testa e nel mio modo vedere i rapporti con gli altri. Ho visto stare male mia mamma per la malattia e poi la perdita di papà e anche questo mi ha cambiato.
A:mi dispiace. Volevo tornare a ringraziarti per Camilla
F: ma di cosa?
A: tu e Carlo le siete stati vicino in questo periodo, so che ci tiene a voi e ho visto che ci state provando a controllarmela.
Mi metto a ridere
F:come hai notato non è così semplice. Ma non voglio controllarla, mi fa piacere vederla e sono preoccupato per Jacopo. Se non fosse il tipo che è, Camilla avrebbe diritto di fare quello che vuole se gli piacesse.
A:nel dubbio che gli piaccia dovresti trovargli uno più adatto a lei
F:io non gli trovo proprio nessuno.
Mi sorride e piega la testa guardando dietro di me velocemente e mi guarda facendomi un leggero segno con la testa, deve esserci qualcuno dietro di noi ad occhio. Sento dei passi avvicinarsi, sbuca Camilla.
C: venite a mangiare la torta?
Ale la prende e la attira a sé, una fitta di gelosia mi prende lo stomaco nonostante mi abbia detto che non c'è nulla tra di loro. Arriva Laura e si avvicina a me guardandoli, mi chiedo se è gelosa del loro rapporto. Ale la guarda e la prende per una mano cercando di abbracciarla ma lei si blocca restando accanto a me ed il suo sguardo diventa quasi triste.
Camilla si stacca abbraccia Laura e gli dice una cosa sottovoce
L:no Camilla
Lei prende la mano di Alessandro e di Laura e le mette assieme e li avvicina
C: Ale abbracciala muoviti.
Lei fa per scappare e Camilla la blocca spingendola su di lui
C: Laura è convinta che preferisci me a lei
A: NON È VERO!
L: lo dici perché è qua. Di me non ti preoccupi come di lei e sei diverso con me.
Lui l'abbraccia e mi rendo conto che lo sguardo con cui la guarda e la sfiora è completamente diverso da come lo fa con Camilla, ma non di certo in peggio! Sorrido, ha perso tutta la sua sfacciataggine o apparente sicurezza, e spaventato ed è innamorato di lei, è evidente.
A:per forza, tu non sei fuori e scema come lei, non hai bisogno che ti controlli e non ho nessun motivo di litigare con te.
L: in compenso sono io quella che ti controlla e ti blocca quando esageri e ora, nonostante sia solo io che lo possa fare visto che lei è distante, resto comunque l'amica di scorta.
Prendo per il braccio Camilla e ci spostiamo verso dentro ma si ferma dietro un angolo e mi fa segno di stare zitto. Li sentiamo ancora da qua
L:se almeno ammettessi che sei innamorato di lei potrei dare una logica a tutto.
A: Laura, non sono innamorato di Camilla e non sei l'amica di scorta, che cazzo stai dicendo?
L: c'era sempre prima Camilla di me, anche ora che è distante, di me non ti preoccupi più di tanto di sapere cosa faccio e con chi.
A:non è vero
L:si
A:sai quale è la differenza tra te e Camilla invece? Lei è una amica che mi ha aiutato e cerco di esserlo anche io, a distanza di tempo perché ci tengo a lei. Tu mi hai aiutato e continui a farlo in modo completamente diverso. Ti vedo fortunatamente tutti i giorni e so benissimo cosa fai e con chi sei e non mi fai preoccupare, perché hai la testa che non abbiamo a volte io e lei. Sei diventata parte di me in modo diverso lo so.
L:ma non sono tua amica come lei lo vedi? L'hai appena detto dannazione!
A: si infatti tu per me non sei solo un'amica, io di te sono innamorato perso da anni e ora che te l'ho detto ho il terrore che tu sparisca dalla mia vita perché ti meriti uno meglio di me! Non posso litigare con Camilla per Jacopo e permettere che tu possa innamorarti di uno come me! So di non essere il ragazzo che ti meriti e capirei se da oggi tu tenessi le distanze. È per quello che non volevo dirtelo e tengo a volte le distanze, perché ti amo e sono disposto a vederti con un altro piuttosto che farti soffrire per la testa di cazzo che sono.
Camilla fa per fare un passo per uscire ma la blocco e lei mi guarda con gli occhi lucidi e si ferma. Ci sono un paio di secondi di silenzio
L:sei un idiota!
A:lo so!
L:di più! Io mi innamoro di chi cazzo mi pare ok?
A:ok
L: e se mi innamoro, chiunque sia tu non fai proprio nulla. Lo decido io chi mi merito e voglio te!
A:me?
L: si scemo ti amo e non ti permetto di tenermi distante!
A:oh cazzo, ma qualcuno meglio di me no?
L: tu sei il meglio per me lo capisci?
Non sentiamo più niente e incuriositi sporgiamo leggermente la testa per guardare:si stanno baciando. Riblocco Camilla e per farlo l'abbraccio da dietro. La alzo mentre brontola e la porto in bagno che è la accanto e chiudo la porta
F:li vuoi lasciare soli?
Si asciuga le lacrime
C:si hai ragione, volevo solo abbracciarli, sono felice per loro. Ok abbraccio te.
Mi butta le braccia al collo ed io mi sciolgo e la lascio fare stupito per l'ennesima volta dell'effetto che mi fa.
C: prima ho sentito che parlavi di tuo papà, mi dispiace Fede.
F: sono passati quasi tre anni e mi fa ancora male parlarne, tanto male e mi manca da morire.
La stringo ancora più a me e improvvisamente, non so per quale strano meccanismo mentale, inizio a piangere, cazzo non lo facevo dal funerale di mio papà. Camilla se ne accorge e inizia ad asciugarmi con le dita le lacrime che mi scendono
F:scusa
C: non voglio scuse. Se ti fa star meglio fallo.
Non riesco infatti a smettere. Chiudo gli occhi cercando di concentrarmi e smettere ma non riesco, sento le sue mani sul mio viso che asciugano le lacrime man mano che scendono. Mi si ferma il respiro per un attimo quando sento le labbra di Camilla sulle mie! Apro gli occhi e lei mi sta guardando vicinissima
C:con me aveva funzionato.
F:si
Altre lacrime scendono. Mi dà una serie di baci a stampo, le metto una mano tra i capelli e mentre continuo a piangere spingo leggermente le labbra sulle sue. Mi lascia fare e cerco la sua lingua, si sfiorano leggermente, lentamente e smetto di piangere, mentre una sensazione di dolcezza mi pervade sostituendosi al dolore e un bacio a stampo diventa un bacio diverso, più intimo, non ho mai provato nulla di simile.
La voce di sua mamma che la chiama ci fa fare un salto e tornare con i piedi a terra e ci stacchiamo. Ci guardiamo sorpresi e lei timidamente mi dice
C: ok metodo confermato a quanto pare.
Le do un altro bacio veloce sulle labbra soffermandomi a sentire il suo calore.
F: si grazie. Vai, mi calmo e arrivo.
Si guarda velocemente allo specchio ed esce. Mi sciacquo il viso e mi guardo allo specchio: mi sento svuotato da un peso, parlare di papà mi ha fatto stare meglio ed il vuoto che ho nel cuore è in parte riempito dal bacio che c'è appena stato e questo mi preoccupa e mi rende felice allo stesso tempo,cosa è stato?
.
Pov's Camilla
.
Vederlo piangere mi ha spezzato il cuore e il bacio che ci siamo dati lo ha riattaccato facendomi sclerare. L'ho baciato è bastato più forte di me e non pensavo che da un bacio a stampo saremmo passati ad un bacio che mi ha fatto volare. Non ho mai provato nulla di così, dolce, intenso, intimo, non lo so neanche descrivere, ma so solo che sono scappata dal bagno e sono qua in cucina che guardo la torta per non guardare nel vuoto. Mamma si avvicina
Mam: non ti piace che la guardi così?
C: nooo è bellissima stai scherzando? Stavo solo pensando come portarla giù senza ammazzarmi.
Papà arriva
P: faccio io.
Non vedo più Alessandro e Laura fuori e la porta del bagno è aperta. Scendo e sono tutti giù che scherzano. Federico mi guarda, ha un po' gli occhi rossi ma mi sorride. Alessandro si è seduto accanto a Laura e se la sta abbracciando mentre lei ha la testa appoggiata alla sua spalla. Papà mette la torta in mezzo alla tavola con le candele e l'accende
C:il primo che canta lo uccido!
Massimo ride
M: meno male, odio quando lo fanno e odio cantarla.
Carlo si gira e fa partire una versione di Happy birthday sullo stereo
Car: così non la canta nessuno.
Finita la canzone soffio sulla candela e mio papà che è vicino mi dà un bacio.
P: auguri piccola!
C: grazie di tutto quello che avete fatto per me oggi è sempre.
Abbraccio anche mamma e taglio la torta distribuendola a tutti. Mio papà si siede vicino a Federico e Massimo ed inizia a parlare con loro.
Mette una mano sulla spalla a Federico e mi torna una piccola fitta al cuore a pensare al dolore che ha dentro per la morte di suo papà. Ale si prende Laura e la mette in braccio suo appoggiando il viso tra i suoi capelli e lei vedo che gli fa segno di smetterla e di farla scendere. Lui la stringe ancora più a sé, le sposta i capelli e le da un bacio sulle labbra e lei cambia colore perché si accorge che si sono girati tutti. Mia mamma li guarda stupita
Mam: mi sfugge qualcosa?
Alessandro sorride
S: si lei è la mia ragazza!
Anna inizia a ridere
Al:cosa ridi tu?
Anna: da quando scusa?
Al: da ora!
I gemelli battono le mani
R: bene vi siete svegliati finalmente! Non sapevamo più come fare ormai, eravamo quasi decisi di prendere i vostri telefoni e mandare un messaggio con una dichiarazione ad entrambi e vedere cosa succedeva.
Mi metto a ridere
C: che cosa simpatica e perché non l'avete fatta?
R: stavamo aspettando te per farlo assieme ma a quanto pare ci sono riusciti.
Scoppiamo a ridere tutti.
Alessandro osserva mia mamma che continua ad osservarli
Al: dai Gabriella dille che sono un disgraziato e che se ne trovi uno meglio di me, hai ragione.
Mam: scemo non mi permetterei mai! Laura è una ragazza intelligente ed in realtà vi vedo bene assieme, sei solo un rompipalle casinista, ma quando sei con lei senza fare nulla ti calma.
Al: cosa che non accade con Camilla
Mam: no anzi, avete la capacità di istigarvi a vicenda.
Massimo inizia a ridere
Mas: come me più o meno.
Lo guardo e scuoto la testa
C: si in effetti è così.
Mam: Massimo ti prego!
Mas:. Gabriella è più forte di noi, quando ci vediamo ci nasce proprio la voglia di litigare.
Mam: quello sarebbe il meno, loro due si coalizzano a fare puttanate.
Scoppiamo nuovamente a ridere tutti e i miei iniziano a raccontare le varie cazzate che abbiamo fatto e che sanno, tante per fortuna sono riuscita a nasconderle. Restano da me anche per cena e verso le nove Federico e gli altri decidono di andare a casa e li accompagniamo fuori.

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