Penso velocemente cosa dire
C: si, per i fiori mi ha detto che gli andava semplicemente perché ho fatto 18 anni e gli ricordo sua sorella. Per il numero di tel fino mi ha detto che ha i suoi informatori, ma di non preoccuparmi perché sono troppo piccola per lui e non gli piacciono le mocciose! Poi mi ha salutato ed è andato via.
Lo osservo, non mi sembra molto convinto.
F: poi non ti ha più scritto?
Ti prego Federico non farmi troppe domande! Cazzo Jacopo perché devo raccontare palle!?!
C: no. Ma i tuoi amici non si sono arrabbiati che gli hai tirato pacco stasera?
Cerco di cambiare discorso
F: non ho neanche più guardato il telefono a dire il vero.
Ho la tentazione di chiedergli con chi doveva uscire ma temo di cadere nel discorso delle gemelle e non voglio fargli capire che UNA VORREI STROZZARLA, si nel senso buono..più o meno, non sono affari miei, no!
F: cos'è quella faccia che stai facendo?
Sta ridendo. Oddio non ho parlato a voce alta?! Forse si leggeva in viso quello che stavo pensando?!
C: che faccia ho?
F:non so, hai cambiato espressione in giro di secondi
C: ah bho non saprei. Cosa mi stavi dicendo tu?
F: che non ho guardato il telefono, ma non me ne frega niente sinceramente. Stasera mi sono divertito un sacco, ho schivato una rissa, ho preso una botta e sono soddisfatto e felice.
C: soddisfatto e felice per così poco..
Mi prende nuovamente un ciuffo di capelli
F: non ti fa male la botta? Provo a vedere se riesco a fartelo passare se vuoi..
Non capisco al momento cosa vuol dire e lo guardo perplessa.
F: ok no. Con me aveva funzionato, va bhe vado. Grazie della serata.
C: grazie a te.
Scendo e quando sono fuori, capisco cosa intendeva. Mi fermo con la mano sulla fronte, mi giro a guardarlo e gli sorrido timidamente
C: pensandoci bene mi fa male...ero distratta dai discorsi prima e non mi sono resa conto.
Scende velocemente dalla macchina e si piazza davanti a me vicinissimo. Mi dà un bacio sopra il sopracciglio.
C:no mi fa ancora male.
Le sue labbra scivolano sulle mie guance e la sue mani si infilano tra i miei capelli. Le sue labbra sfiorano le mie. Il mio cuore sta aumentando i battiti e quando le sue labbra schiudono le mie e le nostre lingue si accarezzano, mi sento sciogliere e il mio cuore impazzisce. È un bacio interminabile, dolcissimo che lentamente diventa sempre più intimo ed i nostri corpi si avvicinano. C'è un attimo che tenta di staccarsi e lo blocco mordendogli piano le labbra e lui si riprende le mie appoggiandomi alla macchina. Mi alza leggermente sedendomi sul cofano, mettendosi tra le mie gambe stringendomi a se. Mi sento avvampare in viso e lentamente il calore scende giù per il collo, verso lo stomaco e scende ancora, dandomi una sensazione a tutto il corpo mai provata. Mi rendo conto che ad aumentare la sensazione di calore sono le mani di Federico finite, non so quando, sotto la mia felpa e che vagano sulla mia schiena. Mi gira fin la testa, le sue labbra si staccano dalle mie labbra e scendono nel mio collo e tornano sul mio lobo. La sua mano passa leggera sul mio seno, esce dal collo delle felpa e mi blocca la nuca. Le sue labbra si riprendono le mie. Mi sfugge un fienile gemito. Si stacca dopo un po', mi sistema la felpa e mi prende il viso che credo sia di un colore non definito e mi osserva per un istante mentre il mio respiro è irregolare. Mi ridà un bacio a stampo
F: forse è meglio vada a casa. Scusa ho esagerato.
Gli faccio segno di no perché non riesco a parlare, gli do un bacio io e con voce tremante gli dico
C: no... è stata un ottimo metodo contro il dolore.
Da distante sento il rumore del motore della Panda di Azzurra e Federico si allontana.
F: se ti torna il dolore chiamami.
C: anche tu...
Mi sorride e velocemente mi ridà un bacio guardando dov'è Azzurra.
Arriva di corsa, entra in giardino, parcheggia e alza la mano con la testa bassa passandoci accanto.
Az: ciao entro che ho freddo, ti lascio aperto Cami.
Entra velocemente.
C: va bene vado.
F: si
Non so cosa dire, oppure si, saprei cosa dire, ma sto aspettando che dica qualcosa lui, ma non parla, mi osserva e mi stringe a se.
F: vado. Entra dai.
Mi spinge verso casa
F: dai non vado finché non sei dentro con la porta chiusa.
Mi metto a ridere ed entro per poi tirare la tenda e guardare fuori, è fermo che mi guarda appoggiato al cancello. Faccio partire l'allarme esterno e lui sale in macchina, vado in camera e mi butto nel letto. Ripenso a prima e mi sento salire nuovamente caldo, chissà com'è far l'amore con Federico, chissà se sarei una delusione anche per lui. Una cosa è certa, non ho mai provato nulla di simile. Non ha detto nulla ma neanche io. Cosa devo fare? Come devo comportarmi? Cosa sono per lui?
Mi cambio e mi butto nel letto. Non riesco a dormire e vado in cucina. Trovo Azzurra che beve thè
A: vuoi anche tu?
C: si grazie, ho mangiato troppo e non riesco a dormire.
A: siamo in due.
Ci sediamo e beviamo entrambe il thè in silenzio.
A: tutto bene? Sei silenziosa.
C: si, si. Tu trovato le ragazze?
A: eh? Ah sì...va bhe andiamo a dormire.
Torniamo entrambe su.
Mi addormento con il ricordo dei baci con Federico ed un dubbio sulle persone che ho visto prima al parco. Domenica mattina mi sveglio sulle dieci e decido di andare in palestra. Per strada mando un messaggio a Jacopo
C:"posso chiamarti quando puoi?"
Mi chiama poco dopo
J: buongiorno mocciosa che problemi hai?
C:tu sei un problema intanto.
J: cosa ho fatto?
C:so chi sei e mi tocca raccontare palle, ma a parte questo ieri sera ho assistito ad una cosa..
Gli racconto cosa ho visto
J: ma è possibile che riesci ad essere sempre nel posto sbagliato? Ieri sera Giuliano è intervenuto poco dopo chiamato da qualcuno, ma non sono riusciti a beccarli. Si sono effettivamente sparati dietro ma per fortuna non si è fatto male nessuno.
C:uno l'ho già visto Jacopo, ma non ricordo dove, è da ieri sera che ci penso!
J: ti ha visto in viso?
C:ho cercato di coprirmi con il cappuccio prima che mi notasse.
J:speriamo bene, se per caso ti viene in mente avvisami.
C:ok ciao
J: stai distante dai guai
C:sono loro a cercare me. Ciao
Vado in palestra, Carlo non c'è e neanche Luca. Verso mezzogiorno torno a casa. Nel pomeriggio la tentazione di chiamare Federico è tanta ma non voglio essere io a fare il primo passo e poi cosa gli dico? Passo il resto del giorno studiando e un po' in piscina con papà a scherzare.
P:mi piace vederti sorridere, stai un po' meglio qua?
C: si non ti preoccupare papà.
P:invece lo sono e mi sento in colpa per averti costretto a venire qua.
C:non devi, me la cavo e ho trovato nuovi amici.
P: si ho visto e sono contento, sono bravi ragazzi. Ma che lavoro stare facendo con Carlo e Federico? Di scuola mi diceva la mamma?
Gli racconto cos'è
C: non sono stata a spiegarlo perché Carlo lo sta facendo di nascosto dai suoi.
P: perché?
Gli racconto velocemente il motivo per cui vuole mettere via soldi.
P: mi dispiace. Camilla lo so che non stai facendo la scuola che volevi, ho sbagliato ad ascoltare la mamma, è un'altra cosa che mi fa stare male. Vuoi che vediamo se puoi cambiare?
Lo abbraccio
C: ormai finisco l'anno papà ed hai pagato la retta. Tanto poi se continuo l'università non cambia nulla il diploma che andrò a prendere.
Mi abbraccia e mi da un bacio
P: sei fantastica ed unica ricordatelo sempre!
C: grazie
Usciamo dalla piscina e andiamo in sala a mangiare patatine assieme.
Lunedì all'una passa Azzurra e non vedo nessuno. Passa la settimana velocemente, vedo Federico di sfuggita in fermata e scambiamo due parole con gli altri ed ogni volta mi rendo conto che ci avviciniamo con ogni scusa, prima stavo per attraversare la strada come al solito senza guardare e lui mi ha preso per un braccio e mi ha abbracciato continuando a parlare con gli altri finché gli ho detto ridendo che se non mi lasciava andare perdevo il bus e mi ha lasciato andare. Gli altri ci guardano con aria incuriosita ma non commentano. Sabato Carlo chiede a tutti se andiamo in centro assieme e mi passa a prendere alle nove e andiamo.
Car: Azzurra ha impegni?
C:si è via con un'amica fino a domenica. Come va con Luca?
Car: c'è anche lui in centro.
C: con i suoi amici?
Car: no con me.
C:bene.
Car: Cami secondo te se lo dico agli altri come la prendono?
C: spero bene e li picchio
Mi sorride. Parcheggia e raggiungiamo gli altri già in centro. Federico è seduto accanto a Luca e stanno parlando. Quando arriviamo, Federico ci sorride e mi fa segno di sedermi accanto a lui. Passo la mano sui suoi capelli
C: hai la ricrescita, torni del tuo colore?
F: tu cosa dici? Ho paura di bruciarli se rifaccio il colore nuovamente e poi voglio cambiare.
Lo guardo e penso che sarebbe sempre e comunque bello.
C: dico che staresti bene anche scuro. Biondo così sembri più duro secondo me.
Ride
F:io duro?!
C: sei un po' ...come posso descriverti, fammi pensare.
Massimo lo guarda e ride
M: introverso a volte imperturbabile quasi freddo.
Mi metto a ridere e penso che con me ha dimostrato di non essere proprio così
C: esagerato non è così dai
Massimo mi tira dietro un cucchiaino ridendo che prendo al volo
M: forse con te...
Non rispondo e gli torno il cucchiaino.
Sento delle voci dietro di noi e Federico si gira cambiando espressione. Mi giro e ci sono le gemelle e tre ragazzi visti quel sabato. Si avvicinano e salutano. Alessia va dietro Federico e mette una mano sul collo di Federico e cerca di infilarla dentro il collo della felpa e Federico le prende la mano e la toglie. Lei le rimette la mano sul collo e gli dà un bacio sulla guancia solo perché lui si scansa bruscamente e le ritoglie la mano.
F: ALESSIA!
A: ciao amore, ti abbiamo trovato. Possiamo sederci con voi?
NO, NON TI VOGLIO CAZZO! ORA ME NE VADO IO! DEVO ANCORA DIGERIRE QUELLO CHE HO VISTO L'ALTRA VOLTA!
Gli altri dicono di si, mi rendo conto che solo io e Federico siamo stati zitti.
Alessia mi guarda ed io mi alzo
C: scusate io vado in bagno.
Mi sposto e quando sono dentro noto che Alessia si è seduta al posto mio, STRONZA! Vado in bagno ma sinceramente me ne andrei e basta. Resto ferma a guardarmi allo specchio per un pezzo ragionando su cosa fare ed entra Carlo
Car: esci o scappi dal retro?
C: ci sto pensando.
Car: ci avrei scommesso! Sabato Federico mi ha interrotto il discorso e poi mi sono dimenticato di dirti una cosa. Federico venendo da te mi stava raccontando che non sopporta più Alessia ed i suoi atteggiamenti e il sabato che li hai visti, le ha detto che non sarebbe più uscito con lei nemmeno in compagnia se non la piantava di fare battute e baciarlo e poi è andato a casa.
C: come ci siete finiti a parlare di lei.
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Istinto o ragione?
ФанфикCamilla si ritrova in una città nuova, una scuola nuova, senza amici e fa fatica ad adattarsi un po' a tutto. Come al solito, il suo modo di essere, la porta ad essere attratta dai guai o dalle persone più particolari e rissose o almeno è quello ch...