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Azzurra mi sfreccia in parte come una pazza con la macchina e le corro dietro. Entra in casa e va in camera senza salutare. La seguo e la trovo buttata nel letto che piange come una disperata. Mi siedo accanto e le tocco la testa
AZ: lasciami stare!
C: so cosa è successo, ho sentito Jacopo
Si alza di colpo
AZ: cosa ti ha detto?
Le dico un po' tutto evitando, come ha detto lui, di dirle che a me non ha bloccato il numero.
A: sembrava un addio Cami.
C: ascoltami e cerca di essere responsabile...
Parliamo per mezz'ora
C: sono certa che quando sarà tutto finito ti cercherà.
A: quando?
C: capisci che non lo può sapere nemmeno lui? Dai calmati.
Mi guarda e si asciuga le lacrime
A: ok voglio credere che sarà per poche settimane.
La abbraccio
C: ecco dai sii positiva.
La mamma mi chiama e scendo.
Dopo un po' scende e mi sembra un po' più tranquilla.
Mi metto a studiare e verso le cinque la costringo a venire in palestra. Troviamo Carlo e Luca che si allenano assieme e la porto con me al corso di pole dance. Resta seduta ad osservarmi e poi me la tiro dietro nel tapirulan.
Usciamo e dopo aver salutato Carlo e Luca andiamo a casa. La seguo per tutta la sera e mi addormento accanto a lei, sta male anche se non si esprime.
Azzurra mi accompagna a scuola e poi va all'università anche lei. All'una vado in fermata e da Federico, mi guarda serio ed io mi avvicino sfiorandogli la mano, ti prego Fede parlami, è già tutto così difficile. Lo guardo senza parlare mentre Massimo si lamenta di quella di inglese come al solito.
M:oggi Benedetta mi dà ripetizioni e speriamo bene per domani.
B: Fede, prima ho detto a Carlo di venire da me domani per parlare con il tipo del progetto.
F:ok grazie.
Vedo arrivare il bus da distante, faccio per attraversare la strada ma la mano di Fede mi blocca e mi attira a sé.
C: stavo attraversando come al solito senza guardare lo so.
F: no
Alzo il viso e lo guardo e lui mi da un bacio sulle labbra davanti a tutti.
F: vai che perdi il bus.
Sento sghignazzare Massimo e Gianni ed attraverso la strada.Quando salgo in bus mi rendo conto che c'è Jacopo poco distante con dei ragazzi , mi sorride nascosto dai due,
Federico l'ha fatto apposta perché c'era lui! Sorrido tra me e me e mando un messaggio a Federico
C: " se io scendo alla prossima fermata , andiamo a mangiare qualcosa assieme?"
F:"arrivo "
Scendo e lo vedo arrivare di corsa poco dopo, attraversa la strada e mi alza di peso e io mi aggancio in vita baciandolo.
F: grazie dell'invito.
Lo bacio ancora e scendo. Mi prende per mano e chiamiamo a casa entrambi per avvisare.
C:cosa hai detto ai ragazzi?
F:nulla!
Mi metto a ridere
C: e chiaramente loro non hanno fatto domande
F:no, lo sanno che se non ho voglia non parlo!
C: a me devi dire qualcosa?
Mi guarda e fa segno di no
C: no niente o no non vuoi?
Lo spingo con una spalla e lui si ferma.
F: c'era Jacopo poco distante da noi e mi è venuto su il nervoso e...
C: ...mi hai dato un bacio!
Gli sorrido e lui ha un attimo di stizza e poi mi fa mezzo sorriso
F:credo di essere geloso. Ieri ti ha più chiamato?
C: no. Stavo pensando che il papà di Benedetta fa' l'avvocato, potreste chiedere a lui consiglio per domani.
F: vediamo cosa dicono e propongono domani, al limite è un'alternativa. Certo che ora Carlo dovrà dire qualcosa ai suoi sul progetto.
C:basta che non si intromettano nel tutto. Mi dispiacerebbe per Carlo, tu che lo conosci da più tempo e meglio di me come ti sembra?
F: certamente sì è fatto coraggio e sta iniziando a ragionare con la sua testa. Andiamo qua?
Ci infiliamo in una piadineria e restiamo per un bel po' a parlare e mangiare e poi dopo un giro in centro mi accompagna alla fermata.
C: vai che perdi il tuo.
Gioca con i miei capelli e mi da un bacio sulle labbra.
F: vado, ci vediamo domani da te se non ci incrociamo in fermata.
Scappa via ed io lo guardo allontanarsi, lo amo e non ho il coraggio di dirglielo, non si esprime nemmeno lui, anche se prima ha ammesso di essere geloso di Jacopo. Approposito chissà dov'è e come sta Azzurra. Salgo in bus e corro a casa. Azzurra non è tornata. Rientra verso le sei ed è con il morale sotto i piedi, la seguo in camera e chiudo la porta.
C: cosa succede?
A:oggi sono andata sotto il suo appartamento e sono entrata con dei operai facendo finta di abitare là.
C: Azzurra no, vedi perché ha cambiato casa? Sei di coccio cazzo!
Alza le spalle
A: c'erano degli uomini e una donna dentro in appartamento e sono usciti con delle cose e poi hanno chiuso. Ho cercato di seguirli ma dopo un po' mi hanno seminato. Se erano colleghi di Jacopo si saranno accorti, se era Martina,il suo capo, come minimo sa anche che faccia ha Azzurra.
C: saranno stati dell'agenzia immobiliare.
A: mi hanno guardato quando mi sono fermata dalla porta, speravo fosse Jacopo. La donna mi ha sorriso e mi ha chiesto chi cercavo ed a quel punto le ho detto che abitavo sopra e le ho chiesto se l'inquilino di prima se ne era andato.
C: sei pazza!! Cosa ti ha detto Jacopo?! Ti rendi conto che potrebbe essere stato chiunque? Anche delinquenti che lo cercavano? La pianti?
A: non mi sembravano...
C: Azzurra i criminali non hanno un identikit ben preciso! Se capiscono che lo conosci e ti prendono per ricattarlo perché intuiscono che ci tiene a te? Se ti fanno del male per vendetta? FALLA FINITA ED INIZIA A METTERE I PIEDI PER TERRA. Sei stata un incosciente, se lo ami sul serio questo non è di certo il modo di dimostrarlo, lo metti in difficoltà renditi conto!
Sbianca e si mette le mani in testa.
A:io....cazzo hai ragione!
C: SI ORA SPERA SOLO CHE NON L'ABBIANO CAPITO! Descrivimi la donna.
Mi descrive la tipa e potrebbe essere Martina ma non ne ho la certezza.
Esco arrabbiata, spero fossero stati loro sul serio. Devo scoprirlo o non dormo! Come faccio? Un messaggio senza senso e vediamo se lo capisce?!
Vado in camera e giro il telefono per le mani e poi scrivo
C:"ho un problema con i compiti che mi hai passato. Puoi controllare prima che sbaglio la verifica?"
Lo invio e dopo poco gli scrivo
C:" scusa in velocità ho sbagliato numero ''
Dopo un'ora mi scrive
J:" almeno hai risolto con i compiti?"
C:" NO"
J:"a volte uscendo e prendendo un po' di aria poi si ragiona meglio, ciao "
Resto un attimo a guardare il telefono e mi viene un sospetto. Scendo prendo il giubbotto, papà mi guarda
P: dove vai che è buio.
C: ah qua fuori un attimo tranquillo. Prendo un po' d'aria e torno subito.

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