Mi fa un sorriso triste
C:non è perché mi baceresti per farmi smettere di piangere che non parlo, ma perché faccio fatica a parlarne.
F: ti devo credere sulla parola
Si avvicina e mi da un bacio sulle labbra e mi sorride timidamente mentre il mio cuore si ferma
C: così mi credi ora?
Faccio si con la testa
F: fai fatica a parlarne con me o in generale? Hai cambiato espressione appena è apparsa la foto del tuo ex, quindi presumo sia legato a lui il tuo cambio d'umore.
Lo so che sto insistendo, ma voglio che me lo dica lei, ho la coscienza sporca lo so,devo fare finte di nulla se non parla e non voglio.
C:faccio fatica in generale. Comunque si è per Elia, diciamo che non è stato molto discreto e corretto.
F: ha parlato di te in giro?
C: si, lo aveva fatto già quando eravamo assieme e poi anche dopo e non ha parlato proprio bene di me.
Si ferma un attimo e dopo un sospiro e con la voce che le trema continua
C: erano fatti e cose che dovevano restare nostre e non di dominio pubblico, era il mio primo ragazzo ed era...
Si ferma ed arrossisce. Non dico nulla ma ricordo perfettamente una frase che ho letto in quel dannato libro nero
" L'ho fatto con il cuore, senza grandi illusioni, non mi aspettavo chissà cosa per essere la prima volta. Mi sarebbe bastato un po' di comprensione, dolcezza, amore. Lui invece si è preso tutto, il mio cuore, il mio corpo, quasi con freddezza,senza tanti preamboli, velocemente, per poi vestirsi senza un bacio, senza chiedermi come stavo ed andarlo a raccontare ai suoi amici tutto soddisfatto, dicendo che da me si sarebbe aspettato di piu. Averlo saputo subito, non gli avrei mai permesso di rifarlo un'altra volta e provare la stessa sensazione e poi farmi lasciare perché con me non aveva "feeling". Se questo è quello di cui ho sentito parlare tanto, sto senza. Probabilmente,come sempre, sarò sbagliata io, pazienza, sono fatta male"
Vorrei dirle che non è lei sbagliata, ma si è imbattuta in un idiota! Mi aveva fatto già male leggerlo quella notte ed ora averla tra le mie braccia e vederla così è peggio ancora. Non mi è comprensibile quello che ha fatto con lei, è così bella e potrei perdere ore solo a guardarla figuriamoci se.... le sposto i capelli dal viso e blocco i miei pensieri perché sto andando oltre con il pensiero e mi sto agitando. Le do un bacio sulla guancia
F: hai ragione, ma tu non sei riuscita a parlargli dopo che l'hai scoperto?
C: ero talmente mortificata e delusa che non gli ho voluto dare neanche la soddisfazione di vedermi cosi. Però il suo amico idiota ha rischiato di morire bruciato grazie a lui.
F:parli della storia dell'accendino?
C: si, era uno della sua compagnia! In compenso è stato grazie a lui che ho scoperto quello che diceva in giro di me Elia.
F: in che senso?
Mi osserva con i suoi occhi tristi e mi torna la voglia di baciarla nuovamente e farla incazzare magari, ma sempre meglio che vederla così.
C: quando gli ho tirato il primo ceffone, lui mi ha urlato dietro di non tirarmela tanto visto la fama che avevo. È stato là che l'ho buttato nella prima classe vuota e mi ha detto il resto. Elia aveva detto ai suoi amici di essere riuscito a portarmi a letto e che mi aveva trovato deludente e imbranata e che mi aveva lasciato per quello. Si ha usato un altro termine che non ho voglia di ripetere, ma penso ci arrivi da solo e là mi era venuta la voglia di dargli fuoco. Per quello ho evitato di prendermi Elia,. rischiavo di finire in galera. In compenso dopo di quella mattina , nessuno ci ha più provato a mettermi le mani addosso ed Elia mi stava distante evitandomi come la peste.
Ha cambiato colore in viso un'altra volta e gli metto una mano sulla guancia accarezzandola.
F:non siamo tutti cosi.
C: per fortuna no, ho delle amiche che sono state più fortunate di me e sono contenta per loro.
Si morde la pelle attorno all'unghia del pollice e sospira.
C: Sei venuto per caricare un programma e ti ritrovi a consolare una pazza esaurita e solo perché ti faccio pena. Grazie lo stesso però.
Fa per alzarsi e io la blocco
F:l'ho fatto perché non mi piace vederti così e non perché mi fai pena! Preferisco vederti sorridere o incazzarti, ma se devi piangere o sfogarti io ci sono! Te lo dico una volta sola però, se non lo avessi capito non sono uno molto espansivo, non farmelo più ripetere.
Si mette seduta davanti a me.
C: posso considerarti mio amico allora?!
Sospiro esasperato, ma contento, per fortuna l'ha presa bene
F: si piccola pazza! Ma non avere grosse pretese da me, non so come sarò come tuo amico.
Mi butta le braccia al collo e mi da una serie di baci sulla guancia, l'abbraccio mentre mi trattengo per non scostarmi e baciarla sulle labbra, mi farà morire ho già capito! Si alza e mi porge una mano aiutandomi ad alzarmi.
C: Azzurra ti aspetta, la chiavetta tieni.
Mi porge la chiavetta e mi sorride
C: tu non sai cosa vuol dire essere amica mia però, spero non te ne penta.
F: temo di averlo già un po' intuito, ma poi, perché pentirmi? Al limite mi faccio dare lezioni da Alessandro su come essere tuo amico senza farsi male fisicamente.
Esco girandole le spalle e la sento ridere, tre secondi dopo me la trovo aggrappata sulla schiena ed al mio collo come una scimmietta. Si me la sono cercata e sarà dura, ma va bene così. Capisco sempre di più quello che voleva dirmi Alessandro e capisco cosa può aver provato quella notte abbracciato a Laura.
F: ti hanno più scritto Ale e Laura?
C:no, forse si stanno parlando o lo spero.
Nel frattempo entro in camera di Azzurra e lei si gira a guardarci ridendo
A: molla l'uomo, ora serve a me.
Scende e si stende nel letto di sua sorella ed io continuo il lavoro guardandola ogni tanto con la coda dell'occhio. Si è tranquillizzata ma saltella costantemente nel letto e mi fa sorridere.
.
Pov's Camilla
Saltello sul letto di Azzurra ancora in stato confusionale, cosa è successo? Stavo piangendo ed è entrato nuovamente e quando mi ha abbracciato sono scoppiata a piangere come una disperata, finché non mi ha baciato e mi sono calmata subito, come se il suo bacio avesse assorbito tutte le mie lacrime e la mia rabbia. Non capivo perché lo avesse fatto, soprattutto quando ho visto la sua espressione. Mi sembrava schifato al momento, ma poi ha detto che si aspettava una reazione violenta da me e mi ha fatto tutto quel discorso che mi ha scaldato il cuore. Per fargli capire che non era stato un problema quello che aveva fatto, gli ho ridato un bacio io, si con quella scusa più che altro ho voluto baciarlo nuovamente e sinceramente sono ancora sotto l'effetto del suo bacio e del mio. Si l'ha fatto per calmarmi, un modo per distrarmi dalla mia disperazione lo so, c'è riuscito in effetti, anzi mi ha portato da un estremo all'altro. Sinceramente non so che stato d'animo ho, ma credo di essere contenta. Sono riuscita a dirgli quello che mi è capitato a grandi linee con Elia, anche se ero uno po' imbarazzata e lui è stato carinissimo. Si lo adoro e mi ha detto che è mio amico. Si va bene anche così, da pensare di stargli antipatica a diventare amici è una grande cosa. Non devo prendere in considerazione i baci che ci sono stati, sono capitati per sbaglio....si ma è stato stupendo, quasi come il sogno che ho avuto. Mi siedo nel letto e lo osservo, incrocio il suo sguardo e mi sento sciogliere dentro, mi sa che sarà dura averlo come amico, ma come hanno fatto Laura e Massimo? Approposito, che fine hanno fatto?Mando un messaggio a Laura
C:" hei tutto bene?"
L:" Ale sta venendo qua, vuole parlarmi, mi devo preoccupare?"
C:" non credo, sappimi dire "
Ha deciso di andare da lei, chissà che si dichiari. No, non scrivo ad Ale. Federico prende il telefono e legge qualcosa per poi guardarmi e sorridere.
F: mi sa che l'hai convinto, sta andando da Laura.
C: perché scrive a te scusa?
F:non lo so, gli sarò simpatico, che ti devo dire? Gelosa?
Lo guardo male e lui ride facendomi sorridere.
F: ecco Azzurra, ora è sistemato.
A: grazie sei un tesoro!
F: ok vado a casa.
C: ti accompagno fuori.
Prende le sue cose e scendiamo. Saluta i miei ed esco con lui fino alla macchina. Apre e si gira a guardarmi
F: domani sera esci con noi?
C: devo ancora chiederglielo a dire la verità. Dove andate?
F: penso a mangiare semplicemente qualcosa fuori ed in centro.
C: domani mattina vi so dire, più che altro non so se Benedetta ha bisogno di un appoggio per uscire. Domani ne parlo. Grazie per tutto
F:smettila di ringraziarmi, grazie a te della fiducia invece e di averci dato la tua disponibilità per fare il lavoro, ora vedo con Carlo come organizzarmi.
C: mi fa piacere poterlo fare e speriamo che invece riusciate a prendere il lavoro e prendere qualcosa. Carlo ti ha detto perché noi fa?
Sorride
F: si e tu non sai quanto mi fa piacere che tu l'abbia convinto senza farlo arrabbiare.
C: ha un talento che deve tentare di sfruttare e mi dispiace che continui a nascondersi per tante cose, non è giusto.
F: di cosa parli oltre la scuola?
C: Fede lo sappiamo entrambi di cosa stiamo parlando, forse siamo gli unici lo so, ma non dirmi che non sai di cosa parlo. Carlo lo conosci da piccolo e mi ha detto che avete litigato perché tu volevi che fosse se stesso e prendesse la strada più consona a lui Non mi ha detto tante cose, sono sincera, ma credo di avere capito che non parlavi solo della scuola, ma di quello che è realmente lui.
F: ma te ne ha parlato lui?
C: no ci sono arrivata da sola osservandolo, ma lo sa che ho capito.
F: come me, non lo ha mai dichiarato ma lo capivo. Sono contento di avere riallacciato i rapporti con lui.
C: anche lui, ti vuole bene.
Sorride
F: vado. Ci sentiamo domani.
Ho voglio di saltargli in braccio ma sto ferma. Sale e va via. Torno in camera e mi butto a letto, chissà cosa stanno combinando Laura ed Ale.
Sabato mattina arrivo in fermata e vado verso la scuola cercando con lo sguardo Federico ma non lo vedo. Mi sento spingere su per il muro
M:sei sempre in mezzo alle palle.
Massimo mi passa in parte con una faccia che mi sembra incazzatissimo.
C: brutta giornata?
Grugnisce e Gianni alza gli occhi al cielo.
C: ne avete perso uno per strada?
G: non so se viene a scuola.
M: ma a te che cazzo te ne frega?
Mi avvicino e lo guardo negli occhi
C: che problemi hai stamattina?
M:ho una verifica alla terza di inglese che non so come venirne fuori e stasera Benedetta non sa come uscire.
C: inglese non è il tuo forte?
M: neanche portare pazienza mi sa. Ho voglia di picchiarti guarda.
Mi guardo attorno se ci sono prof e lo spingo giù per una stradina e Gianni ci segue
G: bhe?
C: allora, abbiamo due ore per capire inglese se ti va o per picchiarci così puoi entrare alla terza almeno calmo e per stasera ci provo io a portartela fuori.
M: MA NON POSSIAMO ANDARE AVANTI COSÌ!
Massimo mi prende per le braccia e mi scuote. Lo lascio fare dondolando i capelli volutamente, guardando Gianni che mi sorride
C: non possiamo andare avanti così io e te a picchiarci o cosa?
M: CON BENEDETTA, lo so che le ho promesso di portare pazienza, ma voglio poter andare a prenderla casa e riportarla senza paura! Girare senza dovermi guardare attorno.
C: la ami?
M:si.
C: allora respira a fondo e sta tranquillo, stasera esco e cerco di portarla fuori io. Per Inglese cosa vuoi fare, vuoi che ripassiamo assieme?
Mi prende improvvisamente e mi butta su una spalla, Gianni ride
C:dai scemo, la gonnaaaaa
Cerco di tirarla giù mentre lui torna verso scuola brontolando
M: giuro che tirarti una testata sarebbe tutta una, la smetti di agitarti? Ciao Federico
F:mettila giù.
M:NO HA DETTO CHE POSSIAMO PICCHIARCI, STAVO CERCANDO IL POSTO PIU' ADATTO! Oh buongiorno professoressa.
Mi mette giù e mi sistemo tirandogli una sberla sul braccio e guardo una donna davanti a me che ci osserva
C: buongiorno.
X:tutto bene Signorina, la stava molestando o bullizzando o quant'altro?
C: ah sì, ma tutto sotto controllo, tutto nella norma non si preoccupi, di base potrebbe essere un bravo ragazzo.
M:Proff. Stavo pensando...
X: bhe sarebbe già un risultato se pensassi.
C: si infatti
Massimo mi spinge ed io sorrido
M: dicevo, in merito alla verifica che faremo dopo, non è che può anticiparmi qualcosa che ripasso?
La Proff sospira
X: sono quasi cinque anni che combattiamo io e te, pensi di recuperare 4 anni in un'ora?! Entra muoviti e lascia stare questa ragazza.
Lo spinge dentro mentre Gianni e Federico se la ridono.
C:ok vado anche io, mi ero anche offerta di aiutarlo, ma non mi ascolta
F: pur di non andare a scuola?
Li guardo e alzo le spalle
C: è così evidente?
G: si. Allora ci vediamo stasera.
C: si penso di si. Ciao
Mi giro per andare ma Federico mi mette una mano sul braccio
F: aspetta, per tirarti su ti ha mezza svestita sto scemo.
Mi tira giù la gonna e mi fa segno sulla camicia. Ho mezzi bottoni aperti e si intravede il reggiseno. Chiudo tutto e mi sistemo
C: meglio?
Mi fa segno di si e Gianni ride
G: secondo me i suoi compagni avrebbero apprezzato.
Federico lo brucia con lo sguardo
F: Gianni, cammina dentro anche tu.
Vanno dentro e resto ad osservarlo finché non lo vedo sparire e poi corro in classe. È strano vederlo così attento con me. In ricreazione mi becco Benedetta
C: stasera esco, vuoi che passo a prenderti?
B: sul serio? Mi faresti un piacere enorme.
C:non hai detto nulla ai tuoi?
B: si,mi hanno chiesto dove vado e ho provato a dirgli che ero con alcuni compagni e alcuni della compagnia vecchia senza fare nomi. Hanno iniziato a farmi una marea di domande presumo insospettendosi ed ho lasciato perdere.
C: ma se stasera arrivo con Massimo per esempio? Davanti a me vuoi che dicano qualcosa? Dai proviamo. Siamo tutti amici dannazione, non possono obbligarti a frequentare chi vogliono cazzo. Fammi provare, mi invento qualcosa. Tu di che vengo io e poi gestisco. Alle sette sono là.
Carlo tu vieni?
Car: volentieri, me l'ha chiesto anche Federico.
C:Perfetto alle sei e mezza passa a prendermi, ti scoccia?
Car: no.
B: proviamo, va bene.
Torniamo in classe e all'una corro fuori in fermata e attraverso la strada piazzandomi davanti a Massimo che mi brucia con lo sguardo.
C: com'è andata la verifica?
M: lascia perdere!
C: ok domanda successiva. Riesci a farti trovare pronto alle sette meno dieci? Passo a prenderti e recuperiamo Benedetta con Carlo e si va su in casa da lei.
M: ma lo sa?
C: si, tu devi solo stare zitto e lasciarmi parlare.
M: non è che fai su un casino?
C: ah può essere, ma se non ci proviamo non lo sappiamo
F: in effetti. Poi noi vi aspettiamo in paninoteca. Camilla il bus
Faccio per attraversare e una macchina si blocca davanti a me: Jacopo
J: buongiorno principessa, passaggio?
C: buongiorno, no grazie.
J: ma sai dire solo no?
C:può essere.
J: non ci credo!
Si mette a ridere e riparte, attraverso e salgo in bus. Guardo giù e li vedo parlare tutti e tre guardando verso la strada, cosa avranno? Mi arriva un messaggio da Federico
F:" Jacopo è tornato indietro, non vorrei ti seguisse, stai attenta"
C:" va bene"
Non posso dirgli che non devono preoccuparsi. Scendo e vado verso casa. Un clacson mi fa sobbalzare e mi giro, Jacopo.
Tira giù il finestrino
J: ciao Camilla, volevo sapere come stavi con il braccio. Non ti arrabbi se ti prendo un po' in giro se ti trovo per strada?!
Gli sorrido e mi appoggio al finestrino
C: no, basta che non ti offendi te se ti do delle brutte risposte o altro. Il mio braccio bene. I ragazzi sono preoccupati perché mi segui.
Ride nuovamente
C:io non so perché ti fa tanto ridere
J: perché lo so e avrebbero ragione calcolando quello che dovrei essere. Rido per non piangere. Ti assicuro che dopo un anno a passare da stronzo e delinquente sono un po' stanco, chiaramente frequento tendenzialmente spacciatori o mezzi drogati, con te almeno mi diverto e posso scherzare se ti trovo. Quando fai gli anni?
C: venerdì, perché?
J:festeggi? Perché diventi maggiorenne e se ti fermo non vado in galera.
C: anche ora mi hai fermato, guarda che è inutile che ci provi con me anche dopo i 18 anni.
J: non ci sto provando scema, sei troppo piccola per me. È per il fatto di parlarti per quello che sto facendo o strane situazioni. Spero di non doverti più fermare, ma ho notato questa tua predisposizione a trovarti nei posti sbagliati.
C: troppo piccola? Come se voi uomini a 30 foste maturi certo! Quanti anni hai piccolo spacciatore e delinquente di strada?
Ride nuovamente
J: 27
C:te ne do meno
J: però sono figo in questo ruolo dillo
Scende e si piazza davanti a me. Lo osservo è veramente un bel ragazzo con un sorriso stupendo.
Gli faccio segno verso i piercing vari e un tatuaggio che sbuca dal polso
C: da quando potete avere piercing e tatuaggi?
J: sono quasi tutti finti, per entrare nel ruolo meglio.
C:come fossero quelli il problema. Che sport fai?
Restiamo fermi dieci minuti a parlare di sport vari
J: si comunque non mi hai detto ancora che sono un gran gnocco così porca troia, qualcuno mi può dare una soddisfazione?
Inizio a ridere io. Arriva di corsa mia sorella con la sua panda Azzurra e si blocca dietro la sua macchina, scende e si ferma con le braccia sui fianchi a guardarci preoccupata
A: Camilla sali ti do un passaggio.
C:ok grazie.
Jacopo la guarda da testa ai piedi
J: buongiorno
C: Jacopo lei è mia sorella
J: ho intravisto anche lei quella sera in disco, impossibile da non notare tale bellezza.
Le fa un sorriso e per un attimo Azzurra si incanta, l'ha spiazzata.
A: non mi ricordo, andiamo Camilla
Jacopo si alza dal cofano dove è seduto, si toglie, secondo me volutamente, il giubbotto, restando in maglia aderente su un fisico non da poco e lo butta dietro. Poi ci passa accanto e mi fa l'occhiolino.
J: ok me ne vado, ho capito che neanche oggi con te non ottengo un si. Azzurra vieni tu con me a berti qualcosa?
Azzurra con mia grandissima sorpresa arrossisce e gli risponde un NO secco
J: niente, oggi giornata negativa. Ciao ragazze vado a guadagnarmi la giornata.
Sale e parte molto velocemente.
A: si a spacciare in giro. Camilla cazzo, cosa ti fermi con certi personaggi?
C:tu come fai a saperlo chi è?
A:mi ha chiamato Federico e sono corsa in fermata perché non arrivavi.
C: addirittura? Però l'hai visto?
Sta zitta un attimo e poi sbuffa
A: STI CAZZI SE È GNOCCO però no! Dai Cami ti prego, è anche grande per te!
C: per te no....ma ti immagini una relazione con un tipo così? Tu tutta bella fighetta e lui un teppistello da strada, fuoco e passione, lacrime e disperazione...
Iniziamo a ridere come due sceme e mi spinge in macchina
A: smettila scema. Come si chiama scusa?
C:ahhhhh ti piaceeee ammettilo.
La prendo in giro fino a casa
C: comunque non mi sembra poi così pericoloso sta tranquilla, non ci esco assieme. Stavamo parlando di sport. Abita solo in queste zone
A: ah bhe ora sono più tranquilla a sapere che abita vicino
Scoppiamo a ridere nuovamente
C: almeno lui sai chi è, gli altri non sai nemmeno che faccia hanno scusa.
A: giusta osservazione.
Quando si allontana mando un messaggio a Jacopo
C: " comunque si sei un gran gnocco, conferma anche mia sorella, ma ora non montarti la testa 😂"
J:" ora sto meglio grazie 🔥"
Dopo poco mi manda un altro messaggio
J:" quanti anni ha Azzurra?"
C:" 23"
J:" gran bella ragazza, impegnata?"
C:" no, ma troppo seria per un delinquente come te 😂"
J:" finirà prima o poi...cancella i nostri messaggi"
C:" lo spero per te, mi rendo conto che non è facile, buona giornata, si cancello"
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Istinto o ragione?
FanfictionCamilla si ritrova in una città nuova, una scuola nuova, senza amici e fa fatica ad adattarsi un po' a tutto. Come al solito, il suo modo di essere, la porta ad essere attratta dai guai o dalle persone più particolari e rissose o almeno è quello ch...