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Mi ringraziano e una si riappende al collo di Federico
A: Fede andiamo tutti a casa nostra. Renato poi si ferma a dormire con Chiara. Se facciamo tardi e beviamo, puoi fermarti anche tu, dormi con me.
Lo guarda con aria maliziosa e Federico la guarda senza rispondere.
A: è un sì, te lo leggo nei tuoi occhioni azzurri.
Tenta di ridargli un bacio sulle labbra ma Fede si scansa
A: tanto abbiamo tempo dopo!
Alessia mi guarda con mezzo sorriso che mi verrebbe da spegnerlo con un pugno!
Ho il cuore che mi sta saltando fuori dal petto ed abbasso lo sguardo. Mi sembra di avere un coltello piantato nello stomaco, cuore.
C: va bene ragazzi vi lascio. Buona serata.
Alzo lo sguardo e ho gli occhi di Federico, Massimo e Benedetta addosso. Ognuno di loro ha uno sguardo diverso, ma non ho voglia di capire cosa vogliono da me. Mi giro e me ne vado velocemente, mentre due lacrime mi rigano le guance. Mi sento chiamare da Benedetta, ma la ignoro aumentando il passo e mi infilo velocemente in un vicolo e scoppio a piangere. Che stupida che sono, per cosa piango? Federico è libero di fare quello che vuole, non è il mio ragazzo. Guardo l'ora, sono passati tre quarti d'ora e torno verso casa di Jacopo e mando un messaggio ad Azzurra
C:" cinque minuti e sono la, vuoi fermarti ancora?"
A:" fammi uno squillo e scendo"
Arrivo sotto casa e mi guardo nuovamente attorno e chiamo Azzurra. Arrivano entrambi giù. Quando sono sulla porta mi accorgo che si sfiorano le mani e sono tanto vicini. Dire che hanno i cuoricini negli occhi sarebbe troppo romantico, direi che hanno un espressione molto più che romantica. Spero di non pentirmi di averli lasciati soli. Jacopo mi guarda
J: tutto bene?
C: si, andiamo Azzurra? Ciao.
A: si. Ciao.
J: ciao.
Mi giro e inizio a camminare
A: scusa arrivo
Torna indietro e non mi giro sento solo Jacopo dire
J: no Azzurra,vai ti prego.
Azzurra mi affianca, è silenziosa. Saliamo in macchina ed arriviamo a casa. Andiamo in camera e la seguo. Si toglie il giubbotto e me la rido da sola,
ha la camicia abbottonata male ed ora è fuori dei pantaloni, quando si toglie la sciarpa noto un lieve segno nel collo.
C: tutto bene? Sei silenziosa.
Mi guarda e si stende nel letto guardando il soffitto. Mi stendo accanto in silenzio, dopo un po' inizia a dire
A: mi ha baciato e non l'ho respinto.
C:ok capita...
Altro minuto di silenzio, si copre il viso con le mani perché ha cambiato colore
A: non ho capito più nulla e abbiamo iniziato a spogliarci. Mentre mi sbottonava la camicia, continuava a baciarmi e dirmi di fermarlo o fermarmi perché era un errore. Gli ho detto che lo sapevo...
Altro minuto di silenzio e io sto ridendo da sola immaginando già il seguito.
A: eh...non l'ho fermato, tutt'altro, nonostante cercasse in tutti i modi di bloccarmi.
C: cazzo l'hai violentato?
Mi tira un pugno sullo stomaco che incasso ridendo
A: stupida! No, nel senso che continuava a dirmi che qualsiasi cosa stava per succedere, non doveva più ripetersi, che non è una persona affidabile e altre cose del genere. Ad un certo punto mi sono bloccata e gli ho detto che se non voleva, andavo via e che avevo capito che da me voleva solo un momento di sesso e basta e che poi dovevo sparire dalla sua vita.
La guardo ed ha gli occhi lucidi.
A: dovevi vedere il suo sguardo in quell'istante, per un attimo ho pensato piangesse, era un misto tra disperato e non so cosa. Mi ha detto che non poteva pretendere altro, perché non può e non si merita una come me e che io non devo perdermi con uno come lui neanche per una sera ed ha fatto per vestirsi. Gli ho detto di smetterla di parlare, che decidevo io con chi e come perdermi e lui di fare quello di cui aveva voglia e basta e l'ho baciato. Abbiamo perso ogni senso della ragione e non ha più parlato. Da quel momento è diventato diverso, sembrava un altro, per come mi guardava, toccava..sembrava quasi...lascia stare è impossibile!
Si ferma e si mette un cuscino sul viso e la sento borbottare sotto.
C: ehhh cosa hai detto?
Lo toglie e mi guarda disperata
A: cazzo è stato tutto stupendo, intenso, passionale e alla fine di una dolcezza spiazzante e poi mi hai chiamato e ci siamo rivestiti velocemente! Ma perché non lo posso tenere almeno come ...amico?!
C: lui è d'accordo?
A: no! Basta voglio dormire e dimenticarmi di lui! Buona notte!
Mi alzo e quando sono dalla porta mi giro a guardarla e nonostante i suoi occhi un po' disperati, sorride guardando il telefono, gli ha dato il numero?! Credo di invidiarla un po', chissà se riuscirò mai a provare quello che mi ha appena detto. Mi torna in mente prima Federico con Alessia, sì magari ora se la stanno spassando a casa di lei. Una fitta di rabbia mista a gelosia mi blocca lo stomaco nuovamente. Mi spoglio e vado a letto.
.
Pov's Federico
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Sono andato fuori con Silvano il papà di Camilla e gli ho sistemato un cavo dell'allarme e gli ho promesso di andare ad attaccare il sacco da boxe per Camilla domani mattina. Da quando sono andato via da casa sua, ho il pensiero fermo a quello che è successo in bagno. Quando ha iniziato a guardarmi la testa e mi ha abbassato il viso appoggiandomi quasi al suo seno, i miei ormoni sono impazziti. Ho alzato lo sguardo su di lei e l'ho baciata senza rendermi conto. Sono riuscito a controllarmi, ma la voglia di mettere le mani sul suo seno e sul suo corpo mi è rimasta addosso e con quel bacio, il dolore della botta in testa è svanito all'istante. Sarei rimasto con lei, ma avevo il compleanno delle gemelle. Alessia mi ha rotto le palle per tutta la sera, non la sopporto più! Fuori del locale, quando è arrivata e mi ha abbracciato, mi ha urtato e mi ha dato definitivamente fastidio il bacio sulle labbra. Cazzo l'avrei fatta volare. Quando ho visto Camilla, sono rimasto inebetito a guardarla e non sono riuscito a dire nulla quando si è avvicinata avevo il cervello in tilt. Alessia ad un certo punto mi ha detto qualcosa ma non la stavo neanche ascoltando e per fortuna sono riuscito a schivare l'ennesimo bacio, ma ho visto lo sguardo di Camilla abbassarsi e andarsene. Mi è salita la rabbia e sono venuto a parlare con Alessia e Chiara
F: ragazze grazie di tutto ma io vado a casa.
A: ma nooo, vieni a casa con me e finiamo la serata, dormi con me dai.
Cerco di non alterarmi e le dico
F: Alessia no! Non te lo dico più! Lo sai che non mi piace ripetere le cose e questa è l'ultima volta e non mi baciare più come prima per favore, non voglio! Spero tu lo capisca.
A: cos'è ti sei trovato la morosa e non lo dici?
F: no, non mi va e basta.
Alessia fa per abbracciarmi e baciarmi nuovamente ridendo ma la allontano bruscamente
F: ok, se lo rifai mi costringi a non uscire più in compagnia con voi se ci sei. Buon proseguimento di serata.
Mi giro e torno da Massimo
Sento chiara dirle
C: te la sei cercata!
Massimo mi osserva
F: ciao vado a casa.
M: come mai?
F: mi sono rotto, non la sopporto più, se resto ci litigo definitivamente. Divertitevi.
Benedetta mi guarda preoccupata
B: ho cercato di fermate Camilla ma è scappata via. Ho l'impressione sia rimasta male per qualcosa, aveva un'espressione triste. Mi dispiace.
Massimo mi guarda
M: secondo me era un pezzo che era ferma poco distante da noi, non sarebbe venuta vicino se non la chiamavo. Quindi Fede, non vai a farti la biondina, ti ha invitato a dormire con lei.
F: come fai a saperlo?
Mi guarda stupito
M: Fede, prima quando c'era Camilla qua, l'ha detto davanti a tutti e poi ha tentato di baciarti nuovamente.
F: non la stavo ascoltando cazzo, ho solo schivato il bacio!
Camilla ha visto che Alessia mi ha baciato ed ha sentito cosa ha detto ed io non ho detto nulla, chissà cosa ha pensato!! Come gli spiego tutto? Mi sale un misto di rabbia e disperazione e me ne vado salutando tutti velocemente. Ho la tentazione di chiamarla, ma cosa le dico? Che non sto andando da Alessia e che anche se mi ha baciato non me ne frega nulla di lei e che non capisco nemmeno io cosa mi sta accadendo e sono confuso? L'unica cosa che capisco e che ho sempre di più la necessità di vederla e quando la vedo ho voglia di lei, in tutti i sensi e che ho appena rovinato involontariamente un qualcosa di appena nato tra noi! Se già non sopportavo tanto Alessia, con questa ha chiuso!
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Pov's Camilla
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Mi sveglio domenica con una sensazione di malinconia addosso terribile e decido di andarmene in palestra presto. Azzurra sta dormendo e non la sveglio. Sono le nove e mezza. Poco prima di entrare mi arriva un messaggio di Jacopo
J:" buongiorno, livido uscito. Bel colpo ragazzina, dove sei?"
C:" sto andando in palestra'
J:" anche io, vieni con me? Ti porto dove ti ho promesso, dimmi dove sei"
Gli do l'indirizzo e dopo 10 minuti me lo vedo arrivare con una macchina diversa e mimetizzato tra cappuccio, occhiali da sole e sciarpa. Salgo e mi metto gli occhiali da sole e mi tiro su il cappuccio della felpa. Lo vedo sorridere
J: buongiorno, vedo che hai già capito l'andazzo. Come stai stamattina? Non mi sembravi felice ieri sera quando sei tornata.
C: ciao, bastavate tu e Azzurra felici!
Mi tira un occhiataccia
J: andiamo ad allenarci in un posto diciamo segreto, ma ho chiesto il permesso.
C: cambiato macchina?
J:portata a lavare. Ieri sera io e Giuliano siamo finiti dentro al bidone dell'immondizia per nasconderci e la macchina si è impestata. Hai sentito l'odore che avevo.
C: ecco cosa era. Fai proprio un bel lavoro, complimenti.
J: si soprattutto quando ti succedono ste cazzate, però abbiamo riso tanto.
Dopo mezz'ora arriviamo in uno stabile perso in periferia. Scendo e lo seguo. Entriamo, è una palestra enorme, ci sono anche dei percorsi fatti di ostacoli e una parete per arrampicarsi. Li avevo visti solo nei film e mi sale l'adrenalina.
C: che figata!
Mi sorride. Appoggiamo le borse e mi metto le scarpe. Lo seguo e iniziamo a scaldarci e correre un po'. Mi spiega il percorso.
J: dai mocciosa vediamo cosa sai fare, seguimi.
Inizia e gli sto dietro. Lo vedo sorridere. In parete mi mette in difficoltà, lui è abituato. Recupero sugli ostacoli ed arriviamo alla fine.
J: brava sei fantastica. Fammi vedere cosa sai fare di difesa personale.
Nel frattempo sono arrivate altre persone e ci guardano incuriositi. Jacopo prende i paracolpi e si mette davanti a me.
J: vai colpisci. Mani, piedi come vuoi.
Inizio piano e poi parto con più foga. Si avvicina uno dei due colleghi visti in caserma e ci osserva. Gli mollo un calcio con la gamba destra che ho più forza
J: hei calmina. Ma hai mai fatto competizioni?
C: l'ho fatto per un periodo poi ho lasciato perdere.
J:ora fai solo palestra?
C: si e pole dance
Si mette a ridere
J: ma daiiiiii tu sei da combattimento.
Lo guardo male e gli mollo un calcio a sorpresa che per poco cade
C: cosa stai insinuando, che sono un maschiaccio?! Provaci tu invece di ridere tanto ad arrampicarti in un palo e restarci appeso !
J: sei permalosa! Il mio era un complimento!
Si avvicina una donna e si presenta
M: piacere Martina, si appunto vorrei vederti. Lei è la ragazza che mi dicevi?
J: si, Camilla lei è uno dei miei capi.
M: ti stavo osservando, sei brava. Posso parlarti un attimo?
Jacopo mi guarda un po' preoccupato.
C: certo.
Ci spostiamo
M: Jacopo mi ha spiegato cosa è successo. Sono preoccupata sono sincera, non voglio che un anno di copertura e lavoro salti.
C:non deve preoccuparsi, non parlo e non lo dico a nessuno. Con Jacopo quando ci incrociamo, ci salutiamo visto che ci siamo conosciuti in disco e lo tratto come tratterei uno come lui.
Mi sorride
M: ma sei qua con lui, come lo giustifichi se ti vedono?
C: io sono un po' una testa calda, capiamoci, non mi drogo e non ho mai frequentato spacciatori, che almeno sappia, ma teste matte come me si, se non mi sembravano eccessivamente pericolose.
Ride
M: ok però state attenti. Comunque il prossimo calcio tiraglielo addosso se ti fa un'altra battuta come prima.
C: un occhio nero già ce l'ha.
Mi pento subito di averlo detto. La vedo ridere
M:merito tuo? Come mai?
C: non volevo, ma se mi tiri dentro un vicolo per un braccio, senza avvisarmi per non farti vedere, io mi difendo.
Scoppia a ridere
M: ci sta direi! Vado ad allenarmi. Fai sul serio pole dance?
C: si
M: anche io, bellissimo, ciao.
Torno da Jacopo
J:tutto ok?
C: si tranquillo. Sfida?
Il suo collega lo guarda è Giuliano ora ricordo il nome
G:preso un pugno? Non ti ho lasciato così ieri sera!
J: no una porta
G: nooo è un pugno, chi ti ha picchiato?
J: Camilla andiamo va.
Rido e lo seguo
G: Camilla tu sai dove l'ha preso?
Gli faccio segno con il dito su di me e lui inizia a ridere.
Restiamo un'ora riprovando il percorso e alla fine mi appendo alle parallele e faccio una serie di esercizi e scendo
J: sarei curioso di vederti fare pole dance. Andiamo.
Torniamo in macchina e partiamo
J: stai meglio ora? Dai dimmi cosa avevi ieri sera? Chi ti ha fatto piangere
C:nessuno che ne valesse la pena.
J: uno della compagnia presumo. Quale?
C: Jacopo dai non ho voglia di parlarne. Tu invece, tutto bene?
J: lascia perdere. Come sta Azzurra?
C: non so, prima stava dormendo. Come ti sembra? Avete parlato un po' ieri sera.
Stringe le mani sul volante.
J: si abbiano parlato ed è stupenda ed è meglio che le dici che non mi cerchi.
C: e perché le hai dato il tuo numero?
Mi guarda
C: beccato, non me l'ha detto, l'ho buttata e a quanto pare ho ragione.
J: glielo ho dato solo se dovesse avere bisogno.
C: bisogno di cosa? Droga o un amico spacciatore?
J: sono impazzito hai ragione!
Ha le nocche delle dita bianche da quanto sta stringendo il volante
C: ma no, il numero di un amico delinquente può sempre servire se ci pensi.
Mi guarda male
C: Jacopo smettila, hai bisogno anche tu di qualcuno e basta, sei umano direi. Sinceramente non so come fai, mi sembra di capire che è più di un anno che fai una vita nascosta tra quel appartamento e qualche volta la caserma. Ma hai parenti? Li vedi?
J: si distante da qui, ogni tanto vado.
Ok ti lascio qua, va bene?
C: si ciao. Grazie per oggi, è stato fantastico.
J: di nulla. Camilla non voglio fare star male Azzurra, dimmi che lei è tranquilla?!
C: lo so, cerca di non stare male nemmeno tu però. Non so se è tranquilla, ieri sera mi è sembrata felice, agitata, spiazzata, strano per una semplice chiaccherata.
J: scendi immediatamente mocciosa!
Scendo ridendo e vado a casa. Quando sono davanti casa noto la macchina di Fede e mi viene male. Entro e sento la voce sua e di Massimo in taverna con papà. Faccio per scappare in bagno ma Azzurra mi blocca sulle scale
A: eccoti, vieni giù così vedi se ti va bene dove lo hanno appeso
La seguo a fatica, si girano tutti e tre e mi salutano
M: ciao ti va bene qua?
C: ciao. Si grazie. Scusatemi ma vado in doccia
P:non l'hai fatta in palestra?
C: no preferisco farla a casa oggi.
M: pomeriggio vieni con noi al cinema?
C: grazie ma meglio di no, devo studiare.
M: ma non avete verifiche domani.
C: mi prendo avanti per i giorni successivi. Ciao
Corro su e vado in doccia restandoci per un pezzo. Li sento andare via e vado in camera. Sto male e pensare che Federico stanotte sia stato con Alessia, mi crea una sensazione di rabbia che non so come sfogare.
Mangio a fatica e dopo un po' scendo in taverna, accendo la musica e mi alleno tra il sacco e palo. Riprovo la coreografia, Azzurra è scesa.
A:posso farti un video? Riprova che poi ti mostro.
Riparto e quando ho finito lo guardo.
A:ti viene bene guarda sei bravissima
C: si è l'unica cosa che mi viene bene fare sport! Per il resto sono un disastro
A: ma cosa dici? A scuola sei brava.
C: me la cavo, ma non sono una cima. Tu sei brava con meno tempo di studio di me, sei bella, dolce, hai una marea di amici, papà e mamma ti adorano e riesci a far innamorare di te chi vuoi ...
A: svegliata con autostima sotto i piedi? Smettila scema! Siamo diverse ma non sono di certo meglio di te. Che faccio innamorare tutti di me è eccessivo...ne basterebbe uno.
La guardo
C: come stai?
A: confusa, non è la prima volta che ho diciamo delle "avventure" di una sera, non è mia abitudine capiamoci, ma mi è capitato di avere delle piccole storie, anche restandoci un po' male dopo, ma ieri sera è stato qualcosa di diverso. Non so spiegarti cosa,ma sento che sto rischiando di farmi o tante male o tanto bene.
C: si ho capito cosa intendi. Stai attenta, quello sì.
A: si, è meglio che non lo cerchi più come ha detto lui. Perché non sei uscita con i ragazzi invece di stare qua su un palo?
C: perché sto evitando anche io di farmi male! Lascia stare.
Mi guarda e mi sorride
A: ti piace Federico vero? Dai l'ho capito. Ieri sera l'hai trovato?
Le racconto velocemente cosa ho visto e sentito e lei alza le spalle.
A:in effetti se ha una storia con lei ti capisco, ma magari è solo per sesso.
Mi alzo di scatto
C:che continuino pure,non deve essere un problema mio. Scusami ma studio.
Lunedì scendo alla prima fermata ed entro velocemente a scuola. In ricreazione Benedetta mi dice che sabato mi aveva chiamato indietro
C: scusa non ti ho sentito ed avevo Azzurra che mi aspettava.
B: eri strana, tutto bene?
Cerco di sorridere
C: si ero solo piena di sonno.
Torniamo in classe.
Fino a mercoledì riesco ad evitare di vedere Federico e tutti. Giovedì pomeriggio però deve venire Carlo con Federico per il lavoro.
Li sento arrivare e gli apro. La presenza di Federico mi fa aumentare i battiti subito.
Andiamo in camera
Car: penso che ci siamo quasi. Cami guarda.
Federico mi guarda
F: vuoi sederti?
C: tranquillo sto in piedi.
Mi metto accanto a Carlo e guardo il progetto
C: stupendo, sembra reale.
Car: guarda Federico cosa ha pensato per l'impianto elettrico e di illuminazione.
Mi mostra cosa ha pensato e resto sorpresa
C: fantastico Fede. Bravi, spero veramente che venga approvato il vostro progetto, ve lo meritate.
F: grazie se vinciamo è anche grazie a te.
C: ho messo solo il PC, le teste stupende sono le vostre. Sono orgogliosa di avervi come amici.
Metto una mano in testa ad entrambi e mi sorridono. Il sorriso di Federico mi spiazza nuovamente e mi rendo conto di una cosa: mi sono innamorata di lui! Non è solo attrazione, non è che mi piaccia, mi riempie il cuore solo a guardarlo dannazione! Li lascio lavorare e poi li accompagno alla macchina.
Car: domani vieni in palestra?
C: penso di sì. Ma tu non sei mai venuto in questi giorni?
Sorride
Car: si ho solo cambiato orario, mi trovo con Luca cosi faccio lo stesso percorso suo. Se il risultato è quello che vedo in lui, ne vale la pena
C: ah solo per avere lo stesso risultato, capisco, non per vederlo.
Federico ride
Car: certo, Domenica mattina dovevi vederlo in palestra.
Rotea gli occhi e rido.
Papà passa vicino e sente l'ultima battuta di Carlo
P: dove la trovate tutta sta voglio di domenica mattina di fare palestra? Anche lei c'è stata tutta la mattina.
Carlo mi guarda e fa per dire qualcosa ma lo blocco
C: ognuno si sfoga come può giusto Carlo?
Fa segno di si e vanno via. Poco dopo mi arriva un messaggio di Carlo
Car:" dove eri domenica mattina?"
C:" ho detto che ero in palestra, ma poi sono andata a correre al parco e non sono stata a spiegarglielo"
Car:" ah ecco 🤔"
Devo stare più attenta ai dettagli quando faccio certe cose ok!
I giorni passano ed il fine settimana Carlo viene da me sia sabato che domenica tra lavoro e ripetizioni e mi dice che il lavoro è quasi finito. Sabato sera ha cercato anche di farmi uscire con lui ed alcuni compagni con i quali si vede, ma con una scusa non sono uscita. Domenica mattina vado in palestra e lo trovo con Luca che si allena.

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