Pov's Federico
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Mi avvicino e le guardo.
P: Camilla vai con lui dai. Ragazzi vi devo chiedere i nomi perché è probabile abbiano bisogno ancora della vostra testimonianza.
Gli diamo i nomi ed un suo collega li segna. Cerco di prendere Camilla ma lei mi guarda male e scappa dentro.
P: ti chiami Federico giusto? Cerca di starle vicino.
F:non mi vuole..
Carlo mi mette una mano sul braccio e mi sorride dolcemente
Car: si che ti vuole vai e provaci...veniamo anche noi.
Salutiamo e andiamo dentro. Mi sento male e sono sconvolto per quello che è successo e preoccupato per Camilla. Appena entriamo sentiamo rumori giù in taverna e andiamo giù. Camilla sta riempiendo di pugni il sacco e piange. La osserviamo tutti preoccupati e spaventati per quello che è successo.
M: quindi Jacopo ed il Prof si conoscevano e i vicini ad occhio avevano un giro di droga o altro, cazzo non ho mai visto così tanta polizia. Cazzo, Jacopo è morto ed anche il prof. Fede ti rendi conto che se non ci facevi entrare rischiavamo di farci sparare addosso?
Luca mi fa segno verso Camilla con espressione preoccupata.
I ragazzi continuano il discorso tra di loro e cerco di avvicinarmi a Camilla.
F: chiamiamo i tuoi.
C:no!
Abbraccia il sacco e mi guarda.
C: è morto sotto i miei occhi e non sono riuscita a fare nulla per lui, se mi lasciavi andare magari lo chiamavo o lo facevo entrare...
Gli altri mi guardano
F: l'ultima volta che non ti ho fermato, per metterti tra me e l'uomo, ti hanno sparato, non potevo fartelo fare ancora.
C: lui lo avrebbe fatto per me ne sono sicura!
Appoggia il viso al sacco. Carlo si avvicina a lei
Car: Cami ha ragione Federico, lo avremmo fatto tutti a trattenerti, era una follia farti uscire.
C: voi non capite...non capite...Vi dispiace lasciarmi sola? Mi dispiace ma sto troppo male, perdonatemi.
Carlo e gli altri si alzano
Car: sei sicura Cami, i tuoi arrivano tardi.
F:resto io.
Car: allora va bene.
Andiamo su e Cami li accompagna fino alla porta e li saluta. Fa segno anche a me
F: no! Non ti lascio sola!
C: non ti preoccupare
Fuori ci sono ancora le volanti e polizia che gira. Massimo mi guarda
M: tu resti?!
F: Si.
Benedetta abbraccia Camilla
B: Cami sei sicura?
C: si scusatemi..
B: non ti devi scusare, siamo tutti un po' scossi senza aver visto tutto, immagino che tu lo sia di più,vuoi che mi fermo a dormire con te? Chiamo a casa.
Camilla le sorride tristemente
C: grazie del pensiero, ma non serve.
Vanno via e chiude la porta guardandomi
C: Fede vai via anche tu ti prego.
F: NO non ti lascio sola in queste condizioni.
Si butta nel divano e inizia piangere nuovamente. Cerco di abbracciarla. Al momento si irrigidisce.
C: perché?
F: Camilla ti devo dire una cosa, prima non potevo perché c'erano loro e non l'ho detta neanche alla polizia.
Alza il viso e incrocio i suoi occhi pieni di lacrime
F: la telefonata che ho ricevuto prima era di Jacopo.
Si siede sorpresa
C: cosa ti ha detto?
Le ripeto tutto a parte la frase in cui mi ha detto che sapeva che l'amavo
C: sapeva che poteva succedere qualcosa e sapeva che sarei uscita!
F:credo di sì. Mi ha detto di trattenerti con tutte le mie forze e di non dirtelo ma non pensavo finisse così. Ora capisco perché era preoccupato, non voleva ti accadesse nulla Cami.
Inizia a singhiozzare e l'abbraccio nuovamente tirandomela addosso e mi stendo nel divano coccolandola in silenzio. Jacopo aveva paura per lei e probabilmente anche per tutti quando ci ha visto. Restiamo in silenzio e fermi così per non so quanto tempo, finché mi guarda sconvolta
C: Fede ti devo dire una cosa anche io, ma devi promettermi che stai zitto, non posso permetterti di giudicare male Jacopo.
F: ok te lo prometto.
C: giuramelo.
F: si te lo giuro.
C: Jacopo è un poliziotto e l'ho scoperto per sbaglio quando sono andato in caserma per la denuncia.
F: scusa?
Mi racconta cosa è successo quel giorno e le volte che l'ha visto.
F: era innamorato di te?!
Scuote la testa e torna a piangere
C: no peggio...di Azzurra!
Sono sempre più confuso e sorpreso. Mi racconta come si sono conosciuti Jacopo ed Azzurra e le sue pazzie per vederlo.
C: oggi ha mandato un messaggio ad entrambe e mi era sembrato strano, sembrava un addio, ora capisco, aveva paura. Prima Martina, la poliziotta mi ha fermato per non farmi parlare, mi ha detto di non dirlo a nessuno,
C: ma non riesco a tenermi per me tutto questo, non ora, non con te! Ho fatto fatica fino ad ora, ma non posso permetterti di credere fosse una cattiva persona. Come glielo dico ad Azzurra? Come cazzo faccio?
F: ed il prof?
C: mi aveva detto di evitarlo non so che ruolo avesse in tutto questo!
Sono sconvolto e maledettamente dispiaciuto per Jacopo, ora mi tornano tante cose e mi dispiace per averlo odiato in certi momenti.
C: Glielo devo dire io ad Azzurra.
F: cosa vuoi fare? I tuoi non sanno nulla?
C:no non sanno nulla. Cosa faccio? La chiamo e la faccio tornare a casa?
F:quando dovrebbe tornare?
A: domani mattina presto?
F: aspetta domani mattina.
C: se per sbaglio legge qualcosa?
F:non credo mettano nomi.
C:lo spero, sono seriamente preoccupata per come reagirà.
I suoi occhi si riempiono di lacrime nuovamente ed io le prendo il viso e le do un bacio sulle labbra e poi torno ad abbracciarla.
C:non volevo raccontarti bugie, mi dispiace ma mi aveva fatto promettere di non parlarne con nessuno per sua sicurezza.
F: ho capito e grazie per avermelo detto ora. Vieni qua, non vado via finché sei così e non tornano i tuoi.
Si accoccola tra le mie braccia e ci stendiamo buttandoci sopra una coperta.
C: è tutto così strano, gli spari e vederlo a terra in mezzo al sangue.
Restiamo a parlare alternando momenti di pianto di Camilla, mi fa male vederla così. Camilla si è addormentata tra le mie braccia sfinita e mi perdo nel sonno anche io. Mi sveglia la voce di sua mamma sotto voce e di suo papà
M: Fede siamo arrivati. Cosa è successo qua fuori? C'è una pattuglia della polizia ferma dai vicini e sangue davanti al cancello.
Velocemente le racconto cosa è successo
F: Camilla è molto scossa perché ha visto tutto e conosciamo di vista entrambi i ragazzi morti. Non ho voluto lasciarla sola e non ha voluto chiamarvi.
Suo papà le accarezza la testa
P: mi viene da pensare che quello che è successo l'altra volta c'entri.
F:penso di si. Probabilmente ci chiameranno per testimoniare. La porto in camera. È crollata dopo aver pianto per non so quanto.
Mi sposto e la prendo in braccio. Suo papà mi fa strada e toglie le coperte dal letto, quando l'appoggio apre gli occhi.
C: grazie
Mi butta le braccia al collo e con mio grande imbarazzo appoggia le sue labbra sulle mie, suo papà è dietro di me e lei presumo non lo abbia visto.
F: cerca di dormire, i tuoi sono arrivati. Ci sentiamo domani mattina.
Mi fa segno di si e chiude gli occhi crollando nuovamente. Le do un bacio veloce anche io, tanti ormai ha visto. Mi giro e trovo anche sua mamma che mi sorride e si avvicina
M: grazie Federico, la lascio così e la copro.
La copre ed usciamo dalla camera.
P: ma chi erano i due ai quali hanno sparato?
F: un professore d'inglese e uno che trovevamo a volte in giro ma non so cosa facesse. Io vado.
Suo papà esce con me e mi accompagna fino alla macchina e ci fermiamo ad osservare la casa dei vicini
P: vuoi dirmi che avevo accanto uno spacciatore o altro? Per fortuna che mi avevano detto che era un quartiere tranquillo. Grazie per essere rimasto con Camilla.
F: era il minimo, mi dispiace che abbia visto tutto ma non sono riuscito a trattenerla, ha una forza terribile. Eravamo in due ad un certo punto fuori.
P: grazie per averla bloccata dentro invece. Potevano spararvi nuovamente addosso cazzo. Spero sia finita.
Restiamo un po' a parlare e poi vado a casa. A fatica mi addormento pensando a tutto quello che è successo stasera.
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Pov's Camilla
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Mi sveglio di soprassalto alle cinque con l'immagine di Jacopo ed il prof a terra e mi alzo con l'angoscia ed il cuore che mi salta fuori. Vado in cucina e poco dopo arriva papà.
P: tutto bene piccola? Federico mi ha raccontato cosa è successo.
Mi siedo e lo guardo mentre lui mette su il the e me lo mette davanti.
C: è stato bruttissimo papà
Gli racconto cosa ho visto
P: Ti rendi conto che se Federico non ti bloccava ti sparavano nuovamente addosso?
C: forse potevo aiutarli
P: ma se non sai nemmeno che ruolo avessero in tutto sto casino! Camilla non potevi fare altro.
Sto zitta e bevo il the. Parliamo ancora un po' e torno in camera. Mi giro e rigiro per il letto con uno stato d'animo terribile e alle sette e mezza mando un messaggio ad Azzurra
C:" a che ora arrivi?"
Stranamente mi risponde
A:"penso tra poco, non so perché ma ho passato una notte da schifo con l'ansia ma non so perché.
A:"Mi vesto ed arrivo, perché me lo chiedi?"
C:" ti raggiungo in centro per le otto facciamo colazione fuori? Non riesco a dormire"
A:" ok ti aspetto nella solita pasticceria "
Mi alzo e mi vesto velocemente. Vado in camera dai miei
C: mamma raggiungo Azzurra in pasticceria e poi arriviamo.
M: ok come stai?
C: da schifo ma ci sono. A dopo
Esco velocemente. Quando vedo le macchie di sangue a terra mi tornano su le lacrime. Nella casa accanto c'è una pattuglia ancora davanti. Corro in fermata e salgo in bus per andare in centro. Sono nervosissima. La vedo arrivare. Parcheggia e scende e mi avvicino.
A: ciao, dormito male anche tu dalla faccia che hai. Entriamo?
C: ok
Entriamo e cerco di mettermi in un angolo distante e ordiniamo.
A: approposito ieri sera mi ha riscritto Jacopo chiedendomi cosa stavo facendo. Gli ho scritto che ero da un'amica a dormire ma se voleva sarei uscita ovunque lui fosse. Mi ha risposto di divertirmi e che mi amava un'altra volta. Ho sperato per un attimo che mi dicesse di raggiungerlo.
C: poi non ti ha più scritto.
A: già ed io non più dormito con addosso una sensazione strana.
Voleva essere sicuro non fosse a casa e non fosse in pericolo.
A: Camilla cos'è quella faccia?
Arrivano i cappuccini e le brioches ed inizia a mangiare.
C: ieri sera hanno arrestato i nostri vicini di casa.
A: ma dai e perché?
C: non lo so, li hanno portati via assieme ad altri due. Sono arrivati improvvisamente armati ed entrati in casa per poi uscire con loro ammanettati.
A: tu li hai visti?
C: si eravamo tutti a casa.
A: quella volta che succede qualcosa di interessante io non ci sono mai.
La lascio finire di mangiare.
C: usciamo?
A: hai fretta?!
C: meglio uscire vieni, camminiamo.
Mi alzo pago e mi segue. Mi siedo in una panchina e lei mi guarda
A: Camilla non mi convinci cosa c'è?
C: ieri sera in quella casa c'era anche Jacopo.
A: l'indagine che stava seguendo! L'hai visto?
Respiro a fondo
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Istinto o ragione?
FanfictionCamilla si ritrova in una città nuova, una scuola nuova, senza amici e fa fatica ad adattarsi un po' a tutto. Come al solito, il suo modo di essere, la porta ad essere attratta dai guai o dalle persone più particolari e rissose o almeno è quello ch...