Azzurra sta parlando con il figlio di un responsabile, Filippo. Incrocio lo sguardo dei due ragazzi seduti assieme che conosco di vista. Si alzano e si avvicinano.
X: ciao tu sei Camilla, la ragazza che ha fatto la prova in palestra venerdì? !
C: si, voi come vi chiamate?
Mi sorridono
D: Denis e Andrea vieni con noi di là? Non hai neanche tu un espressione felice.
Mi alzo e mia mamma mi guarda
M: dove vai?
C: mi sposto con i ragazzi nella sala di là.
M: manca il dolce ed il caffè.
Mio papà smette di parlare con un suo collega
P: lasciala andare, ci sono anche loro.
Azzurra mi osserva
A:vengo anche io, Filippo vieni?
Il ragazzo dice di sì e ci alziamo tutti.
Ci presentiamo
C: ragazzi grazie per avermi salvato, non ne potevo più
A: figurati, non ti abbiamo riconosciuto subito vestita così.
Gli sorrido
C: si immagino, sto meglio con la divisa di scuola vero?
D: certooo, come noi ragazzi d'altronde.
Scoppiamo a ridere tutti ed entriamo nella sala adiacente alla nostra. La musica per un attimo mi stordisce. Giriamo un po' e i ragazzi mi fanno segno verso un tavolo
D: Carlo.
Uno si guarda attorno
A: io cerco Massimo e gli altri.
Se ne va.
C: ma sbaglio o ci sono una marea di ragazzi della scuola?
D: si è organizzata da un gruppo di studenti.
Ci avviciniamo a Carlo e lui mi sorride
Car: eccoti, ciao Denis
Si conoscono e ci fermiamo a parlare con Carlo ed altri
C: ma fanno spesso queste feste?
Car: una volta o due all'anno, dipende.
C: ma non c'è solo il nostro istituto
Car: no più di uno. Ho visto Federico e gli altri prima.
C: mi sa che uno dei ragazzi che ho conosciuto alla cena li conosce.
Mi fa un sorriso malizioso
Car: vuoi che li cerchiamo?
C: no, Benedetta?
Car: non l'ho ancora vista. Non so se è con Massimo.
Azzurra si va a fare un giro con Filippo e Carlo ritrova Matteo il ragazzo dell'altra volta che mi saluta
M:ciao Camilla ti presento Jacopo.
Mi presento, è un ragazzo penso sui 24 anni ad occhio. Alto e con lo sguardo cupo. Dopo un po' che ci parliamo, decido a pelle che ha qualcosa che non mi va. Sarà come mi guarda, osserva in giro, si muove. Infatti appena tenta di toccarmi d'istinto faccio un salto indietro.
J: hei non ti faccio niente tranquilla
C: no scusa, ho un braccio che mi fa male e sono un po' tesa da ieri sera
J: ok scusa
Car: le hanno solo sparato addosso in fin dei conti.
Jacopo mi guarda perplesso
J: scusa?
Le spiego velocemente e lui mi osserva con uno sguardo strano, ma che cazzo vuole?!
Faccio un passo indietro infastidita e sbatto su qualcuno, mi giro.
C: scusa
Alzo gli occhi ed incrocio i miei occhi azzurri preferiti, mi guardano e poi guardano dietro di me Jacopo
F: ciao come stai?
C: ciao bene, anche tu qua?
F: si, ho incrociato Azzurra.
C: si siamo con i miei a cena con i colleghi e mi sa che bisogna tornare di là o mia mamma poi brontola
F: bene
C: in che senso bene?
Non mi risponde e guarda Jacopo, che dopo l'ennesimo sguardo duro di Federico se ne va
C: lo conosci?
F: si ed è meglio che gli stai distante, porta solo guai.
C: come me? Potrei andarci d'accordo allora.
F: no! Altri tipi di guai, per una volta puoi ascoltarmi per favore?
Lo osservo, è bellissimo e il tono che sta usando è misto tra preoccupato ed esasperato.
Mi giro per vedere dov'è
C: a dire la verità non mi piace a pelle, ha qualcosa che non mi convince.
F:meno male.
Mi squadra da testa ai piedi e guarda Carlo che si è avvicinato.
C: ulteriore opera tua?
Car: si, ma per quanto sia bella non mi convince.
C: scemo, me lo dici ora?
Car: ferma, sei stupenda, ma prima quando ti sei avvicinata, non mi sembravi neanche tu, non va bene. Ti ho stravolto troppo. Vieni qua.
Allunga una mano e velocemente mi toglie tutto dai capelli e mi sistema i capelli lasciandoli sciolti e mi toglie la collana
Car: ecco, già meglio. Ti preferisco o con la coda semplice o sciolti.
Federico piega la testa e mi fa mezzo sorriso senza dire nulla. Arriva di corsa Benedetta e mi abbraccia.
B: sei bellissima.
Arrivano Gianni e Massimo. Gianni mi da due baci
G: come stai?
C:bene grazie.
Massimo mi osserva e non dice nulla, mi sembra nervoso, sarà la mia presenza.
C: scusatemi cerco Azzurra e torno di là. Presumo restiate fino a tardi.
Benedetta guarda Massimo
B: io non tanto, verso mezzanotte e mezza mi vengono a prendere fuori.
M: potevi dirgli che ti portavamo a casa noi.
Benedetta mi guarda e non risponde.
M: perché guardi lei scusa?
C: va bene vado, buona serata.
Vedo Azzurra da distante e alzo il braccio per attirare l'attenzione e lo riabbasso con una fitta non indifferente, che dolore!! Effettivamente mi avevano detto di non muoverlo tanto.
F:non sforzarti con il braccio o fai saltare i punti.
C: me lo ero scordata.
Azzurra arriva con Filippo
A:torniamo di là?
Arrivano anche gli altri due ragazzi e torniamo verso il ristorante. Mi giro un attimo, noto Federico e Carlo che parlano, mi fa piacere. Massimo e Benedetta poco più in là sembrano stiano discutendo. Mi giro e mi ritrovo Jacopo davanti a pochi centimetri mentre gli altri proseguono senza accorgersi che mi sono fermata.
J: stai meglio con i capelli sciolti. Vieni a bere qualcosa? Offro io, ho anche altro se ti va.
Lo guardo e mi verrebbe da tirargli una testata. Scoppia a ridere.
C: perché ridi?
J: il tuo sguardo e la tua espressione hanno detto tutto. Quanti anni hai?
C: ne faccio 18 tra un po' e tu?
J: 25...troppi per te?
C:non per tirarti una testata, non credo che il problema sia la differenza d'età e poi cosa hai letto nei miei occhi scusa?
Ride nuovamente.
J: uno sguardo assassino, ma perché non ti va di bere e fumare qualcosa di buono con me? Hai già il tuo pusher personale?
Mi guarda e ride sempre di più
J: scusa ma sei stupenda, sei espressiva.
C:ma per chi cazzo mi hai presa scusa? Punto primo non ti conosco. Secondo non ho bisogno di drogarmi, ne di bere, sono già fuori di mio,
. Terzo di casini riesco a tirarmeli addosso già da sola e non mi servi tu. Quarto hai qualcosa che non mi convince. Quinto cosa trovi poi di stupendo in me non lo capisco dannazione! Perché piaccio sempre a chi non mi interessa?! Scusa ma vado dai miei!
J: ti adoro, ho deciso! Quindi è un no!
C:ti ho dato il benché minimo segnale fosse un si?
J: no in effetti, va bhe se cambi idea sono qua in giro spesso. Credo che neanche i tuoi amichetti siano d'accordo che ti parlo
Sta guardando con aria divertita dietro di me e sento una mano appoggiarsi al mio fianco. Mi giro e trovo Massimo con mia grande sorpresa.
M: problemi?
J: assolutamente no.
M: Camilla non stavi andando di la?
C: questo tuo interessamento mi lascia ancora più sorpresa e basita di quello di Jacopo
M: ho deciso che posso maltrattarti solo io chiaro?
J:non ti stavo maltrattando.
M: Jacopo...NO! Sono stato chiaro?
J:ok scusate. Ciao Camilla, ci vediamo.
M: direi di no!
Jacopo ridendo va via mentre guardo sorpresa Massimo. Quando è distante Massimo si gira verso di me e mi fa segno di andare
M:stagli distante! Non è proprio un bravo ragazzo.
C: perché sei venuto qua?
M: perché ripeto, sono stronzo, ma non da augurarti del male. Mi fai saltare i nervi ma....vai dai
Le ultime parole le dice con dolcezza
C: ok, grazie
Velocemente vado al ristorante e mi siedo nuovamente vicino ai miei. Verso mezzanotte, usciamo e andiamo verso le macchine. Quando sono nel piazzale tento di togliermi le scarpe. Mia mamma mi guarda sconvolta
M: CAMILLA ma vuoi arrivare alla macchina?
C: naaaa non ci riesco.
M: ma non scalza!
C: ma come fate? Troppe ore, soffro.
Fuori c'è Federico che fuma con Carlo e altri ragazzi.
Car: andate a casa? Camilla vuoi fermarti e ti porto a casa io?
Guardo Matteo che lo osserva quasi deluso
C: no tranquillo, sono stanca e poi ho male ai piedi.
Federico sorride. Massimo e Benedetta sono nuovamente in un angolo che discutono.
C: cosa succede tra quei due?
F: Massimo ha capito che i suoi non sanno nulla e che QUALCUNO la aiutava ad uscire e vederlo.
Mia mamma mi chiama dalla macchina e le faccio segno che arrivo
Li guardo preoccupata e Massimo mi vede e mi viene incontro seguito da Benedetta quasi in lacrime
M: dimmi che non è lei!
Benedetta
B: non prendertela con lei. Se non era per lei non saremmo neanche assieme.
M: ci sarei riuscito lo stesso!
B: comunque è grazie a lei se sono uscita fino ad ora a vederti, è vero, ma non capisco perchè te la devi prendere con lei cazzo!
M: perché doveva farsi i cazzi suoi.
Gianni lo guarda malissimo
G: si soprattutto dopo la sceneggiata che gli hai fatto. Effettivamente non capisco perché lei abbia continuato ad aiutarvi, al posto suo non lo facevo di certo.
B: in che senso? Sceneggiata di cosa, quando?
C: Gianni no...
Gianni si sposta spazientito
C: Benedetta nulla di che, sai che noi due non andiamo molto d'accordo, l'importante che stiate bene voi due. Devo andare. Ciao.
Massimo mi segue e mi blocca con lo sguardo acceso, non lo lascio neanche parlare e sotto voce gli dico
C: Massimo continua a litigare con me. Se vuoi ci troviamo domani e vomiti addosso a me tutta la tua rabbia,non prendertela con lei, ti ama dannazione e non sapeva come fare! Se la ami dalle tempo! Fatti dare il mio numero da Gianni o Federico e insultami, ma non prendertela con lei.
Mi giro e me ne vado in macchina. Azzurra mi guarda perplessa ed io guardo fuori dal finestrino, è arrivata la stessa tipa dell'altra volta e abbraccia Federico baciandolo, non capisco se sulle labbra perché non li vedo bene. Ora scendo e la picchio! Devo prendermela con qualcuno! Ha detto che non era la sua ragazza, ma magari le piace seriamente, si sono baciati. Mia sorella mi spinge e ride.
C: si ridi ridi.
Arriviamo a casa e finalmente mi tolgo tutto e vado a letto. Non riesco ad addormentarmi, tra quello scemo di Massimo e Federico sono in paranoia. Massimo, prima viene a difendermi da Jacopo e poco dopo si incazza nuovamente e Federico, lasciamo perdere. Mi sveglio verso le dieci, vado in bagno, mi infilo un paio di leggings e una felpa e scendo ancora in coma, chiaramente non ho dormito. Mi siedo e mi appoggio al tavolo con le braccia e la testa e chiudo gli occhi. Sento entrare mio papà in cucina parlando presumo con mia mamma.
P: eccola. Buongiorno
C: buongiorno? Non credo proprio, ho male al braccio ed domani ho il corso di pole dance.
P: di cosa?
C:palestra papà.
Sento una risata soffocata
Azzurra scommetto
C: Azzurra non ridere, è colpa tua e alla fine tu hai rinunciato, scansafatiche!
P: perché parli con tua sorella che non c'è?
Alzo la testa appoggiando il mento ed il viso tra le mani e apro gli occhi: Federico?!
C: tu cosa ci fai qua?
F: devo fare un lavoro per tuo papà
P: ho scoperto che è bravo anche in elettronica e ci monta l'allarme fuori.
C: da solo?
Entra in cucina, con mia mamma, Massimo!
P: no, c'è anche un altro ragazzo che lo aiuta, ecco lui.
C: perché??
P: cosa?
C: no niente, parlavo da sola. Ciao ragazzi.
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Istinto o ragione?
Fiksi PenggemarCamilla si ritrova in una città nuova, una scuola nuova, senza amici e fa fatica ad adattarsi un po' a tutto. Come al solito, il suo modo di essere, la porta ad essere attratta dai guai o dalle persone più particolari e rissose o almeno è quello ch...