Guardo Azzurra e mi faccio forza.
C: si.. Azzurra c'è stata anche una sparatoria.
La vedo sbiancare ed inizia a fare no con la testa. Mi avvicino e le prendo la mano
C: hanno sparato a lui ed ad un altro
A:no...dimmi che sta bene!
Non riesco più a trattenermi ed inizio a piangere
C: sono morti entrambi Azzurra sotto i miei occhi ed io non sono riuscita a fare nulla!
Resta immobile per non so quanto e poi inizia a piangere. L'abbraccio ed inizia a disperarsi e cerco di calmarmi per poi calmare lei.
A: ora capisco i messaggi di ieri. Perché??
Vuole sapere cosa è successo e le racconto tutto, anche dei messaggi a Fede e che sa tutto.
Azzurra continua a piangere
A: perché?
C: Azzurra bisogna andare a casa, ce la fai? Non possiamo parlare e dire chi era e per il momento non possiamo spiegare a papà e mamma tutto. Io ho la "scusa" di avere visto tutto, ma tu devi cercare di controllarti lo capisci? Martina mi ha detto che per sicurezza di tutti bisogna stare zitte, devono esserci personaggi grossi coinvolti e non vorrebbe ritorsioni.
A: l'ho perso e devi anche fare finta di nulla? Ha una famiglia, fratelli...me!
C: fammi parlare con Martina ed i suoi colleghi.
Restiamo ferme un po' cercando di calmarci e mi chiama Federico
F:ciao come stai?
C: sono con Azzurra.
F: glielo hai detto?
C: si
F: presumo stia male.
C: si decisamente.
F: mi hanno chiamato dalla questura e mi hanno detto di andare là oggi pomeriggio. Penso chiameranno anche te.
C:non l'hanno ancora fatto, metto giù che non ci stiano provando, a dopo.
Metto giù e dopo cinque minuti infatti mi chiamano: è Martina e mi dice di andare alle tre con Federico.
A: devi andare in questura?
C: si perché io e Fede abbiano visto cosa è successo. Devo ancora capire chi è stato a sparare!
Dopo un po' andiamo verso casa e avviso Fede per dopo. Azzurra a fatica si trattiene, ma sparisce in camera fino a pranzo e dico ai miei che devo andare in questura.
C: passa Fede
P: volete che vi accompagno?
C: tranquillo c'è Federico.
Verso le due e mezza arriva Federico e vedo scendere di corsa Azzurra vestita
A: vengo con voi!
Papà la guarda perplesso
P: tu cosa c'entri?
A: li accompagno e poi li aspetto fuori.
Mi guarda con gli occhi persi.
F: andiamo.
Saliamo in macchina
C: Azzurra non puoi entrare.
A: lo so, vi aspetto fin dove posso entrare, vi prego.
Arriviamo in questura e ci segue dentro. Chiedo di Martina e ci fanno andare al secondo piano e chiedono ad Azzurra di aspettare giù. Martina ci sta aspettando davanti ad un ufficio e ci fa accomodare. Dentro c'è Giuliano il collega dell'altra volta e l'altro che non so il nome.
Mar: buongiorno ragazzi. Sedetevi. Come stai Camilla? Ieri sera non ti ho visto bene.
C: insomma faccio fatica a credere a quello che ho assistito. Mi sembra un incubo.
M: capisco, riditemi esattamente cosa avete visto.
Inizio e le spiego a fatica cosa ho visto, nel frattempo Federico si guarda le mani, è nervoso.
M: Federico..
Federico mi guarda e forse capisco cosa ha.
C: Fede dille tutto.
Federico inizia e le dice anche della telefonata che gli ha fatto Jacopo e le spiega tutto. Martina resta un attimo in silenzio e poi guarda i due poliziotti.
M: puoi uscire un attimo Federico?
C: Martina non serve, perdonami ma ieri sera ho detto a Federico chi è Jacopo.
F:giuro che non lo dico a nessuno.
Si guardano tra di loro.
M:ok.Vi chiedo di non parlarne con nessuno. Camilla, Azzurra lo sa che è morto?
La guardo sorpresa, cosa sa?!
M: si so tutto di lei e Jacopo e mi dispiace di tutto. Come ha reagito?
C: male ed è qua giù.
M: ci speravo, Giuliano vai a prenderla per cortesia.
Giuliano esce e poco dopo torna con Azzurra sorpresa.
M: ciao Azzurra, si, ci siamo incontrate nell'appartamento di Jacopo. So chi sei e so tutto di te e Jacopo, mi dispiace per quello che è successo.
Azzurra si siede in silenzio con gli occhi lucidi, accanto a me.
M: si come sapete, Jacopo era un poliziotto sotto copertura. Voi avete avuto la sfortuna di abitare accanto ad uno dei più grossi giri di droga di Bologna. La sera che ti hanno sparato, Jacopo e Giuliano e Alberto stavano seguendo i tipi che poi sono entrati in casa vostra, li avevamo persi e Federico li ha per fortuna notati chiamandoci e siamo arrivati di corsa. Jacopo è sparito appena siamo intervenuti.
M: Pensavamo fosse un caso che fossero là e che stessero semplicemente scappando. In realtà stavano uscendo dalla casa accanto e probabilmente hanno cercato di nascondersi da voi. Jacopo in questi ultimi giorni era riuscito ad entrare in contatto con dei pezzi grossi e ieri, quando si è reso conto che lo avevano invitato nella villa accanto a casa tua, abbiamo capito tutto. Era terrorizzato di incontrarvi e che accadesse qualcosa. Sapeva che poteva essere pericoloso.
C: infatti ci ha mandato dei messaggi nel pomeriggio e poi ha chiamato Federico per farci entrare.
M: si ho visto i messaggi nel suo telefono
C:chi gli ha sparato? Ed il professore chi era?
M: Camilla non posso risponderti a tutto, ma posso dirvi che anche il professore era un poliziotto. Verranno fuori articoli e altro e ricordatevi che per tutelare le famiglie e anche voi, se escono i nomi, sono quelli di copertura. Ci sono ancora indagini in corso e se viene fuori che erano poliziotti, rischiamo di fare saltare tutta l'operazione.
Guarda mia sorella dolcemente e le sorride
M: Azzurra tu non hai idea di cosa hai rischiato, sappi che per te ha fatto delle pure follie e l'ha fatto perché era follemente innamorato di te. Per te Camilla a momenti mollava tutto per cercarti, per fortuna Federico lo hai ascoltato e sei andato tu a Roma. C'è stato un non che volevo strozzarvi tutti sinceramente, ma in questi ultimi periodi lo avete reso felice, ognuno di voi per qualcosa. Sono veramente addolorata per quello che è successo ieri sera, non dovevate essere coinvolti in tutto questo, ma purtroppo ora ci siete dentro e vi chiedo di aiutarci facendo finta di nulla.
Azzurra piange e Giuliano le si avvicina porgendole un pacchetto di fazzoletti tutto preoccupato.
G: dai non fare così. Vuoi qualcosa da bere? Vuoi che usciamo a bere un caffè?
A:no grazie.
Sento un botto provenire dall'altra stanza e tutti e tre si girano verso la porta comunicante e Giuliano torna a sedersi. Non so se sono scema io, ma ho l'impressione che l'altro fa mezzo sorriso e Martina lo fulmini con lo sguardo.
C:posso sapere come si chiamava realmente?
M:non per ora, credimi è ancora pericoloso. Quando potrò vi dirò tutto.
Azzurra continua a piangere e le prendo la mano.
C: AZZURRA basta piangere!
Azzurra mi guarda sussultando e smette, ho usato un tono secco mi rendo conto. C'è qualcosa che mi ha infastidito e non so cosa. Guardo negli occhi Giuliano e lui si gira a guardare Azzurra, guardo l'altro e anche lui gira lo sguardo su Federico. Guardo Martina, lei regge ed ho l'impressione voglia dirmi qualcosa con lo sguardo.
M: Jacopo si fidava di te Camilla e so che posso farlo anche io.
Mi alzo senza staccare lo sguardo da lei.
C: grazie. Possiamo andare?
M: si grazie di tutto.
Mi sposto verso la porta che divide le due stanze e faccio per mettere la mano sulla maniglia e Giuliano mi mette una mano nel braccio un po' troppo velocemente.
G: è l'altra la porta d'uscita.
Guardo Martina, scuote la testa e mi fa mezzo sorriso, sembra divertito.
C: scusa sono un po' confusa. Buona giornata.
Usciamo ed arriviamo fuori che siamo tutti in silenzio. Secondo me c'era qualcuno che ascoltava nell'altra stanza. C'è qualcosa che non mi torna, chi è che ha sparato? Se non avessi visto i corpi a terra esanimi ed il sangue uscire dai loro corpi, mi verrebbe anche il dubbio che siano vivi o forse la mia purtroppo è una speranza. Ok devo solo stare zitta.
F: dove andiamo?
C: ho bisogno di andare a casa e dormire.
Andiamo a casa e Azzurra si chiude in camera. I miei giustamente ci chiedono qualcosa
C: abbiano detto quello che abbiamo visto e siamo usciti.
Parliamo un po' e poi io e Fede andiamo in salotto.
F:Cami vuoi andare a dormire? Sei strana e stanca, vuoi che me ne vada?
C: si scusami. Grazie per il passaggio e scusami per ieri, stamattina pensando mi sono resa conto che nella confusione ti ho risposto male.
F: tranquilla era comprensibile. Vado via allora!?
Lo guardo e sono confusa. Ho uno stato d'animo stranissimo. In realtà ho bisogno di lui ma vorrei anche stare anche sola, ma prevale la prima cosa, ho mille pensieri e paure in testa.
C: in realtà no...
Mi sorride felice
F:allora resto.
Arriva papà
P: ragazzi noi usciamo un po', Azzurra?
C: non esce è sopra.
P: ok noi andiamo allora ciao.
Escono.
C: però ho sonno Fede e non sono molto di compagnia.
F: siamo in due. Dormiamo un po' assieme nel divano.
C:no
Gli prendo la mano e vado su per le scale e busso da Azzurra mettendo dentro la testa, dorme, deve essere crollata. Andiamo in camera, ci togliamo le scarpe e ci mettiamo nel mio letto. Siamo vicinissimi e gli sfioro il viso, mi tornano in mente Jacopo ed Azzurra. Mi metto nei panni di Azzurra per un attimo e mi salgono le lacrime.
F:cosa c'è?
C: mi dispiace per Azzurra. Credimi, non ho mai visto mia sorella perdere la testa così per un ragazzo. Non credevo ai colpi di fulmine, ma il loro lo è stato ed è finito.
F: dispiace anche a me.
Mi dà un bacio dolcissimo che per un attimo mi distrae, gli sorrido
C: i tuoi baci funzionano sempre.
F: se ti fanno stare meglio continuo.
C: si ti prego.
Mi torna a baciare e mi stringo a lui. Lo amo dannazione, riesce a farmi star bene.
C: sai, non mi consola, ma sono contenta che Jacopo ed Azzurra ieri si siano almeno scritti ed anche che Martina abbia detto ad Azzurra che la amava. Non è giusto morire così giovane. Lo ha fatto per tutti noi, per cercare di migliorare la situazione e in cambio è morto! Aveva tutta una vita davanti, Azzurra poteva essere l'amore della sua sua vita.
Sfioro il viso e le labbra a Federico.
C: al posto di Azzurra spaccherei tutto.
F:avevi già iniziato anche tu ieri sera...
C:Non ricordo bene.
Per un attimo penso che se eravamo fuori avrebbero potuto sparare a noi e mi si blocca il respiro
C: ieri sera abbiamo rischiato tutti...se solo ti sparavano sarei morta con te...
F:in che senso?
C: mi rendo conto che la vita cambia in un attimo e non dire alle persone quello che senti per loro è un errore enorme. Jacopo ed Azzurra l'hanno fatto, se succedeva qualcosa a me o te avrei avuto il rimpianto di non averti detto che ti amo! Si ti amo e non importa quello che senti per me...non sei obbligato a ..
Mi tappa la bocca con un bacio e sento scorrere le lacrime sul suo viso. Continua a riempirmi di baci e dopo un po' mi guarda
F: non sono obbligato a dirti cosa?! Che ti amo in modo assurdo? No, non sono obbligato, sono stato semplicemente un gran idiota a non dirtelo da subito, è diverso!
F:Cazzo è da stanotte che mi sto massacrando pensando che forse, Jacopo non era innamorato di te come pensavo, ma forse tu si.
C: e secondo te nel frattempo venivo con te? Su serio mi ami?
F: non sei così lo so, ma ero confuso e sconvolto da tutto e si ti amo, ma non avevo il coraggio di dirtelo. L'ho pensato un casino di volte di dirtelo e poi non mi sembrava mai il momento giusto! Non esiste il momento giusto è questo il punto!
Mi bacia nuovamente e mi stringe a se. Mi ama e questo attutisce il dolore e l'angoscia che ho dentro.
F: chiudi gli occhi e sta buona perché nonostante la giornata di merda riesci ad eccitarmi lo stesso e non mi sembra il caso visto che Azzurra è di là. Lo bacio sentendo in effetti anche io il mio corpo reagire spudoratamente.
C: si hai ragione anche perché la porta è socchiusa.
Mi chiude gli occhi con una mano
F: dormi un po'.
Chiudo gli occhi e mi addormento in giro di poco.
Sento una mano sfiorarmi il viso ed apro gli occhi: Azzurra. Mi sorride tristemente e osserva Fede addormentato.
A: esco un po' con le ragazze, chiudo?
C: si, mamma e papà sono usciti. Come stai?
Alza le spalle
A: sono contenta a vederti così con Fede. È perso per te si vede.
Le sorrido
C: me l'ha detto prima e anche io per lui. Azzurra cosa posso fare per te?
A: nulla Cami, tranquilla esco e ci vediamo a cena. Salutami Fede.
Esce in silenzio come è entrata e la sento uscire con la macchina. Federico dorme e lo osservo. Adoro ogni piccola parte di lui. Gli sfioro con le labbra gli occhi le guance, le sue labbra morbide, gli bacio il collo, annusando il suo profumo e infilo le mie mani sotto la felpa. Rabbrividisce e mi sussurra
F: cosa fai? Continua a dormire piccola.

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Istinto o ragione?
FanfictionCamilla si ritrova in una città nuova, una scuola nuova, senza amici e fa fatica ad adattarsi un po' a tutto. Come al solito, il suo modo di essere, la porta ad essere attratta dai guai o dalle persone più particolari e rissose o almeno è quello ch...