Parte 19: Io voglio te

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È da dieci minuti che sono in macchina e non ho il coraggio di scendere. Sudo freddo e ho le palpitazioni.

"Che ti prende? Non dirgli niente e tutto andrà bene"

Non posso tenerglielo nascosto. Mi viene già da piangere adesso, pensa a quando lo vedrò"

"Pensaci bene, sai che se glielo dirai litigherete"

"Prima o poi lo scoprirà, meglio che glielo dica io. Magari sarà più propenso a passarci sopra"

Entro in casa e vengo accolta da Hope che abbia e salta allegra. Mi lascio cadere a terra per salutarla e perdere un ancora del tempo.
Le faccio i grattini sul pancino poi mi alzo con gambe tremanti. Tolgo la giacca, le scarpe e le ripongo nel ripostiglio all'ingresso. Percorro il corridoio con Hope che s'intrufola in mezzo ai miei piedi rischiando di farmi cadere. Mi affaccio nella cucina dove Can è di spalle che prepara la cena. Rimango immobile a guardarlo con il cuore che mi rimbalza su e giù nel petto. Indossa pantaloni della tuta e una maglia larga.

«Ciao. Sei rientrata tardi.» dice, parlandomi girato di schiena. «Dove sei stata?»

Non riesco a decifrare il suo tono, non è allegro ma nemmeno incazzato.
Sono entrata solo da due minuti e la situazione mi sta schiacciando come un macigno. Non avendo risposta Can si gira alzando un sopracciglio in attesa, non riesco a sostenere il suo sguardo e abbasso il mio mentre mi avvicino alla penisola.

«Ero a killend, da Rosie» mi siedo nello sgabello di fronte a lui.


Can mi fissa come se non fosse convinto della mia risposta.

"O mio Dio. Lo sa!"

Mi schiarisco la gola sentendola secca, «Tu invece sei rientrato presto.» mi trema la voce.

«Sì.» spegne i fornelli e con un'espressione seria fa il giro del bancone sedendosi sullo sgabello accanto al mio. «Devo parlarti.» il suo sospiro profondo non promette nulla di buono.

"O cazzo! Dom, mi ha mentito e ha tenuto ancora il cellulare sotto controllo? O magari qualcuno ci ha visti?"

Ormai il mio battito è da fibrillazione accompagnato da respiro affannato. «Di cosa si tratta?» chiedo guardinga.

"È chiaro che da come ti guarda sa qualcosa, forse è meglio che confessi e basta!"

"Certo! Adesso ti è passata tutta la spavalderia, eh!"

«Ho sentito Dom, ha scoperto che...»

Alzo la mano per prendere la parola, «Prima vorrei parlare io!» non volevo alzare il tono ma sapere che Dom mi abbia tradita mi fa incazzare, «Devi sapere che te lo avrei detto comunque...» La sua fronte si increspa dubbiosa, «Ti dirò la mia versione, ma devi promettermi che non ti arrabierai!»

Mi guarda confuso. «Di che cosa stai parlando?»

«So cosa ti ha detto Dom e ho le mie ragioni per averlo fatto»

Il suo sguardo è sempre più stranito. «E che cosa avresti fatto, sentiamo!»

"Non sa di che cosa sto parlando?! Perché non ho aspettato di sentire tutto invece di farmi prendere dal panico? "Merda!"

Per fortuna sono seduta se no le mie gambe molli mi avrebbero fatto cadere, «Emhh... di Dom che ha scoperto... tu che cosa sai?»

La sua fronte si increspa di più. «Sono un po' confuso. Perché mi dovrei arrabbiare?»

«NO! Non hai sentito bene. In realtà, NON ti devi arrabbiare.» lo correggo prudente. "Non sa nulla di Emmet o non sarebbe così calmo, ma ormai devo confessare qualcosa, quale scelgo tra le due? Per ora la meno complicata." «Ho scoperto che controllavi la mia posizione e ho detto a Dom di interromperla.»

Ora il suo sguardo confuso si incupisce, poi nei suoi occhi si accende un bagliore minaccioso. «Che hai fatto?!»

«Non devi incazzarti, io non l'ho fatto quando l'ho saputo.»

I suoi occhi si perdono un attimo nei suoi pensieri. «Da quanto tempo lo sai!»

«Da qualche giorno o settimana, ma che importa» faccio una risatina isterica.

«Evelyn!»

Il suo tono di rimprovero mi fa perdere quella calma che cercavo di mantenere.

«Can, ti ho detto che non ho voluto litigare su questa cosa e non lo voglio fare nemmeno adesso!»

«Lo sai per quale motivo l'ho fatto!»

«No, non lo so visto che non mi hai detto niente! Ma ripeto, non voglio discutere»

«Perché Murray non mi ha detto nulla?»

«Gli ho chiesto io di non farlo»

Sgrana gli occhi «Cosa? Sa che voglio impedire a quel bastardo di avvicinarsi a te, e spera che non accadrà mai o giuro che quel ragazzino....»

Abbasso gli occhi colpevole.

Can studia attentamente la mia espressione, poi stringe gli occhi capendo la mia colpa.

"Ed ecco qui, è arrivato quel momento che tanto temevo, quel momento che sentivo avrebbe interrotto la nostra stabilità, e tutto questo per colpa mia."

«Ti sei già incontrata con lui, non è così? »

Annuisco «Poco fa»

Io voglio te,  Tu vuoi me?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora