Sei giorni dopo.
Mi sveglio di soprassalto, sudata e ansimante.
"Ti prego! Non di nuovo!"
Questo incubo era diverso dagli altri, non ero legata o al buio, ma comunque quello che ho visto mi ha fatto spaventare. Scaccio subito il suo viso dalla mia mente e mi obbligo a non pensarci.
Quando entro in cucina la trovo più animata del solito. Mike ha mandato un messaggio a Tory, e lo stanno commentando.«Non sarai tu ad andare da lu!i» dice mia madre determinata.
Non mi sento dell'umore giusto per unirmi alla discussione e, finita la colazione, vado di sopra per prepararmi. Ho bisogno di uscire.
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Esco dall'ufficio e stringo la cartelletta con i documenti tra le braccia.
"Oggi voglio spuntare un altro punto della mia lista" il terzo per essere precisa, quello che riguarda la casa.
Quando abbiamo parlato della casa, lui la definiva "Mia". Forse è per questo che non ha detto nulla sul suo rientro. Ma dopo che leggerà i documenti e gli firmerà, diventerà nostra a tutti gli effetti e non avrà più nulla da ridire.
È quasi ora di pranzo quando entro alla centrale. Sarah ha detto che Can è fuori, e mi ha invitata ad aspettarlo nel suo ufficio, ma preferisco andare a mangiare, non sapendo quando rientrerà.
Il cameriere mi accompagna al mio tavolo. Non guardo il menù, so già cosa prendere, un'insalata di pollo. Mentre aspetto, faccio vagare lo sguardo nella sala, stringo gli occhi per mettere a fuoco l'uomo quattro tavoli davanti a me.
"Faccio finta di niente o...?"
Lui alza gli occhi e mi vede.
"Non posso più evitarlo"Ricambio il saluto di Emmet che sventola la sua mano allegro.
Poi sposta gli occhi per vedere se sono sola. Il suo sorriso si allarga quando ne ha la conferma.
Si alza e viene verso di me.
«Evy. Che sorpresa...» indica la sedia, «Posso?»Non rispondo e lui si siede comunque.
«Allora, cosa mi racconti... altre novità oltre a tua nonna?»
«Nulla di che...» "Ovviamente, per te". «A te come va, sei poi riuscito a trovare qualcosa con Scott?»
Fa una smorfia delusa, «No...» appoggia i gomiti sul tavolo, «L'ho incontrato in un locale qualche giorno fa, ma come gli ho chiesto di Lorraine è sbiancato. Sono riuscito a farmi raccontare giusto due cose. A quanto pare, si è licenziato per causa sua...»
«Perché?» chiedo curiosa.
«In realtà, l'ha obbligato la sua ragazza, aveva trovato dei messaggi nel suo cellulare e l'ha minacciato che se non si fosse licenziato, l'avrebbe lasciato.» si stringe nelle spalle, «Alla fine l'ha lasciato comunque, perciò... è rimasto fregato due volte»
«E pensi che possa essere stato lui per vendicarsi?»
«No... avevi ragione, quel ragazzo ha paura della sua ombra»
«Perché sei convinto che ci fosse qualcun altro con lei?»
«Perché non può essersi fatta quello da sola...»
«E se...» penso per un attimo a quella sera «Magari Fuego, spaventato dai tuoni, le ha dato un calcio e...» rifletto ancora sull'accaduto. «...Lorraine ha dato la colpa a te per rabbia? Sembra assurdo, ma può essere, no?»
Lui sbuffa «Se fosse così, allora non potrò mai dimostrare la mia innocenza, è la sua parola contro la mia... e lei ha dalla sua il referto del medico»
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Io voglio te, Tu vuoi me?
Fanfiction🔞 Sequel di: IO HO VOLUTO TE, TU HAI VOLUTO ME. 2°libro Nonostante le difficoltà che gli hanno messi alla prova, Evelyn e Can possono vivere la loro storia senza catene. Allora, perché Evelyn si sente tormentata? È colpa dei suoi incubi? Delle su...