Parte 38: Non c'è due senza tre

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Io e Lory ci lanciamo un'occhiata preoccupata mentre guardiamo Tory che soffia la sua camomilla.

Si è calmata leggermente, ma fissa scioccata un punto impreciso sul tappeto. Una lacrima le scorre lentamente sulla sua guancia e cade dentro la tazza.

«Tesoro,» mi siedo accanto a lei, «Cosa è successo?»

«Ho litigato con Mike» ripete per l'ennesima volta.

«Sì, questo l'abbiamo capito, ma... perché?» le tolgo la tazza dalle mani tremanti e l'appoggio sul tavolino.

Lei stringe gli occhi afflitta e prende un cuscino per sprofondarci la faccia.

«Se ti consola anche io ho litigato con Alex»

«Perché dovrebbe consolarmi?» borbotta.

Alza le spalle, «Così, per solidarietà» si siede accanto a lei, «Cosa ti potrebbe calmare?»

«Nulla! Ho fatto una cosa orribile, solo ora mi rendo conto di aver sbagliato, ma è troppo tardi!»

Io e Lory ci guardiamo ancora più preoccupate.

«Tu hai ...» ho il cuore a mille, «Sì, insomma, l'hai...» non riesco a dirlo.

«Quello che sta cercando di dire Evy...» usa un tono cauto «è se per caso l'hai... tradito»

«Sì!» esplode, alzando la testa dal cuscino.

Mi scappa un urlo «Cosa?»

Lory si tappa la bocca scioccata.

Tory alza di scatto la testa e grida: «Ma non in quel senso. Come puoi pensarlo?!»

«E in quale altro modo si può tradire? Hai detto che hai fatto una cosa orribile, cosa c'è di più orribile di questo?»

«Farsi mettere incinta ingannandolo» Scoppia in lacrime.

Io e Lory ci alziamo di scatto.

«Tu cosa...?» chiedo, «tu... sei? O mio Dio!»

«Che cazzo è uno scherzo?» Lory sposta gli occhi tra me e lei, incredula.

«Un attimo...» dico «... tradito, ingannato, non ci capisco nulla»

Tory scrolla la testa incapace di parlare e si copre il viso con le mani imbarazzata.

Mi siedo di nuovo accanto a lei «Tory, per favore, calmati e spiegati meglio»

Lei butta di nuovo il viso nel cuscino, che ora è impregnato dalle sue lacrime, bava e quant'altro, e dopo parecchi minuti riesce a calmarsi.

«Vi avevo detto che ancora lui non ne voleva sapere di avere figli e quando provavo a parlarne sviava sempre il discorso...» singhiozza «Non so cosa mi abbia fatto prendere questa stupida decisione, ma ero convinta che metterlo davanti al fatto compiuto gli avrebbe fatto cambiare idea...»

«Invece si è arrabbiato, è così?» chiedo.

Scrolla la testa, «Non ho fatto in tempo a dirglielo. È bastata solo la parola bambino per farlo infuriare. Ha detto che non ne voleva sapere, che non voleva più parlarne per i prossimi anni, poi è uscito di casa sbattendo la porta.»

«Cazzo, questa è tosta» commenta Lory, massaggiandosi le tempie.

«Lo so! Quando ho fatto il test ed era positivo, avevo capito di aver fatto una stronzata. Credetemi mi sono resa conto subito di aver sbagliato. Volevo dirglielo, ma ho avuto paura. Gli ho giurato sincerità e fedeltà e ho tradito entrambe le promesse» scoppia in lacrime.

Io voglio te,  Tu vuoi me?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora