Due mesi prima.
Can si girò, sentendo Evelyn esplodere in una risata allegra. Quel suono fece mancare un battito al suo cuore. Lui era sicuro che la sorpresa della casa era quello che ci voleva per non farle pensare più a nulla. Lasciò vagare i suoi occhi sul suo corpo in una lunga carezza. Come se sentisse i suoi occhi addosso, Evelyn alzò lo sguardo incontrando il suo, gli sorrise dolcemente. Mariel, richiamò la cognata e lei si girò continuando a ridere per qualcosa che raccontava Tory.
Anche Can venne richiamato da Mike, ma non era più attento al conversazione. Fissava Charlie che si era staccato un attimo dal gruppo, per vedere i risultati di una partita di Football alla tv, e, mentre pensava a come prendere il discorso, il suo cuore gli rimbalzò nel petto. Lanciò un'altra occhiata verso Evelyn e si prese coraggio. Charlie alzò gli occhi su di lui quando lo vide lì, in piedi, di fianco alla poltrona.Can fissò Charlie, e Charlie fissò lui.
«Tutto okay?» chiese Charlie, vedendo che Can non apriva bocca.
«Sì,» rispose, poi prese un gran respiro, «Avrei bisogno di parlarti...» si guardò intorno, «magari è meglio allontanarci un attimo»
Charlie aggrottò la fronte e con un sospiro si tirò su dalla poltrona, dimenticando perfino i risultati che tanto gli interessavano.
Mentre scendevano i gradini del portico della casa di Evy, Charlie si mise le mani in tasca, strinse gli occhi per ripararsi dalla luce del sole. Era sicuro di cosa volesse parlargli Can, l'aveva capito da qualche settimana ormai, ogni volta che lo trovava a fissarlo, sapeva benissimo cosa passava nella mente di quel ragazzo. Comunque, fece finta di nulla, lo divertiva vederlo sulle spine.«Cosa succede?» solleccitò.
Can non sapeva se ci fosse un modo specifico per affrontare quell'argomento, provò rapidamente a ripassare nella mente il discorso che aveva preparato, ma non ricordava una sola parola. Ma ormai non poteva tirarsi indietro.
Guardò Charlie, e, con il cuore che gli rimbalzava nel petto, disse: «Charlie... voglio sposare Evelyn»Il suocero, che non era per niente sorpreso dall'argomento, con voce del tutto calma rispose: «Perché?»
"Come perché" pensò Can. «Perché ci amiamo e voglio che ci uniamo ufficialmente»
Lui si fermò e lo guardò a lungo. «Quindi, mi stai chiedendo il permesso?»
«Sì» rispose con voce calma e ferma.
Charlie riprese a camminare e Can con lui. «E se non te lo dessi? Cosa faresti?»
Can si sorprese un po' per quella domanda.e dovette pensarci un po' prima di rispondere. «Credo che lo farei comunque, ovviamente se Evelyn vorrà»
«Allora, perché chiederlo?»
Can abbassò gli occhi a terra «Perché preferisco avere il tuo consenso»
L'uomo annuì piano, e strinse le labbra in una smorfia triste.
Lui che gli chiede di sposare la sua bambina. E pensare che appena aveva saputo che stava con Evelyn gli era preso un colpo. E tutto per colpa di quella volta di qualche anno fa quando Robert aveva alzato troppo il gomito e gli aveva confessato di essere stato innamorato della madre di Kendall. Approfittando del momento Charlie gli fece un lungo interrogatorio, e la frase che disse Robert: "Se non ci fossimo lasciati Kendall poteva essere mia figlia" lo aveva fatto pensare. Le date potevano anche coincidere, ma la cosa era morta lì quella sera, non voleva indagare su delle sue ipotesi. Così Charlie decise di non dire nulla alla moglie per non aprire vecchie ferite. Ma quando aveva scoperto che Evelyn era innamorata di Can, il dubbio lo opprimeva. Se veramente Robert fosse stato il padre biologico di Kendall? Loro due sarebbero stati cugini e la loro storia non poteva continuare. Così, volendo scoprire una volta per tutte la verità, anche al costo di far soffrire sua figlia, fece il test del DNA, comparando un capello di Kendall con quello di Robert che prese di nascosto. Dovette rivolgersi a un suo amico affidabile per far rimanere la ricerca segreta. Il risultato arrivò mentre Evelyn era scomparsa. Era negativo, Robert non era il padre di Kendall. Si sentiva così male per aver ferito sua figlia, per non averle dato la felicità che meritava. Così, quando Can ritrovò Evelyn, aveva deciso di dare la benedizione al loro amore. Ma ancora c'era qualcosa che gli impediva di darglielo.
«Can...» espirò lentamente «hai riportato mia figlia a casa, l'hai riportata dalla sua famiglia e non ti ringrazierò mai abbastanza per questo...» lo guardò con un intenso sguardo di gratitudine, poi fissò di nuovo davanti a lui «Ma la mia risposta è... NO!»
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Io voglio te, Tu vuoi me?
Fanfic🔞 Sequel di: IO HO VOLUTO TE, TU HAI VOLUTO ME. 2°libro Nonostante le difficoltà che gli hanno messi alla prova, Evelyn e Can possono vivere la loro storia senza catene. Allora, perché Evelyn si sente tormentata? È colpa dei suoi incubi? Delle su...