Parte 17: Sorpresa!

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Le settimane sono trascorse velocemente, a metà gennaio abbiamo inaugurato il B&B e, grazie a Mariel e Tory, abbiamo riscontrato un gran successo, e per gli inizi di marzo ci sono le prime prenotazioni. Mancano pochi giorni alla fine di gennaio e al compleanno di Can, alla quale sto organizzando qualcosa di speciale per lui. La nostra convivenza procede bene, più che bene, ma ho sempre paura che qualcosa possa spezzare questa armonia. Non solo per i miei incubi, che ancora tormentano le mie notti, ma per un peso che mi sento nel petto, alcune volte è più pesante delle altre, e non so proprio come liberarmene.

Hope è cresciuta il doppio e ha imparato a controllare la sua vescica e, grazie all'addestramento con l'istruttore, ha imparato i comandi base, anche se ubbidisce di più a Can perché l'ho riconosce come il capobranco. In questi giorni le stiamo insegnando a camminare a fianco a Sugar, devo dire che entrambe lavorano bene insieme. Hope riesce a mantenere il suo passo e si divertono molto a correre una accanto all'altra.

Qualche giorno fa ho ricevuto indietro la scatola contenete tutte le lettere di mamma. Ero sollevata di averla riavuta, ma dispiaciuta per la riluttanza di mia nonna. Non n mi ha scritto niente, neanche cose spiacevoli, e l'indifferenza è peggio dell'odio. Infondo che cosa volevo ottenere? Se non c'è riuscita mia madre portandole il nipote davanti casa, ci sarei riuscita io con delle lettere che sicuramente non ha nemmeno guardato? La colpa è della favole Disney che hanno sempre un lieto fine e io speravo che anche la storia di mia madre ne avesse uno, ma a quanto pare qui la strega cattiva ha vinto.

Chiudo il pc quando sento entrare Can a casa. Hope, che era sdraiata ai miei piedi, appena sente la porta si lancia di sotto come un razzo. Scendo anche io, mi siedo nell'ultimo gradino e li guardo giocare.

Can lancia la pallina dall'altra parte della stanza, poi viene verso di me e mi saluta con un bacio «Ciao, amore.» si siede accanto a me.

«Ciao.» mormoro.

Increspa la fronte, «Che cosa hai? Ti vedo pallida.» Hope riporta la palla e lui gliela rilancia.

Mi appoggio alla sua spalla, «Sono solo un po' stanca.»

Lui mi mette la mano fresca sulla fronte, il contatto è piacevole e mi fa chiudere gli occhi, «Sei un po' calda...»

Scuoto la testa, «Sei tu che hai le mani fredde.» poi alzo gli occhi su di lui. «tra un'ora dobbiamo andare a cena da Alex e Lory.»

«Sei sicura di stare bene? Possiamo disdire e coccolarci davanti al camino.»

Chiudo gli occhi. L'idea non è per niente male, ma devo vedermi con loro per organizzare il compleanno. «Sto bene. Possiamo sempre coccolarci più tardi.»

Can
In macchina Evy è silenziosa. A cena a mangiato poco e niente e ha passato tutta la serata attaccata al camino. Le prendo la mano e l'attiro più vicino a me e, appena appoggia la testa sulla mia spalla, si addormenta.

Le accarezzo i capelli, «Siamo arrivati,» lei risponde un grugnito basso, «Vuoi che ti porto a casa in braccio?»

Si alza di scatto, «No, sono sveglia.»

Chiudo il garage e andiamo verso casa abbracciati, lei si stringe di più a me per riscaldarsi. Le tocco di nuovo la fronte. «A me sembri più calda, è meglio prendere qualcosa.»

Mi sposta la mano. «Sto bene ho detto.»

"Testarda."

Entriamo a casa e Hope ci fa le feste. «Vai di sopra, porto fuori Hope e ti raggiungo.»

Rientriamo a casa venti minuti dopo. Hope va dritta nel suo cuscino accanto al letto dove Evy è rannicchiata sotto le coperte. Mi cambio, spengo la luce e la raggiungo. Quando mi sente accanto a lei apre le palpebre pesanti e mi sorride.

Io voglio te,  Tu vuoi me?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora