La faccio sedere sul divano e corro in cucina per prendere un bicchiere d'acqua. Lei lo beve tutto d'un fiato.
Le do il tempo di calmarsi e le prendo la mano
«Okay, ora parla»
Lei ci prova, ma il risultato è come quello di prima, se non peggio.
«Lory, ho capito solo che vuoi ammazzare Alex, nient'altro» poi il pensiero che lui abbia fatto qualche stronzata mi fa spalancare gli occhi, «Se solo lui ti ha tradita...»
Lory scrolla la testa, poi si allunga sul divano per prendere la sua borsa. Fruga dentro e stringendo con forza gli occhi, mi passa una penna.
La rigiro tra le dita. È un test di gravidanza, di quelli digitali, ma non vedo nulla, nessuna scritta nel display.
«Ma che che significa?» lo fisso perplessa.
«È un test di gravidanza!» dice tra i singhiozzi.
«Questo l'ho capito!» Poi la guardo scioccata «Mi vuoi dire che sei... sei, sei...» boccheggio.
«Non lo so!» sbotta.
«Allora perché ti agiti tanto?»
«Ho un ritardo!» batte i piedi e si copre il viso disperata.
«Non significa nulla! Mi hai fatto prendere un colpo!»
«Lo sai che sono sempre puntuale!» si copre la faccia disperata.
Sorrido intenerita «Ora calmati non è detto.» Mi inginocchio davanti a lei e la prendo tra le mie braccia. «Quando dovevano arrivarti?»
«Non ti ricordi? Le ho avute un giorno prima di te.»
«Ricordo a malapena le mie, figurati se...» Di nuovo quel pensiero mi fa mancare un battito.
Mi siedo a terra sentendomi le forze mancare.
Fisso Lory che piange singhiozzante, e non riesco a muovere un solo muscolo.
Con la mia mente ripercorro velocemente il mese di gennaio. Mi sono arrivate il ventitré, quindi a Lory il ventidue, e oggi...
«Oggi è ventisette... febbraio!!» dico in un sussurro.
"E il mio ciclo dov'è?"
Prendo il cellulare dalla tasca e apro l'applicazione che ho per controllare il ciclo. Mi conferma che le ho avute il ventitré gennaio e che il ventuno febbraio mi sarebbero dovute arrivare. Poi vedo quel puntino rosso che mi segnala che ho un messaggio importante. Lo clicco e smetto di respirare leggendo: "Possibile gravidanza"
Mi vengono in mente le ultime mattine in cui mi sveglio con una leggera nausea, il dolore alla schiena, e la sonnolenza che mi accompagna per tutta la giornata. E poi l'altra sera, quando ero insieme a Can, quando quel pensiero mi voleva avvisare che mi stavo dimenticando di una cosa importante, ma io l'ho ignorato.
«Che cazzo!» mi cade il telefono dalle mani. Guardo scioccata Lory. «Non è possibile!» ansimo «Quando cavolo è successo?!» ripenso alle volte che siamo stati insieme, ma non riesco a concentrarmi.
Lei tira su col naso « E io che ne so, non conto tutte le volte che faccio sesso!»
Rimango a bocca aperta. Poi ritorno alla realtà «Lory...» deglutisco a vuoto «Manteniamo la calma»
«Come posso stare calma! Ho un ritardo e questo significa solo una cosa!» d'improvviso si tappa la bocca «Io...» Lory prova a parlare, ma un conato la ferma, «Ho...»
Mi copro di scatto gli occhi, «Non provare a vomitare o lo farò anche io» Il rumore del suo conato stimola anche il mio. «Ti prego Lory aspetta che...» mi tappo anche io la bocca sentendo il mio stomaco rivoltarsi.
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Io voglio te, Tu vuoi me?
Fanfiction🔞 Sequel di: IO HO VOLUTO TE, TU HAI VOLUTO ME. 2°libro Nonostante le difficoltà che gli hanno messi alla prova, Evelyn e Can possono vivere la loro storia senza catene. Allora, perché Evelyn si sente tormentata? È colpa dei suoi incubi? Delle su...
