Cinquantotto

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«Ciao!» mi accoglie super contento David, il mio psicologo 

«Buongiorno!» esordisco cercando di mostrare un po' di felicità nel vederlo

«Come stai?» mi domanda mentre si siede sulla sua poltrona 

Sospiro: «Tutto bene, tu?» rispondo senza alcuna esitazione mentre mi sistemo di fronte a lui, sul lettino 

«Bene, grazie» ridacchia contento. Gli piace sempre tanto quando faccio domande su di lui. Non lo so il perchè, forse perchè nessuno dei suoi altri clienti lo fa, boh. 

«Sei riuscito ad aggiustare il telefono?» gli chiedo interessata e mi metto comoda nella mia postazione 

David sorride ancora: «Sì!» risponde entusiasta «il problema era il caricatore non certificato»

Lo guardo male: «E tu hai comprato un caricatore non certificato?!» uso un tono quasi di rimprovero

«Non sapevo lo fosse!» si sbriga subito a difendersi, scaturendo in me una leggera risata. 

«Bene» conclude il momento di leggerezza «ora dimmi, come stai?» si fa serio, ma di una serietà non accusatoria, ma empatica e pronta ad aiutare, qualsiasi sia la risposta 

Mi faccio seria anche io. 

Sono entrata in questa stanza certa di parlare di altro, cerca di parlare del college, della mia famiglia che piano piano si sta riprendendo, delle mie preoccupazioni su Emily che si fa sempre più distante. Ma no. Non devo farlo. Lui è il mio psicologo, non mi giudica, bensì mi aiuta. 

Devo smetterla di ignorare i miei problemi, le mie paure, le mie debolezze, almeno qui con lui. 

«Ho baciato Finn» dico tutto d'un tratto, perchè sarebbe troppo imbarazzante cominciare a parlare del fatto che ci sono andata a letto «e gli ho detto che lo amo» prendo un gran respiro «e lo credo fermamente» dico sicura 

«Solo che tengo anche ad Aaron e sono certa che amo anche lui, solo che... è diverso» sbuffo rumorosamente «E so che lui è quello giusto, lui è la scelta giusta» sento le rotelle della mia testa girare a più non posso «Ma poi c'è Finn che... è Finn» mi maledico mentalmente per non riuscire a spiegare i miei sentimenti e ragionamenti. 

«Okay ferma» dice mentre scrive velocemente sul suo taccuino.

Attendo pazientemente che finisca ma quando lo fa, mi guarda con uno dei suoi sguardi che odio di più: mi sta scavando dentro, sta capendo cosa sto pensando, cosa sto provando. 

«Una cosa alla volta» cerca di tranquillizzarmi con il suo tono di voce cauto «hai baciato Finn?»

Annuisco. 

«Quando?» indaga

Deglutisco piano e sorrido imbarazzata: «Due giorni fa» dico sincera. Non sto mentendo, sto omettendo. 

«E perchè?» mi chiede 

Lo guardo non capendo: «Perchè... volevo farlo» cerco di spiegarmi 

«Perchè dici che Aaron sia la scelta giusta?»

«Perchè è un ragazzo bravissimo, mi rispetta, si prende cura di me, non merita che io lo faccia soffrire per le mie sbandate» ragiono ad alta voce

«E quella di Finn è una sbandata?» indaga 

Sospiro: «No» sbuffo leggermente «Solo che Finn abita a casa mia sarebbe tutto più...» cerco le parole per finire le mie sensazioni

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