Sussulto quando riconosco la persona al citofono.
Ma non è tornato a casa per le vacanze?
«Che vuoi?» rispondo secca
«Che rabbia» commenta mentre ridacchia «tuo fratello mi ha detto di controllarti» mi informa
«Mi sembra di essere abbastanza grande per cavarmela da sola»
«Entro, faccio una foto della casa e me ne vado» dice in tono scocciato
«Te ne vai subito» sancisco prima di attivare l'apertura del cancello.«Chi è?» mi domanda Oliver dalla cucina mentre apro la porta
«Nessuno» commento svogliata
«Ciao anche a te, Grace» esordisce il ragazzo entrando in casa «accogli gli ospiti sempre così?» chiede mentre mi squadra dalla testa ai piedi, deglutendo.
«Fai la foto e vai via» dico dura
«E se volessi rimanere un po'?» domanda con voce sensuale
Mi mordo il labbro. Nonostante sia molto nervosa, il suo modo di fare mi attrae.
Il corpo del ragazzo si avvicina al mio, provocando in me un indietreggio, fino quando sbatto la schiena sul muro.Odio l'effetto che mi provoca. Non riesco a controllarlo e io odio le cose che non posso controllare.
«Non riesci prop-» incomincia appoggiando la sua mano sopra la mia testa guardandomi con i suoi occhi così profondi
«Ti ha detto di andartene» esordisce Oliver
Il ragazzo davanti a me si irrigidisce, vedo la sua mascella tirata.
Mi guarda gelidamente:«chi è?» domanda subito
«No, scusa» continua Oliver «chi sei tu!» dice avvicinandosi a noi
Mi schiarisco la voce tossendo:«Oliver, lui è Finn. Finn, lui è Oliver» li presento
«Bene, ora che sai il mio nome te ne puoi andare» dice duro il mio vecchio amico
Non faccio nemmeno in tempo a rimproverarlo, che Finn mi anticipa:«vai a letto con questo?» mi domanda pacato, ma arrabbiato
Oliver si avvicina maggiormente a noi:«E anche se fosse?» lo stuzzica «Diglielo, GiGi!»
Il ragazzo mi guarda freddamente negli occhi, cercando qualche segno di vita in me, dal momento che sono immobile.
«Se fosse avresti un grande problema con me» Finn rivolge per la prima volta la parola a Oliver
«Che tipo di problema?» continua il rosso, ignaro della rabbia che il giocatore di baseball può avere.
Finn, infatti, stacca il suo braccio dal muro e, in un batter d'occhio, gli tira un destro dritto in faccia.
«Non parlarle più così!» gli urla addosso.Non capisco perché se la sia presa. Concesso che Oliver abbia fatto intendere che viene a letto con me, è stato Finn a dargli l'idea, però.
Sussulto e vado subito a fermare Finn, che, ne sono certa, avrebbe continuato.
«Finn!» lo chiamo prendendolo per le braccia.
Il ragazzo mi guarda e rimane immobile.
«Ma che cazzo di problemi hai?» lo accusa Oliver, mentre rimane ancora in ginocchio dal dolore
Lui lo guarda malissimo e io attiro di nuovo la sua attenzione:«Vai via, Finn» gli ordino.
Il ragazzo mi guarda con rabbia
«Vattene!» urlo per fargli capire che faccio sul serio.
L'amico di mio fratello esce dalla porta sbattendola.Dopo aver sbuffato sonoramente, mi concentro sul ragazzo mal messo.
«Vieni in cucina» gli ordino dirigendomi verso la stanza predefinita.
Prendo del ghiaccio istantaneo da un cassetto e, dopo averlo spaccato, glielo porgo.
«Chi era quello?» mi domanda mentre si appoggia all'isola con i gomiti
«Nessuno che ti riguardi» lo rimprovero mentre mi incrocio le braccia al petto
«Ti spezzerà il cuore» mi informa «come tu hai fatto con me»
Sospiro ridacchiando istericamente:«Se io ho voluto lasciarti» incomincio «è per fatti miei, che non hanno niente a che fare con il rapporto che ho con Finn»
Lui mi guarda serio:«Mi manca il rapporto che avevamo»
«Manca anche a me» ammetto, non intendendo però quello amoroso
«Possiamo riprovarci, ah?» propone
Deglutisco e respiro a fondo:«Mi dispiace, Oliver»
«Perché mi hai lasciato, Grace?» mi domanda
Sospiro:«Ti ho lasciato perché la morte di mio padre si faceva spazio nella mia vita» esordisco «perché non riuscivo a dare alcuna attenzione a me, ma solo a te» prendo un respiro «perché ti amavo, Oliver. Sei stata la prima persona che ho amato follemente e sarai sempre il mio primo vero ragazzo» spiego «ma mi concentravo su di te, sulla nostra relazione, per non pensare alla morte di mio padre»
«Mi sarei preso cura io di te!» esclama staccando la borsa del ghiaccio dalla sua guancia
«Non sarebbe stato giusto» ammetto «stavo evitando la brutta condizione della mia vita, ti stavo usando per non pensare che uno dei miei genitori non ci sarebbe stato, una volta tornata a casa alla sera»I ricordi riaffiorano e con tutte le forze cerco di pensare ad altro. Ma questa volta è veramente difficile.
«Mi ami ancora?» mi domanda infine
Lo guardo attentamente:«No» rispondo sicura «non ti amo più»Eravamo GiGi e Ol, una volta.
Ricordo come Alison invidiava il rapporto che avevo con lui. Non me l'ha mi detto, ma sono certa avesse una cotta per lui.
Anche Jake, in realtà, era abbastanza invidioso. Credo che anche a lui piacesse.
Mi sono sempre abbastanza sentita in colpa per essermi presa il "premio in palio". Mi ero presa quello che i miei due migliori amici volevano, ma lo volevo anche io. Dio, se lo volevo.
Ci siamo innamorati, io e Oliver. Lo abbiamo fatto senza cattiveria, con l'innocenza che si può avere a sedici anni. È stato il mio primo ragazzo, il primo con cui sono andata a letto, il primo a cui ho detto ti amo. Gli ho spezzato il cuore, l'ho fatto senza nemmeno accorgermene, perché in quel periodo ero completamente presa da altro. E mi dispiace, mi dispiace avergli fatto male, ma se avessi continuato, probabilmente avrei fatto male ad entrambi.Mio padre non era nemmeno tanto entusiasta della cosa. Diceva che se la tirava troppo, che ostentava il patrimonio di suo nonno andando a giocare a golf con dei completi davvero imbarazzanti.
Forse era semplicemente geloso di sua figlia, o forse aveva ragione.Nel dubbio, dopo la sua morte l'ho lasciato. Sentivo di aver perso il controllo della mia vita.
Avrà sempre un posto nel mio cuore, ma è passato. E se c'è una cosa che ho capito, abbastanza crudelmente forse, è che i tempi passati non tornano.
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Shine ||
Teen FictionUn periodo un po' tormentato per la famiglia Baileys. Mentre la madre, vedova da un anno, è alle prese con la gestione del rinomato studio legale di famiglia, con l'aiuto della figlia maggiore, Kimberly, Elliot, il secondo genito, è alle prese con...