Cinquantasei

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Emily Brick
Nessun problema

Leggo il messaggio della mia amica e decido di non risponderle. Lei sta bene così, senza che io e i miei problemi ci mettiamo in mezzo.

Ho spiegato chiaro e tondo che ho bisogno di un po' di tempo da sola, senza il continuo entra ed esci che c'è stato negli ultimi due giorni.

Ma non ho intenzione di stare con le mani in mano.

Aaron se ne è andato da casa mia poco fa, dopo ovviamente aver dovuto accettare la proposta di cenare a casa mia da parte di mia madre. Ma Finn non si è visto: da quanto ho capito lui e Bryan hanno mangiato fuori.
E per fortuna non si sono ancora fatti vedere.

Non è stata nemmeno una cena tanto imbarazzante: mio fratello ha parlato di tutt'altro per tutto il tempo con Aaron, mentre mia sorella e mia madre fallivano nel non nominare faccende lavorative. Io me ne stavo semplicemente in mezzo, in silenzio. 

Per fortuna, è tutto finito.

Avrei dovuto dirgli tante cose, ma non ce l'ho fatta.
Mi sento uno schifo, probabilmente sono uno schifo.
Come è possibile non avere le palle di dirgli come sto veramente?
Ho solo complicato le cose.
Devo trovare una soluzione, anche abbastanza in fretta.

E la soluzione migliore, ora come ora, mi sembra che sia solo la bottiglia del superalcolico dentro al comodino.

La velocità con cui incomincio a bere il liquido mi stupisce: bevo, prendo un gran respiro, bevo di nuovo. E bevo tanto.

Mi siedo sul letto per mantenere in equilibrio il mio corpo.

Bevo ancora. Voglio bere tutta la bottiglia. E lo faccio. Il liquido smette ben presto di uscire dal vetro e mi maledico mentalmente.

Cerco poi il mio telefono tra la montagna di coperte sul mio letto.

Mi gira la testa non appena allungo il mio corpo per raggiungere e afferrare il dispositivo.

Dopo alcuni secondi di meditazione, scrivo velocemente sullo schermo.

Grace Baileys
Dove seu?

Viemi qui

Subitp

Impreco contro me stessa perché non riesco a scrivere correttamente le parole.

Non ricevendo alcuna risposta imminente, gli continuo a scrivere.

Grace Baileys

Muoviti.

Ti aspetoo im canera mia.

Fai velocr.

Dopo una quantità di tempo che penso essere un'eternità, la risposta arriva.

Finn Owens

Stiamo tornando a casa. Appena tuo fratello se ne va in camera, ti raggiungo

Sbuffo leggendo il suo messaggio e decido di farmi una doccia durante l'attesa, anzi un bagno. Un bagno caldo, mentre aspetto che arrivi. Magari l'acqua calda mi fa girare meno la testa. 

Così incomincio a riempire la vasca e aggiungere molto bagnoschiuma, ma non sono mai stata una persona molto paziente, quindi quando l'acqua raggiunge appena un terzo della sua altezza effettiva, mi ci infilo dentro e blocco lo scorrere rapido dell'acqua.

Cerco di godermi il momento.

Quando però finalmente sento la porta di camera mia aprirsi, sono ancora dentro la vasca da bagno.

Shine ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora