Guardo Bryan e Finn giocare alla play in lontananza, dallo stipite della porta della camera di mio fratello.
Le prime tre settimane di lockdown sono state tutte belle e serene: ma i workout di famiglia, le lezioni online e preparare cene mai mangiate prima mentre si aspettano gli aggiornamenti del Ministero, dopo un po', pesano, e pesano tanto, e gli animi in famiglia, nonostante la casa sia per fortuna grande, si fanno sempre più vispi e vivaci, ovvero ci sono circa tre litigate al giorno, senza contare la pesante situazione riguardo alla faccenda di Emily.
Improvvisamente, il mio cellulare squilla e d'istinto rispondo senza guardare chi sia.
«Pronto?»
«Ciao Grace» la sua voce profonda provoca in me una moltitudine di brividi.
Era da tanto tempo che non sentivo la voce di Aaron.
«Hey» rispondo un po'... insicura
«Scusa... per caso ti disturbo?» mi domanda premuroso
Deglutisco piano mentre mi allontano dallo stipite della porta, diretta al piano di sopra, in mansarda.
«Ehm... no, tranquillo, dimmi tutto» cerco davvero con tutta me stessa di sembrare il più tranquilla possibile
«Ecco...» Aaron fa una pausa «volevo solo sapere come stavi»
Prendo un gran respiro: «Tutto molto tranquillo, solito» dico mentre finalmente vedo in lontananza una sedia su cui ho urgente bisogno di sedermi «sì, beh, pandemia globale a parte, ovviamente...» mi schiarisco la voce tossendo «tu, invece?»
Sento il ragazzo sospirare. «Tutto bene, ho deciso di rimanere dai miei nonni per il periodo del lockdown» mi spiega
«Oh...» cerco di sembrare sorpresa, sperando che mi creda
Sento, percepisco, che sta per succedere qualcosa.
«Senti, Grace, io...» inizia il discorso prima di fermarsi per riprendere concentrazione.
Ecco: sta arrivando.
«Sono ancora innamorato di te» sputa fuori «non riesco a toglierti dalla testa, non riesco a dimenticarmi il tuo sorriso, il tuo corpo, i nostri corpi insieme»
Deglutisco piano mentre sento le lacrime cominciare a bagnare, di nuovo, il mio viso.
«Aaron, io-» cerco di rispondergli ma mi ferma prontamente
«Fammi finire, per favore»
Sospiro cercando di riprendere un ritmo respiratorio regolare.
«Ti amo follemente, Grace Baileys, e più sto a casa dai miei nonni, più immagino e sogno come sarebbe un futuro con te, ti penso sempre, non riesco a smetterla, e questo fottuto lockdown mi sta mandando fuori di testa»
Deglutisco amaramente.
«Lo so che per te non è lo stesso, lo so che è finita, ma dovevo dirtelo, perchè mi manchi e non voglio rischiare di avere, un futuro, rimpianti e quindi voglio essere certo di dirti cosa provo per te»
La testa mi fa malissimo e le lacrime non riescono a smettere di scendere, ma non sto singhiozzando, sto solo perdendo acqua salata dalle mie pupille e il mio cervello sta facendo troppi sforzi.
«Sei la cosa più bella che mi è capitata negli ultimi mesi e ti giuro che se non fosse per queste dannate restrizioni verrei subito a casa tua e cercherei in tutti i modi di farti cambiare idea»
«Basta» dico con voce molto, molto flebile «sei una persona bellissima, sei un ragazzo incredibile, intelligente e bello, buono e genuino, non hai neanche idea di quanto bene ti voglio» cerco di tranquillizzare sia me che lui
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Shine ||
Teen FictionUn periodo un po' tormentato per la famiglia Baileys. Mentre la madre, vedova da un anno, è alle prese con la gestione del rinomato studio legale di famiglia, con l'aiuto della figlia maggiore, Kimberly, Elliot, il secondo genito, è alle prese con...