Dodici

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«Secondo me Elliot l'ha picchiato di brutto» ammette Emily dopo aver ragionato per un po'
Faccio spallucce:«Sinceramente non mi interessa» sospiro «Sono stanca del suo comportamento da bambino» dico riferita a Bryan.

Quando siamo tornati a casa dopo la notte passata come "ospiti" da Finn, non ho parlato nè durante il viaggio nè a casa. Da allora, non ho più rivolto la parola a mio fratello minore. Non gli ho nemmeno fatto la ramanzina, non ne avevo voglia. Ho dato il compito a Elliot e me ne sono uscita di casa, per venire qui da Emily.

«Se vuoi questa sera c'è una festa al Campus Sud» mi informa.
La guardo dubbiosa:«L'altra volta non mi sembra che sia andata a finire benissimo» commento
Lei accenna un sorriso:«Nessuno si è fatto male e ci siamo divertite» sostiene
Non ci penso molto:«Va bene» accetto più che volentieri, ho voglia di bere.

Il che è paradossale, dal momento che non parlo con mio fratello perché lui beve troppo, ma non voglio fare la sua fine. Semplicemente desidero rimanere fuori casa ancora per un po' e divertirmi.

«Perfetto!» esclama entusiasta «domani dormi da me o da Aaron?» mi chiede curiosa
Faccio spallucce:«Tu hai ospiti?» chiedo
«Completamente libera» conferma
Sorrido:«Allora vengo da te» decido.

Mi piace stare con Aaron, mi piace eccome, ma ho proprio voglia di passare un po' di tempo con Emily.

«Dovremmo solo fare attenzione alla mia coinquilina studiosa che dormirà già profondamente, ma sennò sei la benvenuta»
Sorrido.

«Ora raccontami di ieri» esordisce
Non capisco:«L'ho già fatto» specifico
Mi guarda male:«Parlo di Finn»
«Cosa dovrei raccontarti?» domando, continuando a non capire
Sbuffa sonoramente:«Hai dormito con lui» mi ricorda.
Capisco e sospiro:«Va bene» incomincio «quando ieri io ed Elliot siamo andati a casa sua per vedere le condizioni di Bryan e Gabe, ad un certo punto ho avuto un attacco di panico»
Vedo lo sguardo della mia amica preoccuparsi. È normale: riguardo a quella notte, le ho raccontato solo delle condizioni di mio fratello e del fatto che abbiamo dovuto aspettare la mattina seguente.
«A volte mi succedono, è normale» cerco di tranquillizzarla
«Non so quanto sia normale» esordisce «ma se ne sei consapevole, sono serena. Sappi che se hai bisogno, sono qui»
Sorrido e la ringrazio sinceramente.

È incredibile quanto una persona possa diventare così presente nella tua vita in così pochi mesi. C'è subito stata una connessione tra me e lei e non ci siamo più allontanate da quel momento. Sono felice di averla trovata.

«Continua che sono curiosa» mi mette fretta la ragazza.
Sospiro sorridendo:«Insomma, ero in crisi» gesticolo anche con le mani «e lui ha cacciato mio fratello Elliot di casa per venire a soccorrermi»
Vedo la mia amica stupirsi.
«È stato molto gentile» ammetto «Poi mi ha presa in braccio e mi ha portata a dormire» concludo
«E lui ha dormito con te» aggiunge
Annuisco.
«Nudo?» domanda spudoratamente
«Cosa? No!» esclamo
«Continua» mi ricorda
Sospiro nuovamente:«La mattina seguente mi ha detto che voleva passare del tempo con me, solo con me» spiego «perché voleva dirmi che si sente in colpa per non aver tenuto a bada mio fratello e che si sente responsabile di quello che è successo»
Emily annuisce.
«Io non lo capisco proprio quel ragazzo» commento «ci ho parlato poche volte ma mi sono bastate»
Sorride.
«Che c'è?» domando
Lei sospira profondamente:«La situazione è semplice» esordisce «mentre tu vai a letto con Aaron, Finn vorrebbe portare te nel suo letto»
«Emily!» la richiamo
La ragazza mi guarda e fa spallucce:«Anche se l'ha già fatto, in un certo senso» continua
«Secondo me è solo strano» opino
«Forse» commenta «o forse è attratto da te, gli piaci»
«Nah» smentisco «Non gli interesso, fortunatamente»
«E se fosse?» indaga
«Emily gli ho semplicemente fatto pena e probabilmente doveva sdebitarsi in qualche modo, se si sentiva in colpa per mio fratello»
«O magari era solo una scusa per non fartelo capire» ipotizza
«Nah» smentisco «i ragazzi non pensano così, preferiscono le cose più semplici»
«Mi hai detto tu che è strano» puntualizza.
Ci penso un attimo:«Giusto» confermo «nel dubbio, mi prendo le distanze» sorrido ingenua
Emily scuote la testa rassegnata:«Non ho mai visto Finn, ma Aaron è un figo da paura» ammette
Mi metto le mani sulla faccia mentre lei continua convinta con la sua tesi
«Non è necessariamente una cosa brutta» prosegue «se con Aaron ci scopi e basta, magari con Finn nasce qualcos'altro»
La guardo male:«Non voglio che nasca niente con nessuno» le spiego
«Secondo me va a finire che ti innamori di Aaron» commenta
«Mai» rispondo sicura
La mia amica fa spallucce:«In queste situazioni finisce sempre così» sospira «uno dei due si fa male»
Respiro profondamente:«È stata una scelta di entrambi, condivisa» le spiego
«Sì ma non avete ben delineato la vostra situazione»
Annuisco, ha ragione.
«Secondo me dovreste chiarire e decidere che tipo di relazione avere»
Annuisco nuovamente.
«Che poi» esordisce dopo un attimo di silenzio «perché proprio lui?»
Sorrido:«Perché ha un carattere di merda» spiego tranquillamente «e non potrei mai amare una persona del genere»

È vero, Aaron è proprio bello. Ha quel fascino da intellettuale, da studente di ingegneria che sa cosa vuole dalla vita, che mi affascina molto. Non posso smentirlo, ma ha veramente un carattere di merda. È insistente e vuole sempre avere ragione. E anche io. È questo il problema: due testardi non vanno mai bene. Io già non sopporto me stessa, figuriamoci un altro come me.
Tra me e Aaron c'è molta, molta chimica. Per fortuna, o purtroppo, dipende dai punti di vista, non è abbastanza per instaurare una relazione amorosa.

Shine ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora