Mi concentro sul forno, evitando la domanda di Aaron. Dopo alcuni minuti, le estraggo e le metto su due piatti, con l'aiuto del ragazzo. Poi, ci sediamo sul tavolino della cucina, per cenare, anche se sono le undici di sera.
«Guarda che ho visto che hai evitato la mia domanda» mi sottolinea
Sorrido: «Non ti sfugge proprio niente» ironizzo
«Quando te la senti» mi assicura «sappi che puoi dirmi tutto»
Lo guardo attentamente: chi l'avrebbe mai detto che Aaron ha un animo così dolce ed empatico.
«Però se questo tizio ti ha fatto qualcosa o ti ha toccato, lo picchio» continua con nonchalance, concentrato sulla sua pizza «anche perché ricordo che c'era alla festa. O meglio, ricordo il suo nome pronunciato da tuo fratello»
Ridacchio alle sue parole.
«Non ho molta fame» commento, dopo aver mangiato uno spicchio di pizza
«Devi mangiare qualcosa» mi rimprovera «non puoi andare avanti così»
Faccio spallucce.
La verità è che sapere che Finn è a pochi metri da me, nonostante casa mia sia molto grande, mi turba. Non voglio che mi stia vicino e non voglio capitare nella situazione di avere Finn ed Aaron nella stessa stanza, soprattutto dopo il bacio che l'amico di mio fratello Bryan mi ha rubato.
«Vieni qui» mi invita Aaron, dopo aver probabilmente notato il mio cambio d'umore
Guardo il ragazzo e sospiro, mentre mi alzo. Mi siedo poi sulle sue gambe e lo guardo, come se fossi un cane bastonato.
«Mi dici che ti prende?» mi domanda preoccupato, mentre con un braccio mi tiene la schiena e con l'altro mi accarezza le gambe nude
Ne approfitto per prendermi un momento per decidere cosa fare.
«Durante le vacanze per il giorno del ringraziamento sono rimasta a casa da sola» incomincio a raccontare «dopo alcuni giorni, Finn, l'amico di mio fratello Bryan, si è offerto di farmi compagnia durante la notte»
Lo sguardo del ragazzo si incupisce e le sue mascelle diventano rigide.
«Poi ho scoperto che mia madre l'ha pagato per tenermi sotto controllo»
Aaron mi guarda visibilmente turbato e stupito
«Non lo biasimo per aver accettato i soldi» gli spiego «ma per avermelo nascosto» continuo «Mi sono sentita presa in giro» ammetto «e la sua presenza qui mi irrita»
Il ragazzo mi osserva piano: «Ha allungato le mani?» chiede
Scuoto la testa in risposta negativa: ci manca anche che gli racconti cosa è successo ed è la fine.
«In realtà mi ha aiutato in un momento molto buio» sospiro «proprio per questo non lo sopporto»
Aaron annuisce: «Ti capisco» afferma «e mi dispiace che lui ti abbia trattato così»
Deglutisco piano: «Ti hanno pagato per starmi vicino?» domando sospettosa
Il ragazzo ridacchia alle mie parole: «No» risponde sicuro, abbassando la voce in un sussurro «anche perché avrei dovuto dire perché ti conosco e non so quanto sarebbe stato positivo»
Ridacchio e mi appoggio alla sua spalla, cercando disperatamente coccole.
Lui incomincia subito ad accarezzarmi le gambe, provocando sulla mia pelle dei brividi.
«Devi mangiare» sussurra
«Non ne ho voglia» rispondo sinceramente «preferisco stare qui così con te»
«Che ne dici se domani ci guardiamo un film insieme?» mi domanda
Sorrido alla sua proposta e annuisco sulla sua spalla.
«Voglio che tu ricominci a vivere» ammette poi «sai, pensavo fosse semplicemente il tuo carattere» incomincia a raccontare «una ragazza chiusa e riservata» lo ascolto attenta «a cui piaceva bere e andare alle feste, nient'altro»
«E venire con te» aggiungo
Sento il ragazzo sorridere: «Tu non sei così» dichiara «sono certo che dietro a tutto il dolore che stai passando c'è una ragazza con molta voglia di vivere, che dorme almeno 8 ore al giorno, che mangia qualsiasi cosa le capiti sotto gli occhi e con un sorriso che esprime davvero felicità»
Deglutisco alle sue parole.
«Quando Elliot mi ha raccontato della tragedia di vostro padre» continua «mi sono stupito di quanto possiate essere simili voi due, tu e tuo fratello» ammette «fate i forti, i menefreghisti, i sarcastici e anche gli stronzi a volte» sorrido «solo per nascondere la vostra sofferenza»
Circondo Aaron con il mio braccio, appoggiando la mia testa alla sua
«Non posso nemmeno immaginare quanto state soffrendo» sancisce «ma voglio che tu sappia che non ti giudicherò mai, qualsiasi cosa tu voglia dirmi»
«Non voglio che le persone cambino opinione di me solo perché sanno cosa mi è successo» ammetto
«Non ho cambiato opinione» risponde sicuro «ho solamente dato un motivo alla tua corazza»
Annuisco, cercando di nascondere un sorriso.
«Per me sei sempre la stessa» cerca di rassicurarmi «ma ora so perché sei triste»
Mi stacco dalla sua testa e lo osservo attentamente, in silenzio.
«Sono bello, vero?» mi chiede ironico dopo qualche momento di silenzio
Rido di gusto alle sue parole e il ragazzo di sua spontanea volontà mi bacia, interrompendo la mia risata. Non ci metto molto a ricambiare il gesto, assolutamente d'accordo.
«Deduco che mi preferisci alla pizza» mi sussurra sulle mie labbra
Rido di nuovo alle sue parole mentre il ragazzo distoglie lo sguardo, per guardare qualcosa alle mie spalle.
All'istante, mi giro nella direzione del suo sguardo, per incrociare il corpo di Finn di schiena, che sta trafficando con qualcosa.
Per un istante perdo il respiro e non so davvero come comportarmi.
Riporto la mia attenzione su Aaron e lo guardo in cerca di qualche aiuto.
Il ragazzo, notando evidentemente il mio urto, mi accarezza piano la coscia nuda e mi sorride.
«Scusate per l'interruzione» dice solamente Finn, uscendo dalla cucina, con tono insicuro e triste.
Non ho avuto nemmeno il coraggio di guardarlo, bensì mi sono concentrata sul ragazzo di fronte a me, che non mi ha mai dato così tanta sicurezza come ora.
Sono pronta a conoscere a fondo Aaron. Sono certa che prima o poi perdonerò Finn, ma non ora. Con calma, piano piano. Giorno dopo giorno.
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Shine ||
Teen FictionUn periodo un po' tormentato per la famiglia Baileys. Mentre la madre, vedova da un anno, è alle prese con la gestione del rinomato studio legale di famiglia, con l'aiuto della figlia maggiore, Kimberly, Elliot, il secondo genito, è alle prese con...