Cinquantuno

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Seguo con lo sguardo e con il corpo il luogo da lui indicato.

Dopo tante chiome sconosciute, riconosco Emily dalla sua frangia: ma che ci fa qui?

Lo ammetto: ci rimango male perché ero convinta che fosse tornata a casa sua, una cittadina a tre ore di auto da qui.

«Vado a salutarla» dico tranquillamente ad Aaron
Il ragazzo annuisce: «Ti aspetto in sala» mi comunica, per poi spiegarmi la strada per raggiungerla.

Fatico molto a farmi spazio tra la folla. La gente è così maleducata!

Solo quando sono a pochi centimetri da lei, Emily si rende conto della mia presenza.

«Grace?» esclama stupita. Noto il ragazzo biondo accanto a lei guardarmi male.

Deglutisco fingendo un sorriso: «In carne ed ossa» sospiro «Non sapevo fossi in città» dico subito tagliente

«Ehm sì» si imbarazza «volevo passare un po' di tempo con Joshua» ammette guardando il ragazzo accanto a lei

Annuisco sorridendo e fingendo di non essere offesa.

Io sono davvero felice che lei lo sia altrettanto, ma non mi va che ignori la mia esistenza per un ragazzo.
Io non penso di averlo fatto quando Aaron è entrato nella mia vita.

«Tu devi essere il suo ragazzo» esclamo poi guardando la chioma bionda. Ha i capelli incredibilmente in ordine, non ce ne è nemmeno uno fuori posto. I suoi occhi sono verdi ed è un colore molto forte.
Se avessi mai pensato che il principe azzurro esistesse, avrebbe avuto il suo volto.
Eppure, forse a causa di questa sua perfezione fisica, mi urta.

Joshua mi sorride e si avvicina a me, alzandosi dal divanetto su cui sono seduti i due: «Ciao!» esclama con voce soave «è un grande piacere» mi pone la mano «sono il fidanzato di Emily, Joshua» stringo la sua mano fingendo un sorriso.

Se fosse per me, gli darei tante di quelle sberle. Non so perché, ma questa cosa che quasi si impossessa delle presenza di Emily non mi piace.

«Grace» dico semplicemente.

Il ragazzo continua a sorridermi convinto.

Forse non è così male come credo. Forse dovrei smetterla di essere così pessimista riguardo l'argomento.

«Sei qui con Aaron?» indaga la mia amica

Annuisco: «Con lui, i miei fratelli e dei loro amici» rimango di proposito nel vago

Emily sorride senza dire alcuna parola e dato che nemmeno il biondo sembra voler dire qualcosa, cerco la voglia ed esordisco: «I ragazzi sono a giocare a beer-pong, se volete potete venire anche voi»

La mia amica guarda subito il ragazzo accanto a lei per cercare di capire se accettare o meno la mia proposta.

Questo gesto mi offende un po'. È come se lei non avesse piacere a stare con me.

Joshua attende qualche secondo prima di rispondermi: «Mh... certo, perché no» improvvisa infine

Sorrido alla sua risposta e li invito a seguirmi.

Non ci vuole molto a ricordarmi come raggiungere la mia meta. Per fortuna, nonostante questa casa sia enorme, la sua pianta è molto intuitiva.

Quando la grandissima stanza è di fronte a noi, non ci impiego molto a individuare i ragazzi: fanno un casino assurdo.

«Finalmente!» esclama Bryce
Sorrido alle sue parole, non sapendo cosa fare.

«Dobbiamo fare la partita ingegneria contro filosofia» mi spiega Logan «ci manca un giocatore e qua sembrano tutti santi» commenta riferendosi a mio fratello Bryan e ai suoi amici

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