Sessantatré

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«Non possiamo farlo» dice con l'affanno Finn tra un bacio e l'altro

«Lo so ma ne ho bisogno» controbatto mentre cerco di togliergli la maglietta

«Non avevi bisogno di tempo per te?!» mi domanda mentre, a petto nudo, mi toglie la maglietta 

«Ho bisogno di tempo per me con te» specifico 

Finn mi prende poi di peso e mi fa sedere sul piano in marmo accanto al lavandino del mio bagno, la gelida superficie mi fa venire ancora più brividi. 

«E se entrassero per caso nella tua stanza?» ipotizza mentre continua a togliermi indumenti 

Sorrido: «Ho chiuso a chiave, piccolo Sherlock Holmes» ironizzo 

«Di piccolo qui non c'è niente» sancisce togliendosi dal suo corpo tutti gli indumenti possibili 

Sorrido e gli concedo il beneficio del dubbio. 

Amo fare l'amore con lui: è possibile amare così tanto?

Mi piace lui in qualsiasi sua sfaccettatura, ma ha ragione, devo iniziare a prendermi cura di me stessa. 

Ma che ci posso fare? Siamo in pieno lockdown, sono obbligata a vederlo tutto il giorno tutti i giorni; sono consapevole di essere una persona forte, ma non faccio miracoli, per fortuna oserei dire. 

«Se quando esco incontro Elliot che gli dico?» mi domanda Finn mentre entrambi ci stiamo rivestendo

Faccio spallucce: «Che abbiamo guardato un film»

Finn mi scruta: «Non ci crederà mai» sancisce 

«Gossip Girl» dico «digli che abbiamo visto Gossip Girl»

Il ragazzo quasi non mi fulmina con gli occhi: «E credi davvero che lui ci possa mai credere con... Gossip Girl?»

Faccio spallucce e sorrido: «Se tu dovessi dire una bugia, te la inventeresti bene, no?»

Finn annuisce. 

«Chi vuoi che menta dicendo di aver guardato Gossip Girl?!» continuo sicura

Il ragazzo poi sorride e si avvicina a me: «Sei intelligente, avvocato» dice prima di lasciarmi un ultimo bacio e andarsene definitivamente. 

Dopo alcuni minuti, mentre io sono distesa non proprio comodamente sul letto, qualcuno bussa alla porta. 

La donna che mi ha messo al mondo fa la sua entrata: «Che ci fai a testa in giù?» mi domanda subito 

Decido quindi di alzarmi e di sedermi normalmente sopra il materasso.

«Vorrei parlarti» esordisce poi mia madre mentre si siede di fronte a me. 

Non anche lei, per favore. 

Annuisco attendendo che continui. 

«Innanzitutto vorrei chiederti scusa per il mio comportamento dell'altro giorno» sorrido amorevolmente «mi dispiace veramente tanto, ho perso il controllo»

«Non ti preoccupare, mamma, è comprensibile»

Poi continua: «I tuoi fratelli mi hanno detto che tu ed Aaron non state più insieme»

Annuisco. 

«E mi hanno anche detto che l'hai lasciato tu, perchè non lo amavi»

Chi se non Elliot. 

«Sì, mamma. Tutto vero» cerco di mantenere le distanze per non parlare dell'argomento

«Bambina mia» esordisce dopo avermi dato uno sguardo veramente amorevole «tu sei come tuo padre, quando ami una persona, lo fai con forte sentimento»

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