Ventotto

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Finn Owens
Ti va se vieni da me questa sera? Ieri non sono riuscito a dirti alcune cose...

Aspetto qualche istante per rispondere, mentre decido.

Grace Baileys
Certo, va bene

Finn Owens
Alle 8 da me

Non dire a nessuno che vieni qui

Sospiro mentre guardo attenta il soffitto, ben distesa sul letto.

È stata una bella giornata. Abbiamo tutti cucinato insieme e poi abbiamo mangiato fino alla sfinimento. C'è stato anche Finn.
C'era una strana armonia nell'aria: si sentiva la mancanza di mio padre, si sentiva eccome, ma era come se fossimo comunque tranquilli. Più o meno.
Mia mamma mi ha spiegato che sono tornati a casa perché non aveva intenzione di trascorrere la festa del ringraziamento anche senza di me.
In realtà, mia mamma ha sempre avuto questa idea, solo che non l'ha detta ai miei fratelli.

Sono stata bene questi giorni. Ho trascorso molto tempo con me stessa, ma anche con vecchie e nuove conoscenze. Sono felice di aver sistemato il mio rapporto in bilico con Oliver e sono contenta del rapporto pacifico con Finn.

È stato bello quando prima ho abbracciato Bryan. Non l'ho perdonato per quello che fa e se succede di nuovo lo riempio di botte, ma è liberante lasciare il rancore correre via.

Qualcuno bussa alla porta e la guardo chiedendo di entrare.
Il corpo di mio fratello Elliot spunta e si avvicina a me, distendosi accanto a me.

Poi, guarda il soffitto insieme a me:«Sei insopportabile» esordisce «ma mi sei mancata»
Ridacchio:«Leccaculo» commento
«Come sei stata?» domanda

Ovviamente, solo mia madre è a conoscenza del fatto che Finn mi ha fatto compagnia nelle notti. Sarebbe imbarazzante dirlo ai miei fratelli, sopratutto a Bryan.

«Bene» dico «ho pensato tanto»

Il ragazzo si schiarisce la voce:«È venuto qualcuno a trovarti?»

Corrugo la fronte:«Sarebbe dovuto venire qualcuno?»

«Grace» incomincia «so di Finn»

Mi giro all'istante per guardarlo:«Sai che ha dormito qui?» domando

Mio fratello mi osserva e annuisce.

«E quindi?» indago non capendo

«Promettimi che non fai casini» incomincia

Mi preoccupo subito, mi alzo sedendomi sul materasso e aspettando che lui faccia lo stesso.

«Ecco...» cerca di incominciare.

Lo guardo attenta.

«È stato Bryan a domandare a Finn di tenerti d'occhio»

Annuisco:«Sì, lo so» confermo

«Sai anche che la mamma era d'accordo?» continua

Rimango ferma non capendo.

«Ecco...» abbassa la testa

«Elliot, dimmelo» dico esausta dall'attesa

«La mamma l'ha pagato per tenerti d'occhio» dice con voce esile.

Bene. Benissimo.

Lo guardo attenta, mentre qualcosa in me si spezza.

«Spiega meglio, ti prego» lo invito

«Da quello che ho capito Finn ha qualche problema con i suoi genitori, perché lui vuole rimanere qui ma loro vorrebbero che tornasse a casa» ricollega i suoi ricordi «e così, sotto consiglio di Bryan, l'ha pagato»

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