Ventinove

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«Sei pronta a ricominciare a fare festa?» mi chiede Emily mentre ci guardiamo allo specchio.

Lei indossa un vestito rosso fuoco, che esalta la sua marcata frangia nera e il suo corpo minuto. Il rosso le sta davvero bene. Io, invece, indosso un vestito blu, con una scollatura per niente eccessiva, in modo tale da poter ballare senza preoccupazione di rimanere eccessivamente scoperta.

Ho rivalutato il ballo in questo ultimo periodo. Certo, ho sempre bisogno di un bicchiere per lasciarmi andare completamente, ma è divertente se compiuto con le persone giuste.

«Aaron mi ha inviato l'indirizzo della festa» la avviso «è nella casa di una confraternita qui vicino»

La ragazza annuisce: «Ti scoccia se dormi con lui questa notte?» mi domanda

Sorrido: lo avevo già pensato.

«No» la tranquillizzo «non ti preoccupare»

«Bene» sospira «perchè pensavo di andare da un ragazzo che incontro alle feste da un po'» mi confida

La guardo seria: «Stai attenta, ok?» mi assicuro

Emily mi sorride: «Ti invierò la posizione, il nome e il cognome e qualsiasi cosa io sappia di lui» mi dice «così se non mi senti per domani pomeriggio, hai le prove necessarie per denunciarlo»

Ridacchio alle sue parole, ma mi tranquillizzano.

Poi, insieme, ci dirigiamo verso la nostra meta.

Ci accoglie un'enorme abitazione, di almeno cinque piani, da dove non solo proviene la musica forte, ma è circondata da tantissime persone, tra cui alcune già ubriache.

«Prima tappa» mi urla Emily all'orecchio mentre entriamo nell'edificio «banco degli alcolici»

Annuisco alle sue parole e insieme cerchiamo di capire dove possa essere.

Finalmente raggiungiamo il grande bancone, che da come si poteva intuire, è posizionato in cucina.

Io e la mia amica ordiniamo due superalcolici e ci dirigiamo, dopo averlo chiesto al barman, verso il cuore della festa: il grande salone.

Decidiamo poi di sederci su un divano, che per grazia abbiamo trovato libero, e goderci le nostre bevande da sedute, mentre studiamo bene la situazione.

«Mi è mancato passare del tempo con te» mi dice

Sorrido: «Anche a me» ammetto sincera

«Tu hai avuto un altro tipo di compagnia» mi guarda furba, riferendosi alla presenza di Finn durante le vacanze per la festa del ringraziamento

«Guarda» dico «lasciamo stare» concludo concentrandomi sulla mia buonissima bevanda.

La mia amica mi guarda senza capire.

Non le ho raccontato cosa è successo, non ne avevo molta voglia. Non ero per niente dell'umore.

«Lunga storia» dico «ti dico solo che mia madre e mio fratello minore l'hanno pagato per tenermi d'occhio»

Emily rimane bloccata dalle mie parole: «Cosa?»

Annuisco: «Ti spiegherò tutto» assicuro «ora ho bisogno di bere»

Lei mi sorride molto, molto d'accordo con me.

Dopo aver finito i nostri cocktail, io e la mia amica ci buttiamo in pista e ci scateniamo.

Noto, dopo un tempo indefinito, Aaron guardarmi da lontano e, dopo averlo stuzzicato un po' con i miei movimenti e aver avvisato Emily, mi dirigo da lui.

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