Capitolo 5

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Avete presente quelle notti in cui il vostro sonno è abbastanza disturbato e la mattina vi svegliate con un fastidiosissimo nodo allo stomaco? Ecco, è esattamente questo quello che è successo a me. E sapevo benissimo a cosa era dovuto quel nodo e quella preoccupazione: Jessica. Mi stavo preoccupando come non mai, per una persona che conosco da poco più di una settimana e non è di certo da me un comportamento del genere.

Io sono distaccata, io cerco di non affezionarmi subito alle persone perché le persone ti fanno male. Fatto sta, che mi sono buttata addosso ad un ragazzo e lo avrei anche picchiato pur di difenderla.

"Prova a toccarla di nuovo e giuro che non rispondo di me!"

Un flashback mi attraversa la mente, chissà che cosa mi è saltato in mente ieri. Chissà cosa avrei fatto se quel ragazzo avesse insistito ancora. Ok, devo smetterla di pensare. Ormai quel che è fatto, è fatto! Tanto vale scendere a fare colazione.

Meno di un'ora dopo sono nuovamente nella mia camera a cercare di rifarmi il letto. Potrei mandare un messaggio a Jessica, ma cosa potevo dirle? Non faccio in tempo a finire quel pensiero che sento bussare alla porta. Da quando mia madre o mio fratello bussano? Non faccio in tempo a dire questa frase a voce alta che la porta si apre, mostrano due occhi così azzurri che mi sembrarono illuminare la stanza.

Questa ragazza fa crollare ogni mia certezza, solo guardandola.
Ma che caspita mi prende?!

"Ti disturbo?" mi chiede, ancora dietro la porta.
"No, entra pure.. scusa il disordine, stavo giusto cercando di sistemare un po'." le dico, ancora intenta a rifare quel dannato letto.

Si avvicina alla scrivania, sedendosi sulla sedia. Restiamo in silenzio qualche minuto. Quando finisco di sistemare il letto mi sdraio su di esso e le faccio cenno di mettersi vicino a me e, senza parlare, fa come le dico.

"Come stai?" le chiedo io.
"Vuoi la verità?"
"Ovvio.."
"Sto bene! Ieri ne ho parlato con i miei e mi hanno detto che stamattina avrebbero chiamato i genitori di Josh, si chiama così, e gli diranno che se succederà una cosa simile lo denunceranno." sembra avere un tono tranquillo, e questo mi rassicura.

"Beh, menomale allora! Si nota che sei più tranquilla.." mi giro sorridendole.

Dopo qualche attimo la sento ridere.

"Sei pazza? Perché stai ridendo da sola?!"
"Stavo pensando.. A quando gli sei saltata addosso!" e scoppia a ridere ancora più forte!

Mi stava prendendo in giro per averla 'salvata'?!

"Scusa mi stai forse prendendo in giro?! Ma guarda te che stronza che sei!" le dico facendo la finta offesa, incrociando le braccia al petto.

"Dai non fare l'offesa.. Ci stavo solo ripensando e mi è venuto da ridere!" dice lei, continuando ancora a ridere.

Io non le rispondo, facendo ancora la finta offesa e in un attimo mi ritrovo Jessica a cavalcioni su di me e le sue mani sui miei fianchi, cercando di farmi ridere facendomi il solletico. In meno di tre secondi mi stavo dimenando sotto di lei ridendo come una matta e cercando di bloccarle le mani.

"Smettilaa!" cerco di urlarle tra le risate, mentre lei ride ancora senza accennare a fermarsi.
Con un movimento, che neanche io saprei spiegare a parole, riesco a prenderle i polsi e con un colpo di bacino riesco a ribaltare la situazione, portandomi a cavalcioni su di lei, tenendole i polsi, ancora bloccati, sopra la testa.

"E adesso come la mettiamo?!" le dico con tono malizioso.
"Non so, come la vuoi mettere?" mi risponde lei a tono.
"Perché percepisco dei doppi sensi?"
"Perché sei una mente contorta!" mi dice lei scoppiando a ridere.
"Probabilmente hai ragione!" ridiamo ancora un po', poi io mi fermo a guardarla.
"Che stai pensando?"
"Ad una probabile vendetta."
"Non sembri una che pensa in fretta però!"
"Però agisco in fretta!" la zittisco con questa mia frecciatina, riferita al giorno precedente, e lei sembra aver colto alla grande.
"Direi che questa mi basta come vendetta!" le faccio l'occhiolino e mi alzo dal letto, avvicinandomi alla finestra.
"Sei una stronza!" mi dice indignata lei.
"Io? Sei tu quella che ha cominciato a farmi il solletico! E ora non fare la finta offesa! Quel ruolo è già mio!" e scoppiamo nuovamente a ridere entrambe.

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