Blue like the sky // 🏳️‍🌈

Capitolo 32 (prima parte)

Nicole Pov.

"Dai, sbrigati!!" mi urla Caroline.

Adesso non posso neanche farmi una doccia in santa pace! Ma che problemi ha?!

"Ma che vuoi? L'appuntamento con Jessica è tra più di un'ora, che fretta hai?!"

Esco dal bagno, in accappatoio, mentre asciugo i capelli con un altro asciugamano.

"Devo parlarti di una cosa! Però prima vestiti!" sembra nervosa.
"Oh.. Oh, no.. No, ti prego.. Non dirmi che sei incinta!"

Rimane per qualche secondo in silenzio, con una strana espressione sul viso.

"Tu sei un'idiota!!" urla. "Vai a vestirti, per favore!" indica verso la mia stanza.

Beh, almeno non è incinta!
Mi chiudo nella mia stanza, cercando nell'armadio qualcosa da mettere. Opto per i soliti jeans e maglietta, infondo dobbiamo solo andare a fare colazione!
Una volta vestita, apro la porta della mia stanza, così da far capire a Caroline che può avvicinarsi.
Entra in camera, sedendosi sul letto ed io faccio lo stesso, osservandola.

"Quindi non sei incinta?" la stuzzico un po'.
"Stupida!" mi dà uno schiaffo sul braccio, ridendo.
"Allora.. Che mi devi dire?" mi siedo meglio, incrociando le gambe e osservandola.
"Ti ricordi.. Ricordi che l'altra sera sono uscita, senza dirti dove stavo andando?"
"Mh.. Quale delle tante sere? Tu esci sempre!"
"Dai, mi fai sembrare come una che non sta mai in casa!"
"Perché è così, infatti!" la guardo con espressione ovvia.
"Oggi sei più odiosa del solito!"
"Ma non ho fatto nulla!"

Mi fulmina con lo sguardo.

"Comunque.. Quella sera quando Jessica è rimasta a cena.."
"Jessica resta quasi sempre a cena qui!" la prendo in giro, ridendo. "Ormai sembra essersi trasferita qui, praticamente!"
"Dai, concentrati! È stato solo qualche sera fa!"
"Ho capito, Car.. Ti stavo solo prendendo in giro!" ridacchio.

Come potrei mai dimenticare quella sera?
Jessica mi ha portata sul tetto, condividendo con me uno dei suoi posti preferiti e insieme abbiamo guardato le stelle e le luci della città.
Una delle cose più romantiche che qualcuno abbia mai fatto per me! Sentivo il cuore scoppiarmi nel petto e non per la paura dell'altezza, ma solo ed esclusivamente per la vicinanza di Jessica. Per le parole che mi ha detto e per tutto l'amore che mi ha dimostrato quella sera.
Quella notte abbiamo fatto e rifatto l'amore. Ore e ore strette l'una nel corpo dell'altra, come se al mondo esistessimo solo noi due.

"HEY!" una mano mi colpisce in pieno viso.
"Che vuoi?!"

Perché deve sempre interrompere i miei pensieri?!

"Come che voglio?! Stavo parlando! Devo prendere un appuntamento per poter avere la tua totale attenzione?!
"Ah, giusto.. Vai! Spara!"
"Spara.. Spara.. Prima o poi ti sparo in testa!"

Ci guardiamo talmente tanto male, che se potessimo uccidere con lo sguardo, probabilmente adesso saremmo entrambe carbonizzate.

"Dai, parla!"

Prende un respiro profondo, tornando seria e guardandomi.

"Beh.. Quella sera.. Sono uscita con.. Con Mark.." abbassa lo sguardo poco prima di pronunciare il nome del biondo.
"Wow.. Ma.. Aspetta, siete proprio usciti o.. Tipo che sei uscita di casa e sei entrata nel suo letto?" chiedo, mezza seria.

Ecco che un cuscino mi colpisce in pieno.

"Cretina!"
"Ok, ok.. Scusa!" rido, senza riuscire a prendere sul serio la situazione.
"Mai che prendi le cose sul serio!"
"Non dovevo dirlo, hai ragione.. Ma.. Scusa, mi è uscito spontaneo!" cerco di calmare le risate, mentre lei sbuffa, incrociando le braccia al petto.
"Ti odio!"
"Sono tornata seria.." dico, mentre mi do colpetti sul viso, cercando di smettere di ridere per concentrarmi su di lei.
"Non ci sono andata a letto!"
"Ok.. Buono! Credo.. Si? No?" la osservo, cercando di decifrare la sua espressione.
"Si.. Insomma.. Gli ho mandato un messaggio, perché non avevo il coraggio di chiamarlo.. E gli ho chiesto se gli andava di parlare e lui ha accettato."
"E come è andata?"
"Beh.. Io ero super imbarazzata, invece lui era strano! Serio e freddo.. Come se cercasse di non far trapelare nessuna emozione!"
"Stava cercando di fare l'orgoglioso, praticamente!"
"Si, credo che l'intento fosse quello.."
"E quindi.. Avete parlato?"