Capitolo 18

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Jessica Pov.

"Non è possibile.." mi alzo in piedi.
"Lo so, sembra assurdo.. Ma ci sono troppe cose che si collegano.."

Mi volto verso Nicole.

"Perché ci avrebbero dovuto mentire?! Mia madre non avrebbe mai dato via un figlio! Non ci avrebbe mai mentito così!"
"Lui non è figlio di tua madre.." si alza anche lei, avvicinandosi a me.
"No.." prendo le distanze, portando avanti le mani.
"Hey, lo so che non deve essere facile tutto ciò da assimilare ma.. Io non ti lascio sola in tutto questo, ok?"

Annuisco.

"Lo so.. Ma adesso voglio stare da sola.."

Mi allontano, lentamente.
In realtà non so dove sto andando. Cammino e basta.
La mia mente ha un vuoto. Non riesco a pensare a nulla.
E poi, a cosa dovrei pensare? Al fatto che i miei genitori ci hanno mentito per tutto questo tempo? Perché lo hanno fatto? E se questo fratello non è figlio di mia madre, vuol dire che mio padre l'ha tradita. Perché?
Mi ritrovo ai campi sportivi. Non so neanche io come ci sia arrivata qui.
Mi siedo su una panchina, guardando le altre persone fare sport. Cerco di fare chiarezza nella mia testa, ma il problema è che non so neanche io cosa dovrei chiarire.
Mi sono ritrovata, senza neanche accorgermene, in un vortice di emozioni.
Rabbia, verso mia madre.
Delusione, verso mio padre.
Tristezza, verso quel ragazzo.
Come dovrei comportarmi adesso? Dovrei.. Incontrarlo? E cosa gli dico? 'Ciao, sono Jessica. Tua sorella.'
Oh, si.. Sarebbe proprio l'ideale! E Rebekah? Cosa penserà di tutto ciò?

Ci ritroviamo così tante volte a guardare la televisione e vedere situazioni simili. Provi ad immedesimarti in quelle persone. Ti chiedi come sarebbe trovare un fratello o una sorella di cui non sai nemmeno l'esistenza ed ecco che in un attimo ti ci ritrovi dentro. E ti chiedi come si possibile che una cosa simile sia accaduta proprio a te.
Ed è proprio quello che sto pensando io. Com'è possibile che ciò sia accaduto proprio a me? Proprio da parte di mio padre, che ha sempre predicato la sincerità all'interno del nucleo familiare. E lo avevamo. O per lo meno io. Sono sempre stata sincera con lui. Il nostro era un rapporto speciale. E lui ha rovinato tutto con questa bugia.
Resto immobile su quella panchina per non so quanto tempo, ore forse, fino a quando finalmente riesco a prendere una decisione.
Mi alzo in piedi, tornando verso il dormitorio.
Mi ritrovo davanti ad una porta. Numero ventitré.
Busso e dopo qualche secondo mi ritrovo davanti i suoi occhi.

"Jess.."

Mi getto tra le sue braccia. Lei non perde tempo a stringermi a sé. Si, avevo proprio bisogno di un suo abbraccio.
Entriamo dentro l'appartamento e ci dirigiamo in camera sua.
Mi tolgo la giacca, poggiandola su una delle sedie, per poi sedermi sul letto. Nicole si posiziona esattamente davanti a ma, carezzandomi una guancia.

"Ero preoccupata.. Non sapevo dove fossi e non rispondevi neanche al telefono."
"È dentro la borsa, non l'ho sentito."

Si siede di fianco a me, prendendomi la mano. Tiene lo sguardo basso. È una situazione di disagio anche per lei.

"Hey.." la chiamo.

Lei alza lo sguardo ed io mi avvicino, baciandole le labbra. Per quei pochi secondi riesco a non pensare a nulla, poi ecco che di nuovo la mia mente viene assalita dai mille pensieri.

"Come stai?" mi chiede, accarezzandomi la mano.
"Ho passato momenti migliori.. Ho mille pensieri che mi frullano per la testa.. Sono anche arrivata a pensare che fosse tutta una bufala e che si fosse inventato tutto.." rido, giusto per non piangere.
"Non ne avrebbe il motivo.. Infondo non poteva sapere che io conosco tuo padre.."
"Già.." abbasso lo sguardo.
".. Cos'hai intenzione di fare adesso?"
"Uhm.. Adesso, nulla! Voglio solo rilassarmi un po' con la mia ragazza, andare a cenare e poi provare a dormire." Le sorrido. "Domani invece.. Vorrei raccontassi tutto a Jake.. Se te la senti, ovviamente.."
"Beh, ormai ci sono dentro anche io.."
"Non voglio forzarti a fare qualcosa che non vuoi, eh.."
"Se non glielo dico io chi glielo dirà? Tu? Ti presenterai da lui senza preavviso e gli racconterai quello che ho scoperto? Nah, preferisco farlo io.."
"Grazie.."

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