Capitolo 13

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Nicole Pov

"Ci credi se ti dico che ho perso due chili in questi cinque giorni?"
"Certo che ci credo.."
"Si, ma.. Com'è possibile? Insomma, ho mangiato un sacco di schifezze!"
"Vero.. Ma hai fatto anche un sacco di movimento, per merito mio.."
"Mi hai fatto fare movimento con l'inganno, quindi!"
"Esatto.." mi risponde la biondina, dall'altro capo del telefono.
"Devo sistemare un sacco di cose da portare al dormitorio.."
"Vai oggi?"
"Si.. Domani iniziano le lezioni.. A te quando riprendono?"
"Domani.. Saliamo allora insieme?"
"Va bene.. Che autobus prendiamo?"
"Andiamo con la mia automobile!" dice lei, quasi con tono ovvio.
"Automobile? Hai un'automobile?"
"Si.."
"Quante cose che mi tieni nascoste.."
"Non l'ho usata durante queste vacanze, per questo non l'hai mai vista.. Allora, andiamo in auto?"
"Si, si! Allora ne approfitto per portare cose in più!"
"Come vuoi.. Ci sentiamo dopo per l'orario!"
"Perfetto.. A dopo!"
"Ciao!"

Mi manda un bacio e chiudiamo la chiamata.
Il sogno è finito. Sono passati già quattro giorni da quando abbiamo rimesso piede in terra americana ed io sono ancora con la testa in Francia. La vacanza è stata qualcosa di assolutamente fantastico, ma adesso è tempo di tornare alla vita reale. Infatti è esattamente quello che sto provando a fare. Ho un sacco di cose da portare al dormitorio e non so da dove iniziare.

"Tesoro.. Il pranzo è quasi pr.. Oh, mio Dio! È passato un uragano dentro la tua stanza?!" mia madre entra in camera.
"No, mamma.. Sto solo cercando di capire cosa portare o meno!"
"A stento c'è spazio per passare! Lo sai che devi rimettere tutto in ordine, prima di andartene, vero?"
"Si, mamma.. Lo so!"

Getto sul letto la maglietta che avevo in mano e scendo di sotto. Quanto mi era mancata la cucina di mia madre!
Rientrano in casa anche mio padre e mio fratello. Si, mi era mancato anche pranzare insieme a loro.
Dopo pranzo ho scritto a Caroline dicendole che sarei arrivata entro sera. Il giorno dopo che sono rientrata dalla Francia non abbiamo perso tempo e ci siamo subito viste. Le ho raccontato tutto quello è successo lì! Il fatto che mi abbiano scambiata per russa, la festa di capodanno ed i giochi orribili che si sono messi a fare. Ovviamente, ho omesso il bacio con Jessica e tutte le altre cose che la riguardano.
Ho scritto anche a Jake, che mi ha chiesto di cenare insieme. È stato lui il primo a mandarmi un messaggio una volta rientrati in America, quindi forse gli interesso davvero. Beh, lo scoprirò stasera!

"Io vado.. Ci si vede, famiglia!" saluto mia madre e mio fratello.
"Mi raccomando, quando arrivi chiama!"
"Tranquilla mamma.."
"E poi ci sentiamo dopo cena!"
"Si, mamma.. Ora posso andare? Jessica mi sta aspettando!"
"Ok.. Vai."
"Ciao Chri, ci si vede!"
"Ciao!"
"Salutatemi di nuovo papà, ciao!"

Riesco ad uscire di casa ed avviarmi verso casa Morris. Vedo Jessica che sta sistemando delle cose in macchina. Uh, mi piace la sua auto! È una comune auto da città, né troppo grande, né troppo piccola.

"Ciao Nicole!!"
"Hey Nicholas!" il nanetto mi salta addosso.
"Come stai?"
"Bene, piccolino.. E tu?"
"Tutto bene! Oggi sei più carina del solito!"
"Oh, ma grazie!"

Gli scompiglio i capelli e lo rimetto giù.

"Jess, tuo figlio è un adulatore!"
"È solo educato e gentile.." mi risponde, mentre carica ancora buste in macchina.
"Cos'è che sono?"
"Ehm.. Niente, te lo spiego tra qualche anno."
"Mamma.. Cosa significa adu.. ado.." non riesce a dire 'adulatore', che carino.
"Adulatore, Nico.. Significa che.. Che ti piace fare complimenti alle ragazze!"

Bella questa, eh!

"Ah, ok!"

Soddisfatto dalla risposta, torna dentro casa.

"Hey.." mi avvicino a Jessica.
"Hey.." si sporge per lasciarmi un bacio sulla guancia per poi tornare a rovistare in una delle buste in macchina.
"Ma stai portando con te l'intera casa?"
"Più o meno, si!"
"C'è spazio per me, lì dentro?"
"Si, non ti preoccupare!"

Blue like the sky // 🏳️‍🌈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora