Blue like the sky // 🏳️‍🌈

Capitolo 17

Nicole Pov.

È lunedì.
È lunedì mattina, sono le sette e trenta e la sveglia è appena suonata. Eppure non sono incazzata con il mondo, come tutti i lunedì mattina alle sette. Ho dormito meravigliosamente bene e quando la sveglia è suonata, con molta tranquillità l'ho staccata, senza tirarla al muro. Sono.. Felice?
Mi alzo, abbandonando le calde lenzuola del mio letto per chiudermi in bagno.

"Spicciati!" mi urla mio fratello, bussando alla porta.

Quando esco dal bagno la prima cosa che faccio è dargli uno scappellotto in testa.

"Hey!" si massaggia il punto dolente.
"Hey?! Si può sapere chi ti ha insegnato come ci si comporta con le ragazze?!"
"Eh? Perché?"
"Perché mi chiedi?! Rebekah mi ha detto che non appena hai incontrato un'altra ragazza hai iniziato a flirtarci!"
"Le cose non sono proprio andate così.. Con Rebekah non abbiamo mai concordato che stavamo insieme! Era una cosa molto campata per aria! E poi.. Stavo già iniziando a non sopportarla!"
"E perché?"
"È gelosa.. E possessiva! Voleva che passassi tutto il tempo con lei, lontano dai miei amici!"
"Oh.."
"Sempre a venirmi contro, senza mai sapere come stanno le cose, eh?!" si chiude in bagno, sbattendo la porta.

Ok, forse prima di picchiarlo avrei dovuto chiedergli come sono andate le cose, con più tranquillità. Beh, ormai è andata.
Torno in camera mia e trovo un messaggio. È il buongiorno da parte di Jessica.
Ecco perché sono così allegra. È lei il motivo! Abbiamo passato un weekend meraviglioso insieme. Sono contenta di essermi lasciata andare. Si, lo so. Avessi aperto prima gli occhi staremmo insieme già da un bel po', ma non è mica facile accettare una cosa simile. Anzi, credo di non averla ancora accettato del tutto. È strano pensare che fino a qualche giorno fa pensavo a Jake come un possibile fidanzato e adesso invece mi ritrovo ad avere una fidanzata. Certo, per ora non andremo a sbandierarlo ai quattro venti ma, forse, prima o poi, riusciremo a mostrarci al mondo. Voglio dire, ancora è una cosa fresca, ma sarebbe comunque difficile. È già complicato fare coming out con se stessi, figuriamoci farlo con il resto delle persone.

Ripenso a Jake. Con che scusa lo allontanerò da me? Insomma, stava andando tutto bene tra di noi, come gli dirò che non mi va più di frequentarlo? Credo lo allontanerò gradualmente. Anche perché, per il momento, voglio cercare di capire se c'è qualche connessione tra il suo cognome e quello di Jessica. Potrebbe essere solo una coincidenza, ma ho qualcosa nella mia testa che mi dice di continuare ad indagare.

Scendo in cucina per fare colazione. Tra qualche ora io e Jessica dobbiamo prendere l'autobus che ci porterà a New York. Già, considerando che sabato siamo venuti qui con l'automobile di Mark, la sua è rimasta al campus. Fortuna che non abbiamo quasi niente da portarci dietro.

"Com'è andata ieri sera?" mi chiede mia madre, entrando in cucina.
"Mh? Tutto bene.."
"Dove siete state?"
"Abbiamo cenato in un posto dove condividi il tavolo con degli estranei.. Per fortuna erano simpatici!"
"Bello! E si mangia bene?"
"Abbastanza.."
"Dovremmo andarci con tuo padre!"

Beh, di sicuro farebbero amicizia molto più rapidamente di me.
Ma con quale coraggio dovrei riuscire a dire a mia madre che io e Jessica stiamo insieme? Non ho ancora avuto il coraggio di parlarle di un ragazzo, figuriamoci di una ragazza!
Prima di uscire di casa Christian mi lascia un colpo ben assestato sulla nuca, probabilmente ricambiava quello che gli avevo dato io prima.

"Ciao!" urla, prima di uscire di casa.
"Perché voi due dovete sempre alzarvi le mani?" urla mia madre.
"Beh, se no che gusto c'è?"

Ma i fratelli o sorelle che non si picchiano a vicenda o non si insultano, cosa fanno tutto il giorno?
Beh, ad ogni modo.. Finisco di fare colazione e in meno di un'ora eccomi pronta. Tra meno di mezz'ora abbiamo l'autobus, forse mi conviene andare a chiamare la biondina.
Saluto mia madre ed esco di casa.