Voleva evitare di incrociare Stiles ed i ragazzi, voleva evitare di andare in moto con Isaac e voleva cercare di non parlare con le ragazze.
Non sapeva se avesse fatto bene ad evitarli e, come in passato, non era per niente convinta della sua scelta e non sapeva per quanto tempo l'avrebbe portata avanti.
Saltò giù dal tetto di casa sua: non voleva uscire dalla porta per paura di svegliare qualcuno e, di conseguenza, iniziare una conversazione con suo fratello o un possibile interrogatorio con suo padre, che le avrebbe sicuramente chiesto cosa ci facesse fuori di casa già alle sette del mattino.
Incurante dell'aria gelida di un primo sole, si lasciò aperta la cerniera della felpa nera e iniziò a camminare a passo svelto sul marciapiede, allontanandosi sempre più da casa e avvicinandosi sempre più a scuola.
Con una mano stringeva una bretella del suo zaino e con l'altra, come d'abitudine, stringeva il suo amato ciondolo.
Sua madre era la sua forza e così anche la collana: aveva più volte cercato un significato o un collegamento con quel simbolo, ma aveva trovato solo definizioni strane su internet.
Lasciava perdere ogni volta.
Arrivò a scuola e si diresse subito nella classe della prima ora e, questa volta, si sedette all'ultimo banco, per confondersi tra le teste degli altri studenti e risultare trasparente.
Aspettò che entrassero molti ragazzi nell'aula per potersi calare in testa il cappuccio della felpa: non aveva mai disobbedito alle regole scolastiche ed era sempre stata rispettosa del contesto ma ora, la scuola, era totalmente in secondo piano.
Entrò Scott in classe e, capendo subito le intenzioni solitarie della ragazza, si sedette, seppur con il cuore infranto, al primo banco, lontano da lei.
Una lacrima rigò il viso del ragazzo: avevano rovinato tutto. Quella che per lui era sua sorella, forse, non sarebbe stata più la stessa.
Stiles e Sierra erano due delle persone più importanti della sua vita e non poteva perderne neanche una, altrimenti sarebbe crollato.
A lei la stanza sembrava farsi sempre più piccola, si sentiva soffocare. Quando suonò la campanella che annunciava l'inizio dell'ora buca, quindi, corse in cortile per prendere un pò d'aria e stendersi sul prato appena tagliato.
Aveva il respiro affannato, e questo la invitò a piegarsi e a poggiare le mani sulle sue ginocchia, per riprendere fiato sia per la corsa sia per il misto di emozioni che aveva provato vedendo il suo migliore amico stare male per lei.
-Si può sapere che ti prende?- domandò una voce maschile molto dura alle sue spalle. Si era sentita afferrarsi il braccio in malo modo, e fu costretta, dunque, a girarsi verso la figura che l'aveva strattonata.
Aveva già riconosciuto quella voce scontrosa, e la cosa non le faceva piacere: Derek era visibilmente irritato dal comportamento della ragazza, ma per il resto era sempre uguale.
Stessa t-shirt bianca coperta, in parte, dalla solita gioca di pelle nera, e, soprattutto, stessi occhi magnetici verde smeraldo.
Sierra non disse nulla, e si limitò a fissarlo con una smorfia disgustata, e allo stesso tempo, nonostante non lo volesse ammettere, spaventata.
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𝐏𝐮𝐬𝐡 𝐦𝐞 𝐛𝐚𝐜𝐤 • 𝐃𝐄𝐑𝐄𝐊 𝐇𝐀𝐋𝐄 •
FanfictionSierra Stilinski, sorella gemella di Stiles, torna a Beacon Hills dopo quattro anni, dopo aver superato il lutto per sua madre. Timida, insicura ed estremamente sensibile, la piccola Stilinski crede che, tornando a casa dopo anni, troverà tutto com...