trentasette

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Picchiettava nervosamente le dita sul suo portatile e aggiornava la casella postale delle mail perlomeno da dieci minuti

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Picchiettava nervosamente le dita sul suo portatile e aggiornava la casella postale delle mail perlomeno da dieci minuti. -Ancora nulla?- domandò Lydia Martin, che a sua volta girava per camera di Sierra nervosamente, forse più in ansia della sua migliore amica.

-Niente.- sospirò Sierra, senza staccare gli occhi dallo schermo del computer e continuando ad armeggiare con il mouse. Decise di inforcare i suoi occhiali da vista visto che tutta la luce di quel dispositivo cominciava a darle fastidio, e strizzò leggermente gli occhi.

Proprio in quel momento, la pagina delle mail si aggiornò, e la piccola Stilinski si ritrovò a dover trattenere il fiato. -Ly!- esclamò, facendo prendere un colpo alla sua migliore amica. Da quando avevano scoperto che banshee e Lilith avevano un legame inciso nella storia, si erano sentite a loro volta più legate, e questo aveva portato entrambe a passare molto più tempo insieme anche essendo solo loro due.

-Non urlare così, scema! Potrei morire da un momento all'altro.- esclamò a sua volta la rossa, grattandosi nervosamente il braccio. La piccola Stilinski a momenti le lanciò il portatile addosso, ed arrivò a stendersi sul suo materasso con la testa pressata contro le lenzuola.

-Leggi tu, io non ce la faccio.- sibilò con le labbra contro le coperte, tanto che la sua supplica risultò parecchio ovattata alla sua migliore amica che però ghignò eccitata e prese a scorrere con il mouse su quel documento: la lettera dal college di Sierra.

Le iridi verdi di Lydia Martin si spostavano da una riga ad un'altra sul documento che decretava l'ammissione o meno della piccola Stilinski, a quella che era l'università dei sogni sua e di suo fratello gemello. Effettivamente, entrambi avrebbero sofferto parecchio se ne fosse passato solo uno di loro.

Sierra, nonostante avesse paura della notizia, alzò lentamente la testa dal materasso, e si resse il capo con una mano spiando le espressioni della sua migliore amica per cercare di capire qualcosa, ma era tutto inutile. Lydia era brava a non lasciar trasparire emozioni, si sapeva, e per non lasciar capire alla sua migliore amica il verdetto finale di quel pezzo di carta digitale ce la stava mettendo tutta.

-Allora?- domandò impaziente la piccola Stilinski, mordendosi avidamente il labbro inferiore. Sorrise quando la sua mente volò verso il pensiero di un Derek che sicuramente le avrebbe sussurrato di non mordersi così innocentemente le labbra, perché quello era il gesto di lei che più di tutti lo faceva impazzire. Ragion per cui, Sierra molte volte si era ritrovata a farlo di proposito.

I suoi pensieri estremamente troppo poco casti vennero spazzati via dal rumore del portatile che Lydia aveva richiuso e adagiato sul lato destro del materasso, dove ora entrambe erano sedute.

La rossa guardò la mora in maniera dannatamente seria, e la cosa fece gelare il sangue nelle vene alla piccola Stilinski, che in risposta a quel silenzio terrificante sbuffò sonoramente. -Tranquilla, Ly. Sapevo che non sarei mai passata.- esalò scrollando le spalle e buttandosi a peso morto sul materasso, cercando di scacciare indietro le lacrime.

𝐏𝐮𝐬𝐡 𝐦𝐞 𝐛𝐚𝐜𝐤 • 𝐃𝐄𝐑𝐄𝐊 𝐇𝐀𝐋𝐄 •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora