trentasei

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È quando una persona ha lo sguardo perso, che fissa il vuoto e poi torna a sorridere come se nulla fosse, più per evitare di far preoccupare gli altri che per cercare di stare meglio davvero

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È quando una persona ha lo sguardo perso, che fissa il vuoto e poi torna a sorridere come se nulla fosse, più per evitare di far preoccupare gli altri che per cercare di stare meglio davvero. E' proprio quello il momento in cui ti rendi conto che, in quella stessa persona, è presente una specie di chiodo fisso.

Un fatto, una frase, o anche un solo e semplice gesto, o una stupida impressione gli ha lasciato un segno, e lo ha turbato talmente tanto da fargli diventare gli occhi spiritati, quasi trasparenti. Perciò, se qualcuno in quei giorni si fosse davvero fermato a guardare Derek, avrebbe capito che aveva una preoccupazione che, per quanto cercasse di nasconderla, rimaneva lì.

E magari poteva anche sorridere a Sierra e baciarle la punta del naso come un perfetto idiota innamorato; magari poteva parlare tranquillamente con Isaac ed i gemelli ma la notte, quando era da solo e cercava di prendere sonno, tutte quelle preoccupazioni venivano di nuovo a galla.

La mente viaggiava continuamente verso quella scena, e le parole di quell'uomo gli risuonavano perfettamente nella testa: -Dov'è Sierra Stilinski?-

Cercava dei possibili collegamenti che allo stesso tempo non avrebbe voluto trovare, perché lo spaventava il fatto che Sierra fosse molto probabilmente in pericolo, che l'esistenza di una ragazza così fragile, piccola e delicata, potesse davvero interessare a degli uomini, agli stessi che avevano precedentemente rapito il suo migliore amico.

Appunto non riusciva, o quindi forse non voleva, darsi una spiegazione. Per cui quando Sierra gli aveva scritto che quel pomeriggio non sarebbe andata da lui, che aveva troppo da studiare per i test di quella nuova ultima settimana di scuola e che aveva voluto prendersi un pomeriggio per lei, gli era sembrato il momento perfetto per riunirsi con gli altri e affrontare quel discorso che tutti si erano lasciati alle spalle, probabilmente perché l'idea di nuovi problemi, di nuove turbolenze, spaventava perfino Peter: il più menefreghista ed incurante del branco.

Ma semplicemente realizzarono che si trattava di lei, della ragazza che era entrata relativamente da poco nelle loro vite, da quasi un anno ormai, e le aveva completamente trasformate.

E proprio per questo, proprio perché era Sierra e perché aveva rivoluzionato la vita di quattordici persone, non potevano lasciarsi il problema alle spalle.

Quindi si erano ritrovati tutti insieme al loft, per riuscire a venire a capo di una situazione che aveva fin troppi indizi ma poche risoluzioni, o anzi, nessuna. Per quanto fossero abituati a quel genere di tensione e ne fossero sempre usciti vincitori, sentivano che quella volta, forse, sarebbe stato più difficile.

-Qualche idea?- Domandò Derek disperato, perché tanto non sapeva da dove cominciare e quindi era meglio continuare a brancolare nel buio più totale, aspettando che una delucidazione sul quadro della situazione venisse fuori senza fretta, passo dopo passo, assieme ad ognuno di loro.

𝐏𝐮𝐬𝐡 𝐦𝐞 𝐛𝐚𝐜𝐤 • 𝐃𝐄𝐑𝐄𝐊 𝐇𝐀𝐋𝐄 •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora